Visualizzazione post con etichetta bomba. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta bomba. Mostra tutti i post

Gli indonesiani e tutto il mondo sono indignati per questo attacco nella chiesa di Samarinda

Quando la figlia di due anni, Intan Olivia, ha chiesto il permesso di unirsi al cugino a giocare sotto il portico della Chiesa ecumenica, i genitori l'hanno lasciata andare senza nessun problema, ma non sapevano che di li a pochi minuti non l'avrebbero più rivista.


Atto terroristico condannato da tutto il mondo e tutti stanno con la chiesa di Samarinda
I parenti attorno alla piccola Intan Olivia
Intan Olivia è stata dichiarata morta alle 03:05 di lunedi 14 novembre a seguito delle gravi ustioni che ha subito il suo corpicino causate da una bomba fatta in casa gettata nel portico della chiesa da Juhanda un ex galeotto legato al movimento di Stato Islamico (IS).

I genitori avevano appena detto 'amen', concludendo la preghiera quando hanno sentito la bomba esplodere, si sono precipitati subito fuori per cercare di rendersi conto dell'accaduto e nel vedere la loro unica figlia martoriata hanno tentato di salvarla, senza poterci riuscire.

Altri tre bambini sono rimasti gravemente feriti dall'esplosione della bomba e sono tuttora ricoverati in un ospedale di Samarinda.

Tutti hanno reagito con indignazione condannando duramente questo attacco e una foto di Intan Olivia con lo zaino legato sulla schiena ha fatto il giro del mondo.

Il legislatore Budiman Sudjatmiko del Partito Democratico Indonesiano di Lotta (PDI-P) ha scritto sul suo Twitter gestire @budimandjatmiko che "Intan Olivia è la prova che in Indonesia, il terrorismo può uccidere persone molto vicine a noi. Uccidono con un cieco fanatismo ".

La più grande organizzazione musulmana del Paese Nahdlatul Ulama (NU) nel frattempo ha condannato l'attacco terroristico e lo ha etichettato come vero atto di blasfemia e ha invitato i musulmani del Paese a combattere questi atti terroristici.

Queste sono le parole rilasciate dal presidente di NU: "Quello che è successo a Samarinda è un vero e proprio atto di blasfemia dell'Islam, una vera bestemmia perché va contro l'insegnamento dell'Islam. Questa condotta frantuma l'immagine dell'Islam come religione di pace ".

Il rappresentare del presidente Joko "Jokowi" Widodo, Muhadjir Effendy, ministro dell'Istruzione e della cultura è volato subito a Samarinda per esprimere le condoglianze alla famiglia di Intan Olivia e ha detto: "A nome del governo e del Presidente, offriamo le nostre condoglianze profonde, condanniamo questo atto, non è assolutamente possibile fare delle vittime piccole ed innocenti, i bambini vogliono solo giocare in pace e ricevere amore da coloro che li circondano".

La polizia nazionale ha sentito 15 testimoni e almeno cinque persone sono state arrestate come presunti mandanti dell'attacco. 

Il maggior sospettato di aver lanciato la bomba è Juhanda, che vive in una moschea di Samarinda e ha imparato ad assemblare le bombe nella provincia di Aceh tra il 2009 e il 2011 nella sua casa sono stati sequestrati: un computer portatile, un cellulare e diversi documenti.
Leggi tutto...

Bomba esplosa, vicino alla casa di un politico, in Papua

Un piccola bomba è esplosa vicino alla casa di un politico, Marthinus Werimon, del partito Golkar in Jayapura, Papua; danneggiando le finestre di un garage e mettendo tanta paura tra la gente che vive in questa zona.


la polizia sta cercando di far luce sulla vicenda e scarta l'ipotesi di un attentato al partito
La polizia cerca di ricostruire l'accaduto
Il capo della polizia di Papua, Sr. Corm. Mathius Fachiri, ha detto che la bomba non conteneva materiali pericolosi, ma pezzi di metallo che servivano per racchiudere l'ordigno esplosivo.

L'incidente è avvenuto alle 02:00 del 13 novembre 2016 vicino alla casa di Marthinus Werimon e per fortuna non ci sono vittime, ma solo tanta paura tra gli abitanti di questa zona.

Marthen Tenu, un ufficiale della sicurezza, ha detto di aver visto due uomini arrivare con motocicletta e mettere un pacchetto vicino alla casa di Marthinus Werimon e tutto questo pochi secondi prima dell'esplosione.

