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Indonesia: 153 cinesi stanno per essere deportati per una truffa di $ 450 milioni

L'Indonesia sta per deportare 153 cittadini cinesi che sono stati arrestati per un presunto coinvolgimento in un una frode di milioni di dollari ai danni dello stato indonesiano.


Molte vittime si fidavano di questi criminali in quanto sapevano parecchie informazioni private
153 cinesi stanno per essere deportati
Le operazioni venivano gestite dall'estero per evitare l'individuazione da parte dei funzionari cinesi e si pensa che questi criminali abbiano incassato circa sei miliardi di rupia (450 milioni di dollari) dall'inizio delle operazioni a partire dalla fine del 2016.

Questi criminali, avevano diverse sedi in tutta l'Indonesia e contattavano le vittime fingendosi funzionari della polizia o della legge cinesi e promettevano di aiutarli a risolvere i loro casi legali in cambio di trasferimenti di denaro immediati.

La rete criminale aveva degli specialisti nel recupero delle informazioni sulle vittime e sviluppavano sistemi di comunicazione per contattarli.

Questi cinesi sono stati arrestati in Jakarta, in Surabaya e in un resort a Bali durante questo fine settimana e ora la polizia sta indagando su quanti cinesi siano riusciti ad entrare nell'arcipelago indonesiano senza un passaporto valido.

I criminali informatici hanno sfruttato i progressi tecnologici per operare dall'estero e si sono diffusi in tutto il Sud-Est asiatico in questi ultimi anni.
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Ritrovati i corpi dei 10 residenti portati via dal fiume Memberamo

Il personale dell'agenzia di ricerca e salvataggio (SAR) di Jayapura ha ritrovato i cadaveri di 10 persone, dei 13 residenti che mancavano all'appello, dopo l'incidente avvenuto venerdì 21 luglio sul fiume Memberamo in Batani, reggimento di Pegunungan Bintang, in Papua.


L'incidente sul fiume deve far riflettere il governo indonesiano sulla sicurezza delle imbarcazioni date in gestione
Incidente in barca sul fiume Memberamo
I corpi delle vittime sono stati trovati galleggianti in due posizioni distinte in Muara Nawa e nel distretto di Batani.

Il team di SAR Jayapura, composto da 15 persone, insieme ai residenti locali e al personale della polizia di Pegunungan Bintang, ha eretto due posti di ricerca e salvataggio nel quartiere Muara Nawa e Batani.

Due vittime sono state scoperte a Muara Nawa alle 5:40 di lunedì 24 luglio, mentre gli otto altri sono stati trovati nel quartiere di Muara Nawa e Batani martedì 25 luglio.

Le 10 vittime dell'incidente nel distretto di Batani sono 8 adulti e 2 bambini e le operazioni di ricerca e salvataggio sono ancora in corso sperando di poter ricuperare anche le tre persone che mancano ancora all'appello.

Molte persone dicono che le vittime dell'incidente in barca, sul fiume Memberamo, sono state spazzate via dalla forza del fiume a Muara Nawa.

L'incidente si è verificato sul fiume Memberamo e la barca aveva a bordo 28 passeggeri a bordo e 15 sono le persone che sono sopravvissute all'incidente.

La capogruppo Anike Alwolka spera che il governo possa fornire presto ai residenti Batani e le persone nei villaggi vicini un trasporto migliore con delle imbarcazioni sicure e veloci, altrimenti continueremo ad assistere a tragedie di questo tipo.
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8 morti, dopo il crollo di un ponte, a Nusa Lembongan

Otto persone hanno perso la vita dopo il crollo di un ponte a Nusa Lembongan, distretto di Bali Klunglung, questo incidente è avvenuto, ieri sera, domenica 16 ottobre alle 19.30.


Ora la gente si sta organizzando con le barche per mantenere i contatti tra le isole
Il ponte che collegava Lembongan-Ceningan
La gente del posto è subita accorsa per prestare soccorso alle 18 motociclette coinvolte nell'incidente che sono state tutte ricuperate, ma non si è potuto fare nulla per evitare la morte di 8 persone.

