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Papa Francesco ha portato in Italia 12 rifugiati siriani

Un gesto straordinario, quello che ha fatto Papa Francesco, sia a livello politico che personale, quello di portare 12 musulmani siriani in Italia a bordo del suo aereo.


Nel suo discorso a Lesbo ha parlato ai politici di tutto il mondo
Papa Francesco incontra i migranti a Lesbo
Nella sua visita all'isola greca di Lesbo, Papa Francesco ha affrontato il peso della crisi migratoria in Europa e i rifugiati presenti sull'isola hanno pianto alla sua presenza, circa 3.000 migranti si trovano ad affrontare a Lesbo la possibile espulsione nell'ambito di un nuovo accordo con l'Unione Europea.

Papa Francesco ha deciso solo una settimana fa di portare tre famiglie di rifugiati in Italia e citando Madre Teresa ha detto: "è una goccia d'acqua nel mare, ma dopo questa goccia, il mare non sarà più lo stesso".

Durante il viaggio, di cinque ore, Papa Francesco ha implorato le nazioni europee di rispondere alla crisi dei migranti, ci sono centinaia di migliaia di disperati che fuggono dalle guerre e dalla povertà, non possiamo rimanere indifferenti.

Papa Francesco ha visitato Lesbo a fianco del leader spirituale dei cristiani ortodossi di tutto il mondo e Capo della Chiesa in Grecia.

In questa visita ha detto: Sono venuto a portare un messaggio cristiano insieme ad un ringraziamento al popolo greco che accoglie i migranti e sta sottolineando la difficile situazione dei rifugiati che 28 nazioni della UE vogliono deportarli e farli tornare in Turchia.

Papa Francesco ha insistito che il suo gesto, di portare 12 rifugiati in Italia, è stato puramente umanitario, ma ha esortato l'Europa ad accogliere i rifugiati e integrarli nella società, in modo che non vengano ghettizzati e preda della radicalizzazione.

Molti rifugiati hanno pianto ai piedi di Papa Francesco e hanno intonato canti che inneggiavano alla "Libertà! Libertà!".

Il Vaticano ha detto che le tre famiglie siriane, tra cui sei bambini, che sono venuti a Roma saranno supportati dalla Santa Sede e curati inizialmente dalla Comunità di Sant'Egidio, hanno ricevuto il visto umanitario italiano e ora chiederanno asilo e non sono stati selezionati perché erano mussulmani, ma perché avevano i documenti in ordine.

"É un piccolo gesto, ma ogni piccolo gesto che tutti gli uomini e le donne fanno contribuisce a dare una mano a chi ne ha bisogno".

Nella cerimonia fatta a Lesbo Papa Francesco ha ringraziato il popolo greco e ha detto di comprendere la preoccupazione dell'Europa circa l'afflusso di migranti, ma dietro questi migranti ci sono esseri umani "che hanno dei volti, dei nomi e una storie individuale" e meritano di essere presi in considerazione e di essere aiutati.

Il patriarca ecumenico Bartolomeo I e l'arcivescovo di Atene, Ieronymos II, hanno firmato una dichiarazione congiunta sollecitando il mondo ad avere a cuore la protezione di tutte le vite umane e hanno invitato i leader politici di tutto il mondo di garantire a tutti di poter rimanere nella propria patria e godere del "diritto di vivere in pace e sicurezza".
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Crisi europea sui migranti e rifugiati, si usa filo spinato e gas lacrimogeno ai confini

I rifugiati e i migranti al confine settentrionale della Grecia sono stati respinti dalla polizia macedone che li ha schiacciati contro rotoli di filo spinato e ha utilizzato granate e gas stordente con lacrimogeni.


La Grecia deve far fronte a continui ingressi
I migranti dormono sui marciapiedi di Atene
Tutto questo sta accadendo perchè le autorità austriache hanno deciso di bloccare il numero crescente di persone che entrano dalla Grecia.

Un alto funzionario dell'Unione Europea sta oggi visitando tutta la regione per cercare di rispondere al problema dei rifugiati siriani e iracheni che ora sulla loro strada verso l'Europa incontrano recinzioni al confine macedone, con la polizia in tenuta antisommossa sempre pronta a caricare e a non far entrare.

