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Si aspettano i rinforzi per aiutare le persone intrappolate nel terremoto di Aceh

Le vittime del terremoto di magnitudo 6,4 in Pidie Jaya sono 105 e molti feriti sono stati spostati a 60 km, al Sigli General Hospital, per la carenza del personale medico nel Pidie Jaya General Hospital.


Il terremoto di Aceh ha fatto per ora 18 vittime
Diversi edifici sono crollati nel terremoto di Aceh
Un centinaio di persone hanno subito lesioni lievi e gravi a causa della caduta dei detriti e tutti stanno chiedendo al governo indonesiano di inviare immediatamente personale medico per supportare gli ospedali in questo momento di grande emergenza.

Il terremoto che ha colpito la costa nord dell'isola indonesiana di Sumatra alle 05:03, ha fatto crollare 105 negozi, 125 case, 15 moschee, un ospedale e una scuola nella zona del centro di Pidie Jaya a Meureudu.

Ora servono urgentemente attrezzature pesanti per salvare le persone che sono intrappolato all'interno degli edifici e come detto all'inizio anche medici per il pronto soccorso.

Il Pidie Jaya Disaster Mitigation Agency (BPBD) ha fatto sapere di essere attivo e di seguire da vicino tutti gli interventi, sollecitando il governo indonesiano a mandare mezzi e persone per il supporto in questo momento davvero delicato per gli abitanti dei villaggi colpiti.
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Forti esplosioni in Cina lasciano decine di morti e centinaia di feriti

Forti esplosioni nella grande città portuale cinese con 44 morti e oltre 500 feriti e un paesaggio industriale devastato da auto incenerite, container rovesciati ed edifici bruciati.


Per ora 44 sono i morti e oltre 500 i feriti, tra questi 12 vigili del fuoco
Diverse esplosioni in Tianjin (Cina)
Un reporter della AFP a Tianjin ha visto andare in frantumi un vetro a tre chilometri dal sito dell'esplosione, un impianto di stoccaggio per le merci pericolose in cui la detonazione ha scatenato una palla di fuoco che ha illuminato il cielo notturno facendo piovere detriti sulla città.

L'esplosione è stata sentita a diversi chilometri di distanza e le prime immagini mostrano edifici avvolti dalle fiamme e pareti sventrate con automobili ridotte a carcasse.

Un residente ha detto che quando hoa sentito l'esplosione ha pensato ci fosse un terremoto ed è corso dal padre e ha visto il cielo rosso e tanti vetri andare in frantumi e ha avuto davvero paura.

Altri residenti, alcuni parzialmente vestiti, correvano per ripararsi in una strada disseminata da detriti, la palla di fuoco era enorme, alto forse fino a 100 metri.

Tutti hanno sentito la prima esplosione e sono scappati fuori, poi ci sono state una serie di altre esplosioni, finestre in frantumi e un sacco di persone che erano feriti e sanguinavano.

I paramedici con le barelle portavano di continuo i feriti negli ospedali della città e alcuni medici bendavano sul posto chi era meno ferito.

L'agenzia di stampa ufficiale Xinhua dice che le vittime sono 44, tra cui 12 vigili del fuoco, 521 sono le persone ricoverate negli ospedali e 52 sono in condizioni critiche, almeno 21 sono i dispersi.

L'esplosione è avvenuta poco prima della mezzanotte, le autorità di Tianjin hanno inviato 1.000 vigili del fuoco e più di 200 poliziotti armati erano presenti con truppe da guerra specialiste in anti-chimiche.

Non è chiaro come sia avvenuta l'esplosione, ma la struttura è un centro di distribuzione di contenitori di merci pericolose, compresi i prodotti chimici.

I dirigenti e il proprietario della Tianjin Port Dongjiang Rui Hai International Logistics, sono stati presi in custodia dalla polizia.

La forza della prima esplosione è stata l'equivalente di tre tonnellate di TNT, mentre la seconda esplosione pari a 21 tonnellate. 

La Cina ha un record di insicurezza industriale,con alcuni proprietari che eludono i regolamenti per risparmiare denaro e pagano funzionari corrotti per guardare da un'altra parte.