L'ispettorato Regionale della reggenza di Klungkung ha detto che non ci sono dispersi e si unisce alle famiglie che piangono la morte dei loro cari avvenuta in un incidente assurdo, le persone morte stavano tornando da una veglia di preghiera fatta a Ceningan.

Il ponte sospeso serviva per collegare Nusa Lembongan a Nusa Ceningan ed era stato costruito nel 1994 queste sono le vittime: I Wayan Sutamat di 47 anni, Men Budi di 49 anni, Ni Wyn Werni di 38 anni, Gd Sentara di 27 anni, Putu Ardiana di 25 anni e tre bambini Yakni Ni Putu Putri di 7 anni, Ni Kadek Mustika di 9 anni e I Putu Surya di 3 anni.

Il crollo del ponte, che collegava Lembongan-Ceningan è avvenuto dopo la rottura dei tiranti principali, avvenuta forse per il troppo peso.

Il ponte collegava tre piccole isole, vale a dire, Ceningan con una popolazione di 300 famiglie, e Nusa Lembongan con Nusa Penida 700 famiglie per una popolazione totale di circa 3.000 persone.

Ora i residenti locali si stanno organizzando con le barche per accompagnare i bambini a scuola e permettere alla gente di muoversi tra le varie isole.
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Continuano le scosse e i crolli nel centro Italia

Forti scosse di assestamento continuano a scuotere i residenti e le squadre di soccorso, le speranze di trovare altri sopravvissuti al terremoto, che ha scosso l'Italia centrale, iniziano ad affievolirsi.


Da tutta Italia stanno partendo aiuti per sostenere i sopravvissuti
I volontari stanno portando beni di prima necessità
I volontari, la polizia, i vigili del fuoco e la gente, accorsa da ogni dove, ci credono ancora e continuano a scavare e a darsi da fare con la gente sopravvissuta.

I primi funerali verranno celebrato oggi per alcuni delle 267 vittime di questo terremoto.

Alcuni degli edifici, duramente colpiti nel paese di Amatrice, continuano a subire scosse di assestamento e la più forte si è sentita questa mattina alle 06:28 e per l'Istituto di geofisica italiana ha raggiunto i 4,8 di magnitudo.

Questa scossa di assestamento è stata preceduto da più di una dozzina di scosse più deboli durante la notte ed è stata seguita da altre nove nelle successivea ora, da mercoledì si sono susseguite quasi 1.000 scosse di assestamento che hanno sconvolto la zona sismica dell'Italia centrale.

Gli sforzi dei soccorritori volontari stanno continuando notte e giorno senza sosta, il Premier Matteo Renzi con il consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza e lo stanziamento dei primi 50 milioni di euro e ha ringraziato tutti per aver salvato finora 215 persone, la protezione civile ha fatto sapere che il numero delle vittime è in costante aumento e per ora sono 267 (207 dei quali ad Amatrice, 49 ad Arquata e 11 ad Accumoli).

I primi funerali verranno celebrati oggi, venerdì 26 agosto, a Roma per il figlio di un capo della polizia locale e a Pomezia Terme per due nonne e le loro due nipoti.
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Attacco ISIS: 115 persone uccise nel centro di Baghdad

Un attentato fatto con un camion su una strada commerciale nel centro di Baghdad ha ucciso 115 persone sottolineando la capacità del gruppo ISIS di colpire la capitale quando vuole.


Altro attentato omicida in un centro commerciale in Baghdad con 115 persone morte
Attacco dell'ISIS nel centro di Baghdad
Questo è stato l'attacco terroristico più sanguinoso fatto in Iraq durante quest'anno e uno dei peggiori singoli attentati in un decennio di guerre e guerriglie ed è alimentato dalla rabbia verso il primo ministro Haider al-Abadi.

Quando Haider al-Abadi ha visitato il sito dell'esplosione suicida nel quartiere di Karrada, una folla furiosa ha circondato il suo convoglio, urlando imprecazioni, lanciando pietre e scarpe e definendolo un "ladro".

Molti iracheni danno la colpa alla leadership politica che non è attenta alla sicurezza di Baghdad in Karrada, un quartiere per lo più sciita dove ci sono parecchi negozi di abbigliamento, di gioielli, ristoranti e caffè e l'esplosione ha colpito durante il mese sacro del Ramadan in un centro commerciale pieno di giovani e famiglie.

