L'infermiere inglese Will Pooley, che è sopravvissuto al virus di Ebola, ha detto che bisogna fare un vertice internazionale urgente nel mondo onde evitare, a tutti i costi, l'orrore e la miseria nel guardare migiaia di bambini morire in condizioni squallide.
Will Pooley in Sierra Leone |
Il signor Will Pooley ha raccontato la sua esperienza in Sierra Leone e ha descritto le condizioni squallide in cui i malati versano, raccontando di giovani trovati morti con una smorfia di dolore sul volto che giacevano a terra nudi in una pozza della propria diarrea o bambini morti con il loro viso coperto di sangue.
Il signor Will Pooley ha supplicato i governi del mondo, a non restare fermi alle parole e ai proclami e insiste dicendo che il numero dei casi è raddoppiato nell’arco di sole tre settimane e il bilancio delle vittime ha superato le 3.000 persone solo in Africa occidentale.
Save the Children ha rincarato la dose avvertendo che cinque persone ogni ora vengono infettate dal virus letale e il commento è stato: “abbiamo solo quattro settimane per fermare Ebola altrimenti il suo movimento a spirale, sarà completamente fuori controllo”.
Il Signor Will Pooley è diventato il primo britannico a contrarre il virus di Ebola, dopo aver lavorato come infermiere volontario in Sierra Leone, che è uno dei paesi più colpiti da questa epidemia. tornato in Gran Bretagna il 24 agosto è stato messo in un’unità di isolamento nell Royal Free Hospital di Londra.
- Prevenzione e controllo delle infezioni da parte di esperti per la formazione e la supervisione.
- La gestione delle informazioni e dei sistemi informativi geografici.
- Supporto per le materie prime essenziali.
- Aiuti a mantenere il sostegno con personale medico e forniture di medicinali specifici.
- Assistenza sanitaria primaria e secondaria (non Ebola) per il personale internazionale.
Nessun commento:
Posta un commento