I medici volontari hanno detto che almeno 22 migranti, tra cui 12 bambini, sono stati trattati per difficoltà respiratorie e tagli, mentre le autorità della Macedonia hanno fatto sapere che un poliziotto è rimasto ferito e 10 agenti delle forze speciali sono state mandate con un elicottero per reprimere le grandi proteste dei rifugiati.

L'Europa sembra che preferisca che i confini vengano bloccati, piuttosto che fornire ai rifugiati e ai richiedenti asilo la giusta protezione e i servizi di base.

Circa 7.000 migranti, per lo più provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan, sono stipati in un piccolo accampamento presso il villaggio di frontiera greco di Idomeni e ogni giorno se ne aggiungono circa un centinaia.

L'esercito greco ha finito di costruire rifugi temporanei nel nord della Grecia durante il fine settimana e le autorità locali hanno aperto gli stadi al coperto, i centri congressi e gli alberghi che hanno cessato l'attività per fornire riparo a questa gente, mentre il Ministero dell'Istruzione ha fatto appello ai bambini delle scuola di unirsi allo sforzo facendo qualche donazione.

Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha detto che la Grecia, nei prossimi mesi, farà il possibile per aiutare queste persone, ma deve essere chiaro che l'onere di questa crisi deve essere distribuito in Europa.

Il numero di migranti bloccati in Grecia ha superato i 25.000, secondo le stime fatte dal governo, tutti i confini sono chiusi in modo efficace e il cibo scarseggia, la Germania si è opposta a queste restrizioni fatte ai confini e chiede una soluzione a livello dell'UE e tutto questo per i limiti sui rifugiati posto dall'Austria.

Al vertice dei leader europei, che si terrà lunedi 7 marzo, i leader europei discuteranno sul sistema di Schengen con la Grecia, ma il vice cancelliere austriaco, Reinhold Mitterlehner, continua a dichiarare che le restrizioni dei rifugiati sono necessarie e l'Austria ha intenzione di mantenerle.
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Un testimone racconta la tragedia dei 37 morti in Turchia

Un testimone parla dell'annegamento di 37 persone, compresi neonati e altri bambini piccoli, al largo della costa della Turchia, descrivendo l'orrore e le urla dopo che la barca, con a bordo i migranti, ha sbattuto contro le rocce.


Gulcan Durdu, che vive sulla spiaggia nella località di Ayvacik nel Mar Egeo, ha raccontato, con le lacrime agli occhi alla stampa, questa tragedia dicendo, sono stata svegliata svegliata dalle urla e dai lamenti dopo che la barca ha colpito le rocce e si è capovolta.

Io e mio marito siamo subito corsi fuori e abbiamo cercato di aiutare i sopravvissuti, portandoci a casa un ragazzo e cercando di salvarlo, lo abbiamo avvolto con le coperte,e abbiamo preso un phon per fargli caldo, ma il ragazzo è diventato fiacco tra le mie braccia prima di perdere la conoscenza.

L'ho consegnato ai paramedici, che nel frattempo erano arrivati e continuo ad essere ossessionata da quelle scene, non smetterò mai di sentire quelle urla per il resto della mia vita, è stato terribile, sono morti urlando nel buio.

Siamo stati solo in grado di salvare coloro che erano in grado di nuotare fino a riva, ora resta quella barca rovesciata sulle rocce in mare aperto e visibile dal cantiere dove vive Durdu, la spiaggia rimane piena di ricordi cupi di quel disastro, compresi i giubbotti di salvataggio, il sandalo del bambino, l'abbigliamento e altri oggetti personali che il mare ha portato a riva.

I migranti stavano cercando di fare il breve viaggio dalla Turchia alla Grecia nella ricerca di una vita migliore.

Queste immagini, di bambini morti su di una spiaggia, stanno facendo il giro del mondo mentre i Paesi europei sono messi a dura prova dall'afflusso di migranti, con tanti disaccordi su come accogliere questi rifugiati e come comportarsi con i clandestini.
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Arrestato un siriano sospettato di aver fatto morire 5 migranti

In Germania la polizia ha arrestato una persona sospettata di essere il trafficante di migranti che ha fatto annegare cinque migranti al largo delle coste della Turchia nel mese di aprile.