Undici persone sono disperse, 187 sono rimaste ferite e 115 sono i morti, molte delle vittime erano donne e bambini che erano all'interno di un carrello a più piani del centro commerciale.

Un secondo attentato è avvenuto in un'altra strada commerciale dominata dagli sciiti, in una delle zone ad est di Baghdad, dove sono state uccise cinque persone e ferite 16.

Le forze irachene, sostenute da attacchi aerei della coalizione guidata dagli Usa, hanno assicurato una serie di vittorie contro l'ISIS nel corso dell'ultimo anno e mezzo, riprendendo le città di Tikrit, Ramadi e Falluja, che è stata dichiarata libera dal gruppo estremista poco più di una settimana fa.

Baghdad è gestita da una serie di gruppi armati che si sono alleati con il governo, ma anche fedeli ai partiti politici o milizie spesso non coordinate e la gente continua ad urlare che la sicurezza a Baghdad ormai è un sogno.
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Alluvione a Subang, sei persone sono morte

Almeno sei sono le persone rimaste uccise e centinaia evacuate in Subang, West Java, a seguito delle piogge torrenziali e dell'inondazione e intanto la pioggia continua a scendere copiosa.


6 persone sono morte e quasi 400 sono state evacuate
La polizia e i soccorritori aiutano le persone a evacuare
Il portavoce della polizia di West Java, Sr. Commr. Yusri Yunus, ha detto che tutte le vittime sono state trovate all'interno di una casa, inondata domenica 22 maggio nella notte, i morti sono bambini e adulti.

Le inondazioni hanno colpito il villaggio di Sukamukti, nel bel mezzo della notte, distruggendo 16 case, ma la pioggia non cessa ed è prevista anche per i prossimi giorni.

Yusri Yunus ha detto che le squadre di soccorso hanno evacuato 388 persone, visto il continuo maltempo e in vista di ulteriori inondazioni.

La polizia, il personale militare , i soccorritori e volontari stanno cercando di aiutare le persone cercando di pulire le strade per non perdere i collegamenti con le zone colpite da questa grande alluvione.

Cercheremo di tenervi informato appena avremo ulteriori informazioni e aggiornamenti da parte della stampa locale, siamo vicini alle vittime e a quanti hanno perso tutto e devono ricominciare, speriamo possano essere aiutati dagli enti locali e dalla gente che ha le possibilità.
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Attentato suicida in uno stadio in Iraq

Fonti governative hanno fatto sapere che un kamikaze si è fatto esplodere in uno stadio di calcio, a sud della capitale irachena, uccidendo 29 persone e ferendone almeno 60.


In uno stadio vicino alla capitale Baghdad, un kamikaze ha ucciso 29 persone
Attentato suicida in uno stadio in Iraq
Questo ennesimo gesto folle ha avuto luogo durante una partita, nel piccolo stadio della città di Iskanderiyah, 30 miglia (50 chilometri) da Baghdad i funzionari governativi hanno confermato il bilancio delle vittime, senza rilasciare altre informazioni alla stampa.

Il gruppo dello Stato islamico IS ha rivendicato l'attacco tramite un comunicato pubblicato on-line l'IS sta conducendo una campagna di attentati suicidi dentro e intorno alla capitale mentre le forze irachene e i loro alleati combattono i militanti nel nord e ovest del paese.

Il bombardamento è avvenuto dopo che le truppe irachene e i combattenti tribali sunniti avevano riconquistarono la città di Kubeisa nella provincia di Anbar occidentale dal gruppo Stato islamico IS e un giorno prima, i combattenti dell'IS erano stati spinti via da una serie di villaggi in provincia di Ninive a nord dell'Iraq grazie agli attacchi aerei della coalizione.

La coalizione, guidata dagli Stati Uniti, ha stimato che è aveva perso il 40 per cento del territorio in Iraq e circa il 20 per cento in Siria.
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La violenza, sui bambini in Indonesia, sta aumentando

I casi di violenza sui bambini, in West Nusa Tenggara (NTB) sono in aumento, soprattutto a causa delle difficoltà economiche e della scarsa istruzione e dell'uso eccessivo di bevande alcoliche.