I motociclisti, dopo l'esplosione sono risaliti in sella alla loro moto e sono scomparsi nella notte, questa esplosione è avvenuta a a circa 50 metri dalla casa di Marthinus Werimon.

Il politico Marthinus Werimon pensa che questa esplosione sia legata alle elezioni regionali simultanee e dicendo che il partito Golkar aveva ricevuto varie minacce terroristiche da quando aveva annunciato ufficialmente il suo sostegno alla coppia di sindaci Benhur-Rustan.

Il capo Insp. Gen. Paulus Waterpauw invece resta cauto e respinge questa idea dicendo di concentrarsi nel ricercare i responsabili.
Leggi tutto...

Quattro persone sono rimaste uccise da una granata della polizia

Un ufficiale di polizia, ha fatto esplodere accidentalmente una bomba a mano, durante un workshop di sicurezza nella Haluoleo University di Kendari nel Sulawesi Sudorientale, facendo morire quattro persone.


Quattro persone sono morte e otto ferite nello scoppio di una granata
Gli agenti di polizia rimuovono il corpo del Brigadiere Haidir
La granata è esplosa intorno alle 15:30, mentre Adj. Prima Insp. Syafrudin, un membro della disposizione Bomb Squad Gegana della polizia, stava spiegando agli agenti di sicurezza dell'università pubblica come si devono usare gli esplosivi e come si devono disattivare.

Come parte della manifestazione, il Brig. Haidir, membro della polizia della Brigata Mobile del Sud-Est di Sulawesi, ha tirato fuori il perno della bomba e stava mostrando ai partecipanti quando la granata doveva essere lanciata.

L'improvvisa esplosione ha fatto perdere la vita ad Haidir e a tre membri del personale di sicurezza dell'università, identificati come Jufri, Assuan e Kamarudin, mentre Syafrudin con altre sette persone della sicurezza sono rimaste feriti a seguito dell'inattesa esplosione.

Il capo della polizia del Sud-Est Sulawesi il Briga. Gen. Agung Sabar Santoso ha detto che si sta indagando sulla causa dell'esplosione, i morti e i feriti sono stati prontamente portati all'ospedale di Kendari.

L'incidente è avvenuto nel corso di una due settimane di workshop di formazione per il personale, addetto alla sicurezza, della Haluoleo University.
Leggi tutto...

Sei esplosioni in Jakarta nel centro commerciale Sarinah

Sei esplosioni in Jakarta e la prima bomba è scoppiata in una caffetteria Starbucks, in Jakarta, con tre morti e tanta paura tra le persone presenti, nel centro commerciale di Sarinah.


La polizia sta cercando di capire se ci sono altre bombe
Sei esplosioni in Jakarta
La prima bomba è esplosa in una caffetteria Starbucks alle 10:40, mentre la seconda alle 10:50, la terza esplosione alle 10:56, la quarta alle 11:58, la quinta esplosione alle ore 11.00 e alle 11:03 la sesta esplosione e tutte le esplosione sono avvenite nella zona intorno al centro commerciale Sarinah, in Jakarta, oggi Giovedi, 14 gennaio 2016.

Nella seconda esplosione, all'incrocio di Jalan Thamrin e Jalan Wahid Hasyim, tre persone sono rimaste uccise.

Per ora non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte delle autorità competenti e restano ancora da verificare se ci sono nelle vicinanze altri ordigni.

La polizia ha prontamente bloccato il traffico e si è messa in allerta, cercando ovunque altri ordigni e perone sospette.

Il bilancio delle vittime è salito a 7 e tra breve sapremo dirvi anche i nomi.
Leggi tutto...

Esplode una bomba in un santuario a Bangkok in Thailandia

Almeno 20 persone sono state uccise e 116 feriti quando una bomba è esplosa al di fuori di un popolare santuario religioso a Bangkok, spargendo parti del corpo e detriti attraverso i centro commerciali della città.


Fuori dal santuario esplode una bomba a Bangkok
Una bomba a Bangkok fuori da un grande santuario
L'esplosione ha colpito verso le 18:50 quando il santuario era pieno di fedeli e tra e vittime ci sono anche 4 stranieri. 

La polizia ha subito detto la bomba non era stata collocata all'interno del santuario, ma sotto una panchina all'esterno e si sta verificando se ci siano altri ordigni. 