Ha fatto rovesciare la barca e annegare 5 migranti
Arrestato l'uomo che ha fatto annegare 5 persone
Jens Schobranski, un portavoce della polizia federale, dice che il sospettato a 37anni,siriano ed è stato arrestato martedì 22 dicembre 2015 a Strausberg, vicino a Berlino.

Jens Schobranski ha detto che un parente delle vittime annegate lo ha riconosciuto e si pensa che abbia ricevuto $ 2.400 da altri immigrati siriani per metterli su una piccola barca in Grecia nonostante il cattivo tempo.

La barca, a seguito del cattivo tempo e delle onde alte, si si è capovolta ed è affondata.

Jens Schobranski spera nell'aiuto di altri immigrati, che lo possano riconoscere e così si possa arrivare a far giustizia mettendolo in carcere, per un minimo di tre anni, se condannato per traffico con conseguente morte.
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Oltre 1 milione tra rifugiati e migranti sono entrati in Europa nel 2015

Guerre, povertà e persecuzione in Medio Oriente e in Africa hanno portato più di 1 milione tra rifugiati e migranti irregolari a entrare in Europa in questo anno da record. 


2015 anno record per i migranti e l'Europa fa fatica a trovare una strategia
1 milione di migranti sono entrati in Europa
L'organizzazione intergovernativa IOM con sede a Ginevra, ha detto 1,005,504 persone sono entrate in Europa quest'anno, un numero quattro volte maggiore di quello dell'anno scorso e quasi tutti hanno scelto la via del mare, con 3.692 persone annegate cercando di fare la traversata. 

Il direttore generale della IOM, William Lacy Swing, ha esortato i governi europei a rendere più sicura la migrazione
"Sappiamo che le migrazioni sono inevitabili, a volte necessarie e non sempre desiderabili, dobbiamo riuscire a creare delle migrazioni legali, sicure e protette per tutti sia per i migranti che per i paesi che li ospitano". 

I numeri da record sono in Grecia, Italia, Bulgaria, Spagna, Malta e Cipro, ma il numero reale di persone che entrano in Europa può essere ancora più grande, perché le autorità stanno lottando per tenere traccia di tutti gli arrivi. 

La maggior parte delle persone che earrivano in Europa passano attraverso la Grecia, che ha avuto più di 820.000 persone quest'anno, quasi tutte passate dalla Turchia in barca attraverso il Mar Egeo. 150.000 sono entrate in Italia attraversando il Mediterraneo dal nord Africa, numeri molto minori sono arrivati ​​in barca per altri paesi del Mediterraneo. 

Un migliaio di persone hanno persino scelto di percorrere la strada dalla Russia alla Norvegia con la bicicletta. 

Circa la metà delle persone che entrano in Europa sono siriani, mentre il 20 per cento sono afgani e il 7 per cento iracheni. 2.889 hanno perso la vita nel viaggio dal Nord Africa verso l'Italia, 706 sono morti annegati nel tentativo di attraversare il Mar Egeo in Grecia e 72 sono morti cercando di raggiungere la Spagna. 

I governi europei stanno lottando per concordare una risposta, scegliere una strategia per l'accoglienza e gestire al meglio i flussi migratori. 

Durante l'estate, diversi paesi dell'Europa orientale, hanno chiuso i loro confini, portando confusione e frustrazione. 

La Germania e la Svezia hanno accolto il maggior numero di rifugiati.
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Scontri con migliaia di migranti, bloccati alla frontiera della Macedonia

La polizia greca, in tenuta antisommossa, ha lottato per mantenere l'ordine dopo gli scontri con i richiedenti asilo politico al confine del paese con la Macedonia.


L'Europa ha obbligato la Grecia a chiudere le frontiere per i migranti
Migliaia di migranti bloccati in Macedonia
Migliaia di persone in cerca di una nuova vita nell'Unione europea hanno visto il loro lungo viaggio verso nord chiuso alle frontiere con delle nuove regole.

Centinaia di persone siriane, afgane e irachene sono state respinte dalla Macedonia e negli scontri almeno due persone sono rimaste ferite.

Circa 300 persone hanno attraversato il confine dal villaggio greco di Idomeni e tante persone stanche di aspettare hanno cercato di sfondare un cordone di polizia greca, ma sul posto sono subito arrivati i rinforzi.