Dobbiamo fermare le violenze sui bambini
In aumento le violenze sui bambini
Il capo della della polizia, sotto direzione per la protezione dei bambini, Adj. Sr. comr. I Putu Bagiartana, ha detto che gli agenti hanno dovuto gestire 148 casi di violenza sui bambini nel 2014 e 311 nel 2015.

Secondo la Commissione nazionale per la protezione dell'infanzia, ci sono stati circa 7.000 casi di violenza sui bambini lo scorso anno in tutta l'Indonesia e la capitale Jakarta si trova in testa a questa triste classifica, seguita da West Java e da East Nusa Tenggara (NTT).

Gli attivisti e i funzionari governativi dicono che le violenze sono il risultato del consumo di Sopi (il liquore tradizionale) tra gli uomini, nonostante le difficoltà economiche. 

Bagiartana ha detto che a partire dalla metà di febbraio di quest'anno, il suo ufficio ha già gestito decine di questi casi e cinque vittime nel distretto di Gunungsari sono state vittime della pedofilia.

La polizia ha arrestato un uomo, identificato come R.J. di 45 anni, con l'accusa di aver molestato un bambino di 7 anni nella toilette di un luogo di culto e dopo ulteriori accertamenti si è scoperto che altre quattro presunte vittime sono state prese di mira da questo mostro.

R.J. è un recidivo infatti era stato condannato in precedenza e aveva fatto otto anni di prigione per un caso simile, dopo il suo rilascio, tuttavia, ha ripetuto le sue malefatte.

Questo significa che la frase che aveva pronunciato prima di essere rilasciato era solo dettata dalla voglia di tornare libero, aveva detto: "sono consapevole dei miei errori".

Tutti i casi di violenza sui bambini sono stati innescati da diversi fattori, tra cui le difficoltà economiche e la limitata formazione, specialmente nelle regioni rurali.

Bisogna insegnare alla gente a denunciare qualsiasi atto sia contrario alla morale.
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Bali: un australiano messo in prigione per pedofilia

La polizia balinese ha arrestato un uomo australiano, con l'accusa di far parte di un gruppo di pedofili internazionale e aver violentato otto bambini durante la sua permanenza a Bali nel 2013.


Dietro all'uomo australiano si pensa ci sia una fitta rete di pedofili internazionali
Robert Andrew accusato di pedofilia
Il portavoce della polizia di Bali Sr. comr. Hery Wiyanto ha detto che con la collaborazione del Consolato Generale d'Australia a Denpasar è stato fornito uno psicologo che ha sentito le otto vittime e le loro famiglie.

Tutti i bambini sono sotto i 10 anni, non frequentano la scuola e solitamente aiutano e giocano nelle vicinanze del mercato di Bandung.

La polizia ha di seguito arrestato l'11 gennaio il cittadino australiano Robert Andrew, 70 anni, con l'accusa di abuso sessuale sui bambini a Bali e sta cercando di capire come mai l'uomo spesso portava questi bambini a casa sua con la moto.

Robert Andrew è accusato di pedofilia e si trova in custodia cautelare nella prigione della polizia di Bali per ulteriori indagini.
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Arrestato un siriano sospettato di aver fatto morire 5 migranti

In Germania la polizia ha arrestato una persona sospettata di essere il trafficante di migranti che ha fatto annegare cinque migranti al largo delle coste della Turchia nel mese di aprile.


Ha fatto rovesciare la barca e annegare 5 migranti
Arrestato l'uomo che ha fatto annegare 5 persone
Jens Schobranski, un portavoce della polizia federale, dice che il sospettato a 37anni,siriano ed è stato arrestato martedì 22 dicembre 2015 a Strausberg, vicino a Berlino.

Jens Schobranski ha detto che un parente delle vittime annegate lo ha riconosciuto e si pensa che abbia ricevuto $ 2.400 da altri immigrati siriani per metterli su una piccola barca in Grecia nonostante il cattivo tempo.