Nel 2013, l'esplosione di una conduttura presso lo stabilimento statale raffinatore di petrolio Sinopec nel porto orientale di Qingdao ha ucciso 62 persone e ne ha ferite 136.

Nel luglio di quest'anno, 15 persone sono state uccise e più di una dozzina di feriti quando una ditta illegale di fuochi d'artificio è esplosa nella provincia settentrionale di Hebei, vicina a Tianjin.

Almeno 71 persone hanno perso la vita nell'esplosione in una fabbrica di componenti per auto a Kunshan, vicino a Shanghai, nel mese di agosto dello scorso anno.

Tianjin è a circa 140 chilometri a sud est di Pechino, è una delle più grandi città della Cina, con una popolazione di quasi 15 milioni di persone e il suo centro conserva un patrimonio storico con architettura coloniale, insieme a grattacieli più recenti.
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Il caldo in Pakistan fa salire i morti a 1000

Il bilancio delle vittime per l'ondata di caldo in Pakistan è arrivato a 1000, più di quelli che erano stati previsti, ma sembra che le temperature si stiano abbassando e questo porta un po' di sollievo alla città più colpita che è Karachi.


Anziani, muratori e poveri sono tra le vittime dell'ondata di caldo
1000 persone sono morte per il caldo
Karachi, in Pakistan, è la più grande città e il centro economico e gli ospedali hanno faticato a tenere il passo con le richieste, tanto che il governo ha messo a disposizione dei centri speciali di primo soccorso per chi veniva colpito dal colpo di calore e dalla disidratazione.

Il bilancio delle vittime è arrivato a 1000, ma le stime parlano che possa raggiungere i 1.500, Anwar Kazmi, un portavoce della Edhi Foundation, la più grande associazione caritativa presente in Pakistan ha detto che bisogna unirsi tutti e fornire l'assistenza medica di emergenza.

Secondo i dati raccolti dall'associazione, gli ospedali in tutta la città, hanno avuto un totale di 1.079 persone che sono morte, ma ora sembra che il peggio sia passato e le prime nuvole hanno portano un po' di sollievo.

Gli ospedali di Karachi hanno curato circa 80.000 persone colpite dal colpo di calore e dalla disidratazione, secondo i funzionari medici.

Le famiglie delle vittime hanno affrontato delle vere e proprie sfide per seppellire i loro morti e alcuni becchini senza scrupoli chiedevano addirittura 50.000 rupie (500 dollari) per una tomba, quasi 10 volte il prezzo ufficiale, mentre le autorità cittadine hanno scavato più di 300 tombe in due cimiteri facendo pagare solo 5.800 rupie.

Le temperature di 45 gradi non sono rare nella parte dell'entroterra del Pakistan, ma Karachi rimane normalmente più fresca, grazie alla sua posizione costiera, ma in questa settimana, la brezza di raffreddamento che solitamente soffia al largo del Mar Arabico era assente.

La città di 20 milioni di abitanti è una metropoli, con pochi spazi verdi, non adatta a far fronte al caldo, vaste aree di calcestruzzo assorbono il calore durante il giorno e si irradiano nuovamente durante la notte in quello che i climatologi chiamano l'effetto dell'isola di calore urbana.

L'ondata di caldo di quest'anno ha coinciso con l'inizio del mese di digiuno islamico del Ramadan, durante il quale milioni di pakistani devoti si astengono dal cibo e dalle bevande dall'alba al tramonto.

Secondo la legge pakistana, è illegale per i musulmani mangiare o bere in pubblico durante le ore diurne in Ramadan, anche se la crisi ha spinto alcuni chierici a consigliare la gente di smettere di digiuno se la loro salute era a rischio.

La maggior parte dei morti a Karachi sono stati anziani, lavoratori manuali e poveri che vivono all'aperto.

Questa situazione si è anche creata in quanto ci sono state parecchie interruzioni di corrente che hanno provocato l'interruzione di ventilatori e condizionatori e interrotto l'approvvigionamento idrico di Karachi.

La crisi arriva dopo un mese dall'ondata di caldo, che ha investito la vicina India, uccidendo più di 2.000 persone.
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