In precedenza, la polizia ha distribuito volantini avvertendo i migranti che dovevano lasciare la zona di confine entro tre giorni.

L'agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, l'UNHCR, ha espresso "profonda preoccupazione" per le tensioni, sollecitando la Grecia e la Macedonia a gestire meglio il confine "in maniera coerente con i diritti umani e dei principi di protezione dei rifugiati".

Gli scontri avvenuti in Grecia sono arrivati, dopo una crescente pressione, fatta da dai partner europei per assicurare un migliore controllo delle frontiere e registrando i migranti in arrivo.

Più di 600.000 migranti hanno inondato in Grecia quest'anno e molti fuggono dai conflitti in Siria e in Iraq, quasi tutti sono entrati nel paese dalla vicina Turchia, pagando grandi tasse di contrabbando o lasciandosi guidare da bande che organizzano le loro traversate con piccole imbarcazioni sovraffollate.

Centinaia di persone sono annegate quest'anno nel Mar Egeo.

La polizia dice che circa 6.000 persone sono state bloccate a Idomeni e sono state mandate a dormire in un rifugio fornito da enti di beneficenza, circa 3.500 sono iraniani, pakistani e di altre nazionalità non ammessi dai macedoni, mentre il resto provengono dalla Siria, dall'Afghanistan e dall'Iraq.

In queste ultime due settimane la Macedonia ha imposto una politica di ammissione selettiva.

Tanti migranti hanno detto: "Se torniamo a casa saremo uccisi, quindi, se dobbiamo morire, tanto vale morire qui, non vogliamo ritornare indietro".

Si segnalano anche parecchi incidenti come quello di un uomo, proveniente dal Marocco, che è stato folgorato dopo aver toccato il cavo ferroviario ad alta potenza, era salito per protesta, sulla cima di un treno.

L'agenzia di controllo delle frontiere dell'UE, Frontex, ha detto di aver concordato con la Grecia di espandere le sue attività fino al confine con la Macedonia, le Autorità greche stanno lottando per registrare con precisione tutti i migranti che entrano nel paese, ma gli errori sono frequenti e alcuni immigrati utilizzano documenti falsi.
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La Germania ha guadagnato 100 miliardi di euro dalla crisi della Grecia

La Germania, che ha preso una linea dura sulla Grecia, ha approfittato di questa crisi per guadagnare la somma di 100 miliardi di euro (109 miliardi di dollari).


Uno studio tedesco afferma che la crisi Greca ha fatto guadagnare Berlino
La Germania guadagna 100 miliardi dalla crisi greca
I tedeschi hanno sempre sposato una linea dura nei confronti della crisi economica e finanziaria della Grecia e ha ottenuto molti vantaggi dalle difficoltà di Atene e continua a parlare di collaborazione e di rigore.

Una ricerca fatta deall’istituto tedesco Leibnitz di ricerca economica (Iwh), ha calcolato che c'erano circa 100 miliardi di euro dall’inizio della crisi greca, nel 2010 e i risparmi di bilancio da parte della Germania, pari a oltre il 3% del Pil nazionale.

“Questi risparmi superavano i costi legati alla crisi e sono validi anche se la Grecia non riuscirà a rimborsare interamente il proprio debito e dovrà andare in default”, quindi gli economisti dicono che Berlino comunque vadano le cose ha tratto vantaggio dalla crisi in Grecia.

Questo studio cita come esempio del guadagno tedesco il giorno di gennaio in cui è apparso chiaro che a vincere le elezioni era Alexis Tsipras, all’epoca i tassi di interesse sui bund sono scesi di trenta punti base e il giorno che è stato indetto il referendum sulle riforme, i tassi di interesse sui bund tedeschi sono ulteriormente scesi.

Persino le obbligazioni di altri paesi come gli Stati Uniti, la Francia e l’Olanda, ne hanno beneficiato, ma in misura molto minore, secondo l’istituto tedesco senza questa crisi greca, Berlino avrebbe dovuto pagare circa il 3% in più di interessi sul totale.