La barca, a seguito del cattivo tempo e delle onde alte, si si è capovolta ed è affondata.

Jens Schobranski spera nell'aiuto di altri immigrati, che lo possano riconoscere e così si possa arrivare a far giustizia mettendolo in carcere, per un minimo di tre anni, se condannato per traffico con conseguente morte.
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Night Club, in Egitto, incendiato da due persone che non sono state lasciate entrare

Due uomini a cui è stato negato l'ingresso nel Night Club in Egitto sono tra gli autori incendio che ha ucciso tutte le 16 persone che erano rimasti del'incendio che ha provocato 16 morti.


Due persone, a cui è stato negato l'ingresso, sono tra i fautori del lancio della Molotov incendiaria
Incendio al Night Club in Egitto
Le autorità egiziane hanno detto che le persone rimaste vittime dell'incendio sono morte intrappolate dal fumo e dalle fiamme.

La pista del terrorismo è stata subito escluso, come causa dell'attacco al ristorante El Sayad e al Night Club nel quartiere di Agouza in Cairo.

L'Egitto sta combattendo una crescente insurrezione islamica negli ultimi mesi e si pensava fosse l'ennesimo colpo messo a segno dall'ISIS, invece il ministero dell'Interno, nella persona di Abu Bakr Abdel-Karim, ha scartato questa ipotesi dicendo che si stavano cercando sei persone sospettate, tra cui due, che non sono stati autorizzati a entrare nel Club.

La polizia ha ricostruito questa tragedia dicendo che due persone, ha cui è stato negato l'ingresso, sono andate a consumare alcol da qualche altra parte, in seguito hanno contattato altri quattro amici e sono arrivati a bordo di tre moto alle 6 del mattino, scatenando l'inferno.

Hanno lanciato una bomba Molotov all'ingresso del Night Club provocando un grande incendio con 16 morti e diverse persone ferite, nessuno che era all'interno del Club è sopravvissuto, undici dei morti erano dipendenti e gli altri cinque non sono ancora stati identificati.

Le vittime sono morte per soffocamento e sono rimaste intrappolate perché il fuoco era situato nell'unico ingresso al Club, le persone ferite erano o passanti o stavano aspettando appena fuori.

Diversi video che sono stati pubblicati hanno mostrato un denso fumo nero che usciva dalla porta e la gente che guardava impotente di fuori, il Night Club El Sayad è una delle decine di piccoli ristoranti che sono nel paese, a maggioranza musulmana e servono cibo tutto il giorno e di notte, si trasformano in bar.

Servire bevande alcoliche è legale in Egitto, ma la maggior parte dei ristoranti e dei locali non hanno le autorizzazioni a vendere liquore, perchè ottenere la licenza è difficile e a un lungo iter burocratico.
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18 persone sono morte nella frana di Lebong

Diciotto persone sono rimaste uccise, quando una frana ha colpito le capanne in cui stavano dormendo, nel villaggio di Lebong, a nord della reggenza di Bengkulu, nella costa sud-occidentale dell'isola di Sumatra.


18 persone sono morte e solo due per ora sono state rinvenute
Frana a Lebong
Il capo del villaggio di Lebong ha fatto sapere alla stampa che due corpi sono stati recuperati, mentre gli altri rimangono ancora sepolti sotto la frana e le macerie.

Gli abitanti e i funzionari locali stanno cercando di recuperare i corpi di tutte le vittime, che sono state sepolte sotto 5 metri di terriccio portato dalla frana, circa 20 capanne sono state coinvolte nell'incidente.

Ora si sta aspettando l'assistenza del personale militare e regionale e il capo della divisione rapida BPBD, Sudirman, ha detto che la squadra di ricerca e soccorso si sta dirigendo velocemente verso Lebong.

A causa delle difficili condizioni della zona, la squadra di soccorso impiegherà tre ore per raggiungere la posizione a piedi, in quanto il trasporto ferroviario è stato bloccato dalla frana.
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Esplode una bomba in un santuario a Bangkok in Thailandia

Almeno 20 persone sono state uccise e 116 feriti quando una bomba è esplosa al di fuori di un popolare santuario religioso a Bangkok, spargendo parti del corpo e detriti attraverso i centro commerciali della città.