Tanto vetro sparso lungo la strada dopo l'esplosione di fuori del santuario di Erawan nel centro del quartiere Chidlom, corpi carbonizzato, motociclette in frantumi, insieme a grossi pezzi di cemento del santuario

Il santuario è molto popolare e dedicato al dio indù Brahma e migliaia di devoti buddisti ogni giorno passano di li, si trova su una strada principale che è circondata da tre grandi centri commerciali. 

Un giornalista presente su posto ha detto che ha visto gente piangere e persone sbudellate, scene davvero orrende, le persone scappavano prese dal panico, mentre altri cercavano di rianimare delle persone gravemente ferita e per il timore di un’altra bomba, sono fuggito anche io, ma negli occhi mi sono rimaste quelle immagini di orrore e devastazione. 

La giunta militare ha preso il potere in Thailandia nel maggio dello scorso anno dopo mesi di proteste mortali contro l'ex governo civile ed il paese è rimasto teso e profondamente diviso, dopo quasi un decennio di proteste senza fine scanditi da due colpi di stato. 

L'auto-esilio dell'ex premier Thaksin Shinawatra si trova nel cuore della divisione e i suoi partiti hanno vinto tutte le elezioni dal 2001, ma è odiato dalle elite con sede a Bangkok

La Thailandia ha combattuto una rivolta nelle province meridionali a maggioranza musulmana confinanti cn la Malesia e più di 6.400 persone, per lo più civili, sono stati uccisi lì, ma non c'è mai stato un attacco confermato dagli insorti al di fuori della regione meridionale, nonostante gli anni di guerra. 

In questo momento ci sono contatti di pace tra le fazioni ribelli e la giunta thailandese, ma i morti e i gesti folli continuano.
Leggi tutto...

In Svezia continuano a lanciare bombe contro le moschee

La polizia svedese sta cercando una persona, sospettata di aver compiuto il terzo attacco incendiario, in una settimana, contro una moschea.


La polizia sta cercando il criminale che ha lanciato la molotov contro la moschea
Terza bomba incendiaria in una moschea
Il criminale ha buttato una bomba incendiaria, una molotov, sull'edificio in Uppsala e per fortuna al momento del lancio nessuno era presente all'interno della moschea.

Oltre ad aver buttato una molotov ha scritto anche alcune parole razziste volgari e questo crimine è stato classificato come tentato incendio doloso, atti di vandalismo e incitamento all'odio e la polizia ha invitato i testimoni oculari a farsi avanti per fermare questi gesti folli.

Questo attacco arriva dopo tre giorni dalla fiammata in una moschea in Esloev nel sud della Svezia e dall'attacco, avvenuto il giorno di Natale, dove cinque persone sono rimaste ferite, quando una bomba fatta con la benzina è stata gettato attraverso la finestra di una moschea a Eskilstuna, a est della capitale Stoccolma.

L'attacco di Natale è stato definito, dal primo ministro del Paese Stefan Loefvenun, una "violenza odiosa" e ha detto la Svezia non tollera questo tipo di reati, ma sono dodici gli attacchi alle moschee, in Svezia, fatti nel corso del 2014.

Questi attacchi vengono, dopo un acceso dibattito nel paese, sul tema dell'immigrazione e l'integrazione dei richiedenti asilo politico nel paese nordico, tradizionalmente tollerante.
Leggi tutto...

Esplosa una bomba in Bukit Bintang Malesia

In Kuala Lumpur Malesia, sono almeno 15 le persone rimaste coinvolte nello scoppio della bomba in Bukit Bintang, 1 persona è morta e 14, tra cui due donne, sono rimasti feriti dopo che una granata è esplosa nel Complesso Sole in Jalan Bukit Bintang. 


Esplosione in Bukit Bintang
La polizia ha detto che hanno ricevuto le informazioni dello scoppio di una bomba fuori da un pub alle ore 4:30 e quattro automobili sono state danneggiate nell'esplosione e dopo le verifiche si è appreso che l'ordigno era stato messo sotto una macchina che era parcheggiata in questa zona e un altro dispositivo inesploso, era stato piazzto in un'altra auto.

La polizia dice anche che due oggetti esplosivi sono stati gettati sulla scena dal secondo piano di questo edificio e tutti i feriti, sono di età compresa tra i 22 e i 40 e sono stati inviati all'ospedale di Kuala Lumpur.

Leggi tutto...