Per questo i risparmi per i contribuenti tedeschi ammontano a circa cento miliardi di euro in questi quattro anni e mezzo che sono stati presi in esame da questa ricerca, questi risparmi che superano anche i costi potenziali connessi all’ipotesi che alla fine la Grecia non rimborsi in alcun modo il suo debito e la quota tedesca nei pacchetti di salvataggio per la Grecia è arrivata a circa 90 miliardi di euro.

La Germania, ufficiale pagatore efficace della zona euro, chiede continuamente disciplina di bilancio e riforme economiche per acconsentire a nuovi aiuti dai creditori internazionali, ma intanto dorme sogni tranquilli anche se la Grecia non paga un solo centesimo.
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La crisi economica della Grecia anche per gli animali

Centinaia di cani e gatti sono abbandonati per le strade e il cibo scarseggia per tutti, persino per gli animali dello zoo di Atene.


Lo zoo di Atene, non riesce a fare i bonifici per pagare i pesci per i delfini
Anche gli animali sentono la crisi economica della Grecia
Non sono solo gli esseri umani a soffrire la crisi economica della Grecia che cerca di trovare la sua via d'uscita, ma anche gli animali faticano a vivere e a mangiare.

Jean-Jacques Lesueur, il fondatore dello zoo di Atene, continua a chiamare la banca per poter fare un bonifico di € 6000 (US $ 6600) che gli permetterebbe anche solo di avere il pesce congelato per i delfini, infatti senza rifornimenti dall'estero, deve solo metterli a dieta.

Normalmente l'ordine è abbastanza semplice, ma la Grecia ha imposto severi controlli sui capitali, il 29 giugno, tanto che parecchi titolari di conti bancari. in preda al panico, hanno cominciato a svuotare le banche della nazione.

Tutte le imprese greche che hanno affari all'estero, fanno fatica a mantenerli infatti tutti i pagamenti delle bollette in paesi stranieri devono essere approvati da una commissione governativa, un processo che sta dimostrando così lento che i fornitori diffidenti chiedono ora alle imprese greche di pagare in anticipo.

Lesueur, ieri ha ottenuto il nullaosta per il pagamento del cibo per i delfini, ma sta aspettando per avere i vermi per due formichieri giganti e i supplementi nutrizionali per i rinoceronti.

La maggior parte degli animali dello zoo si nutrono con carne e verdure locali, ma spende anche 80.000 € (87.000 $) all'anno in alimenti importati per i suoi residenti più esigenti, i delfini infatti mangiano pesce grasso impossibile da trovare in Grecia.

Lo zoo, sotto lo slogan "noi stiamo insieme nei momenti difficili", sta offrendo l'ingresso gratuito ai bambini nei giorni feriali per tutta l'estate e speriamo ben presto tutto possa tornare alla normalità.
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La Grecia sembra aver trovato un accordo con la zona euro

La Grecia e i suoi creditori della zona euro che sono 19 paesi stanno cercando la giusta soluzione per andare incontro alle richieste di Atene e per alleggerire il carico del piano di salvataggio, ma un accordo imminente sembra ancora piuttosto lontano.


L'Europa sembra aperta ad una soluzione del caso greco, ma senza cedere troppo
La Grecia sembra ad un passo dall'accordo con la zona euro
Dopo settimane di tira e molla, le due parti sembrano aver trovato una linea comune dopo il vertice dei leader dell'Unione europea e hanno concordato di avviare delle discussioni tecniche per arrivare ad una riunione della zona euro con tutti i ministri delle finanze.

Gli investitori sperano venga trovato presto un accordo per evitare l'uscita della Grecia dalla zona euro e dopo le notizie incoraggianti dei leader europei il principale mercato azionario greco ha chiuso con un positivo 6,7 per cento.

Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha fatto sapere che l'Europa è sempre stata orientata verso la ricerca di compromessi e non si è mai tirata indietro nelle discussioni e nella ricerca della soluzione migliore, ma la Merkel ha subito una raffica di critiche in Grecia per aver introdotto norme troppo rigide di austerità che il Primo ministro greco Alexis Tsipras ha voluto scardinare.

Il leader greco che è salito al potere il mese scorso con la promessa di rottamare l'eurozona, sembra aver trovato il modo di dialogare con l'Europa e l'incontro tra la Merkel e Tsipras è terminato con saluti calorosi, tenendosi per i gomiti, e chiacchierando amabilmente, anche se solo per breve tempo.