Fuori dal santuario esplode una bomba a Bangkok
Una bomba a Bangkok fuori da un grande santuario
L'esplosione ha colpito verso le 18:50 quando il santuario era pieno di fedeli e tra e vittime ci sono anche 4 stranieri. 

La polizia ha subito detto la bomba non era stata collocata all'interno del santuario, ma sotto una panchina all'esterno e si sta verificando se ci siano altri ordigni. 

Tanto vetro sparso lungo la strada dopo l'esplosione di fuori del santuario di Erawan nel centro del quartiere Chidlom, corpi carbonizzato, motociclette in frantumi, insieme a grossi pezzi di cemento del santuario

Il santuario è molto popolare e dedicato al dio indù Brahma e migliaia di devoti buddisti ogni giorno passano di li, si trova su una strada principale che è circondata da tre grandi centri commerciali. 

Un giornalista presente su posto ha detto che ha visto gente piangere e persone sbudellate, scene davvero orrende, le persone scappavano prese dal panico, mentre altri cercavano di rianimare delle persone gravemente ferita e per il timore di un’altra bomba, sono fuggito anche io, ma negli occhi mi sono rimaste quelle immagini di orrore e devastazione. 

La giunta militare ha preso il potere in Thailandia nel maggio dello scorso anno dopo mesi di proteste mortali contro l'ex governo civile ed il paese è rimasto teso e profondamente diviso, dopo quasi un decennio di proteste senza fine scanditi da due colpi di stato. 

L'auto-esilio dell'ex premier Thaksin Shinawatra si trova nel cuore della divisione e i suoi partiti hanno vinto tutte le elezioni dal 2001, ma è odiato dalle elite con sede a Bangkok

La Thailandia ha combattuto una rivolta nelle province meridionali a maggioranza musulmana confinanti cn la Malesia e più di 6.400 persone, per lo più civili, sono stati uccisi lì, ma non c'è mai stato un attacco confermato dagli insorti al di fuori della regione meridionale, nonostante gli anni di guerra. 

In questo momento ci sono contatti di pace tra le fazioni ribelli e la giunta thailandese, ma i morti e i gesti folli continuano.
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Il caldo in Pakistan fa salire i morti a 1000

Il bilancio delle vittime per l'ondata di caldo in Pakistan è arrivato a 1000, più di quelli che erano stati previsti, ma sembra che le temperature si stiano abbassando e questo porta un po' di sollievo alla città più colpita che è Karachi.


Anziani, muratori e poveri sono tra le vittime dell'ondata di caldo
1000 persone sono morte per il caldo
Karachi, in Pakistan, è la più grande città e il centro economico e gli ospedali hanno faticato a tenere il passo con le richieste, tanto che il governo ha messo a disposizione dei centri speciali di primo soccorso per chi veniva colpito dal colpo di calore e dalla disidratazione.

Il bilancio delle vittime è arrivato a 1000, ma le stime parlano che possa raggiungere i 1.500, Anwar Kazmi, un portavoce della Edhi Foundation, la più grande associazione caritativa presente in Pakistan ha detto che bisogna unirsi tutti e fornire l'assistenza medica di emergenza.

Secondo i dati raccolti dall'associazione, gli ospedali in tutta la città, hanno avuto un totale di 1.079 persone che sono morte, ma ora sembra che il peggio sia passato e le prime nuvole hanno portano un po' di sollievo.

Gli ospedali di Karachi hanno curato circa 80.000 persone colpite dal colpo di calore e dalla disidratazione, secondo i funzionari medici.

Le famiglie delle vittime hanno affrontato delle vere e proprie sfide per seppellire i loro morti e alcuni becchini senza scrupoli chiedevano addirittura 50.000 rupie (500 dollari) per una tomba, quasi 10 volte il prezzo ufficiale, mentre le autorità cittadine hanno scavato più di 300 tombe in due cimiteri facendo pagare solo 5.800 rupie.

Le temperature di 45 gradi non sono rare nella parte dell'entroterra del Pakistan, ma Karachi rimane normalmente più fresca, grazie alla sua posizione costiera, ma in questa settimana, la brezza di raffreddamento che solitamente soffia al largo del Mar Arabico era assente.

La città di 20 milioni di abitanti è una metropoli, con pochi spazi verdi, non adatta a far fronte al caldo, vaste aree di calcestruzzo assorbono il calore durante il giorno e si irradiano nuovamente durante la notte in quello che i climatologi chiamano l'effetto dell'isola di calore urbana.

L'ondata di caldo di quest'anno ha coinciso con l'inizio del mese di digiuno islamico del Ramadan, durante il quale milioni di pakistani devoti si astengono dal cibo e dalle bevande dall'alba al tramonto.

Secondo la legge pakistana, è illegale per i musulmani mangiare o bere in pubblico durante le ore diurne in Ramadan, anche se la crisi ha spinto alcuni chierici a consigliare la gente di smettere di digiuno se la loro salute era a rischio.

La maggior parte dei morti a Karachi sono stati anziani, lavoratori manuali e poveri che vivono all'aperto.

Questa situazione si è anche creata in quanto ci sono state parecchie interruzioni di corrente che hanno provocato l'interruzione di ventilatori e condizionatori e interrotto l'approvvigionamento idrico di Karachi.

La crisi arriva dopo un mese dall'ondata di caldo, che ha investito la vicina India, uccidendo più di 2.000 persone.
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Una persona muore bevendo alcolici di contrabbando

Una persona è morta, mentre altri due restano in condizioni critiche, dopo aver bevuto alcolici di contrabbando a Bantul in Yogyakarta.


A volte durante le feste vengono messe a disposizione degli invitati, che in molti casi abusano e diventano ubriachi
Bevande alcoliche vendute di contrabbando
Le tre vittime sono state portate al PKU Muhammadiyah Hospital di Bantul dopo aver accusato un forte mal di testa e vomito e dopo aver consumato alcolici di contrabbando ad un ricevimento di nozze.

Il portavoce dell'ospedale Johan Nasrudin Firdaus ha detto che le vittime sono arrivati ​​alle 10:00 pm in condizioni critiche in quanto era troppo tardi per poter fare loro una lavanda gastrica e non avere conseguenze, alcune persone presenti alla festa hanno affermato che diverse persone avevano bevuto questi liquori tradizionali e fatti in casa, per tutta la giornata.

Il giovane Sanjaya di 25 anni è morto nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale (ICU), mentre le altre due persone Sugeng, 31 anni, e Edwin, 29 anni continuano ad essere in condizioni disperate.

La polizia di Bantul con a capo Adj. Sr. comr, Surawan ha detto che le tre vittime, insieme ad altri quattro, hanno abusato di questi alcolici di contrabbando messi a disposizione degli ospiti in un ricevimento di nozze fatto nel villaggio di Trirenggo.

Si stanno interrogando le altre quattro persone che hanno consumato questi liquori, per capire chi l'ha comprato e dove è stato prodotto, per ora si sa che è stato acquistato in Yogyakarta, nei prossimi giorni si spera di far chiarezza e di arrivare a chi ha venduto abusivamente questi prodotti illegali e punibili per legge.
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I paradisi indonesiani sono una favola, ma 11 stranieri sono annegati a Bali

Un funzionario governativo ha fatto sapere che sono saliti a 11 gli stranieri che sono morti annegati a Bali da gennaio a novembre di quest'anno.


Sono salitia 11 dall'inizio dell'anno i casi di annegamento in Indonesia
Fate attenzione all'oceano si rchia di perdere la vita
Le vittime sono tutte tra i 30 e 45 anni, e sono stati ricoverati d'urgenza nella struttura ospedaliera di Denpasar, ma arrivati in condizioni critiche o già morti.
La maggior parte delle vittime sono annegate mentre stavano facendo avventure in mare durante la loro vacanza, senza nessuna guida e molte volte andando nei posti più pericolosi.
Le vittime provenivano dall'Australia, dalla Malesia, dall'India, dalla Cina, dai Paesi Bassi e dalla Germania.