Tsipras ha espresso la speranza che si possa trovare presto un accordo "reciprocamente accettabile" che può essere fissato già la prossima settimana durante la riunione dell'Eurogruppo e in questo modo si risponderebbe in modo forte a tutti coloro che sono scettici verso la zona euro.

La delegazione greca prenderà parte a tutti gli incontri facendo chiare proposte e cercando di convincere e non ricattare l'Europa, la Grecia è pronta a rispettare il programma con le regole europee, ma non vuole vivere solo di deficit.

Tsipras ha anche detto che il suo governo proporrà una serie di riforme che affronteranno la corruzione e l'evasione fiscale e sono sicuro che lo spirito dell'Unione europea troverà la giusta strada con compromessi e vantaggi per tutti.

Tsipras ha sempre incolpato le attuali politiche di austerità del bilancio come un soffocamento dell'economia della Grecia e qdi qualsiasi paese si trova in difficoltà nella zona euro e nonostante una recente modesta crescita, l'economia greca è scesa del 25 per cento più rispetto al passato e la povertà e la disoccupazione sono aumentate.

La Grecia si trova con enormi debiti, che stanno intorno al 175 per cento del Pil e ha rimborsi che devono essere fatti quest'anno, ma senza un aiuto dall'esterno, la medicina per la Grecia passa solo attraverso il consolidamento fiscale, ma si trova di fronte il fallimento e ad una possibile uscita dalla zona euro, che porterebbe a danneggiare l'economia della Grecia, almeno nel breve termine e getterebbero i mercati finanziari globali nel caos.

Molti dei creditori europei della Grecia, in particolare la Germania, sono riluttanti a cedere alla Grecia troppo facilmente per paura di creare un precedente per altri paesi che sono nelle stesse condizioni, come l'Italia e a Spagna, i 240 miliardi di euro (attualmente 272 miliardi dollari) che sono stati prestati per il salvataggio della Grecia sono di tutti i contribuenti europeii.

Molti analisti pensano che l'Europa darà ancora una volta, all'ultimo minuto, una proroga di salvataggio a condizione che le misure di austerità e di bilancio richiesti siano facilitati e la Grecia inizi ad attuare le riforme.
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Un deputato greco, accusa un tentativo di corruzione, durante il voto per il nuovo presidente

Un deputato greco, che fa parte della minoranza, ha detto di essere stato contattato e aver ricevuto un'offerta per eleggere il nuovo presidente in Grecia.


La prima votazione ha avuto esito negativo e se non si riesce entro il 29 dicembre si rischiano le elezioni anticipate
Pavlos Haikalis: deputato dei Greci indipendenti
L'attore Pavlos Haikalis, del partito dei Greci Indipendenti ha detto, durante un programma televisivo, che gli è stato offerto dai 2 ai 3 milioni di euro in contanti con un rimborso del prestito e dei contratti pubblicitari, per votare il nuovo presidente, ma il deputato non ha accettato e ha prontamente informato il pubblico ministero.

Questa è la seconda rivendicazione, fatta da un deputato del partito dei Greci indipendenti, che in questo caso, ha registrato con una telecamera quanto è accaduto, consegnando alla Procura di Atene tutte le prove che erano in suo possesso e facendo aprire un'inchiesta

Il premier Antonis Samaras ha infatti deciso di anticipare al 17 dicembre il primo turno delle presidenziali per scegliere il successore dell'ottantacinquenne Carolos Papoulias, designando come candidato il conservatore ed ex Commissario Ue, nonchè Ministro degli Esteri Stavros Dimas, ma il successo non appare affatto scontato, visto il risultato del primo scrutinio dove la Grecia Indipendente ha votato contro.

La Grecia è nel bel mezzo di una elezione presidenziale che potrebbe addirittura portare alle elezioni anticipate, se il parlamento composto da 300 deputati non riesce a eleggere il presidente al terzo turno di votazione che verranno fatte il 29 dicembre, in base alla Costituzione ellenica il presidente è di nomina parlamentare come avviene in Italia e non popolare come negli Stati Uniti e deve ottenere al primo o al secondo turno una maggioranza dei due terzi, mentre nel terzo e ultimo turno bastano i tre quinti.
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