Bali è sempre stato considerato un piccolo gioiello nell'arcipelago indonesiano e tutto il mondo lo venera come un paradiso tropicale, meravigliose spiagge bianche, onde giuste per i surfisti, maestosi vulcani per escursioni, vegetazione lussureggiante e gente cordiale e dolce che sa accoglierti e farti trovare a tuo agio.

Questa descrizione valida fino a qualche anno fa, pian piano sta venendo meno, in quanto aumentano gli incidenti mortali e anche la criminalità inizia a fare la sua comparsa in questi luoghi, certo usando la testa si puó andare in tutto il mondo, ma a volte si esce di casa e ci si sente padroni dei posti che si va a visitare e allora iniziano i problemi e a volte qualche avventura viene punita con la morte.

Secondo i dati forniti dalla polizia di Bali nel 2014 circa 350 persone muoiono ogni mese sulle strade di Bali e molti visitatori muoiono facendo avventure off limits o per intossicazione alimentare o per annegamento e il terrorismo inizia a farsi largo e tutti ricordano quel 12 ottobre 2002, quando una serie di bombe esplose nel centro di Kuta ha ucciso più di 200 persone, poi nel 2005 altre due bombe hanno ucciso un’altra decina di persone sempre in Kuta e Jimbaran Bay.

Questo non deve spaventare chi organizza una vacanza in questi luoghi, serve solo a farci riflettere sul nostro modo di fare i turisti e cercando anche fuori dalle nostre case un comportamento adeguato e l'attenzione a farci consigliare i posti da chi vive ogni giorno in questi paradisi naturali.
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Due morti durante una rissa in Makassar

Due persone sono state uccise, durante una rissa tra i residenti, di due quartieri in Makassar nel South Sulawesi, le due vittime sono Kifli di 25 anni e Riri di 15 anni.


Scontri in Makassar Indonesia
Le due vittime, molto giovani, sono state uccisi da un proiettile sparato da un fucile ad aria compressa durante la lotta, che ha coinvolto i residenti di Jl. Kelapa Tiga e Jl. Muhammad Yamin Baru in Makassar.

Altri due residenti Reza e Yeyen entrambi di 15 anni sono rimasti feriti e sono ricoverati presso il Pelamonia Hospital di Makassar.

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Thiago Henrique Gomes da Rocha entra nel triste primato dei serial killer più pericolosi nel mondo

Thiago Henrique Gomes da Rocha è stato arrestato dalla polizia in Brasile, faceva la guardia di sicurezza e viveva con la madre e ha confessato di aver ucciso 39 persone, che lo avrebbero reso uno dei killer più prolifici del mondo. 


Il serial killer Thiago Henrique Gomes  
La polizia ha fermato Thiago Henrique Gomes da Rocha in sella ad una moto che risultava rubata e subito è scattato l’arresto e la confessione degli omicidi dicendo d sentire dentro una grande rabbia che si placava solo dopo aver commesso un omicidio. 

Sparava alle sue vittime dalla moto, gridando: ”rapina, al ladro!” e fuggiva via di corsa senza mai prendere nulla, 16 donne, tra le sue vittime, sono di Goiania, la sua città e molte di loro erano travestiti o persone senza fissa dimora. 

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Restano 4 settimane, per fermare il virus si Ebola, prima che sia catastrofe mondiale

L'infermiere inglese Will Pooley, che è sopravvissuto al virus di Ebola, ha detto che bisogna fare un vertice internazionale urgente nel mondo onde evitare, a tutti i costi, l'orrore e la miseria nel guardare migiaia di bambini morire in condizioni squallide. 


Will Pooley in Sierra Leone
Una conferenza con il titolo: “Sconfiggere Ebola” si è tenuta ieri 2 ottobre a Londra e aveva al centro la tematica di come affrontare questa epidemia, erano presenti più di 20 paesi e diverse organizzazioni umanitarie internazionali che hanno dato la loro disponililtà finanziaria e medica. 

Il signor Will Pooley ha raccontato la sua esperienza in Sierra Leone e ha descritto le condizioni squallide in cui i malati versano, raccontando di giovani trovati morti con una smorfia di dolore sul volto che giacevano a terra nudi in una pozza della propria diarrea o bambini morti con il loro viso coperto di sangue. 

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