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Ritrovati i corpi dei 10 residenti portati via dal fiume Memberamo

Il personale dell'agenzia di ricerca e salvataggio (SAR) di Jayapura ha ritrovato i cadaveri di 10 persone, dei 13 residenti che mancavano all'appello, dopo l'incidente avvenuto venerdì 21 luglio sul fiume Memberamo in Batani, reggimento di Pegunungan Bintang, in Papua.


L'incidente sul fiume deve far riflettere il governo indonesiano sulla sicurezza delle imbarcazioni date in gestione
Incidente in barca sul fiume Memberamo
I corpi delle vittime sono stati trovati galleggianti in due posizioni distinte in Muara Nawa e nel distretto di Batani.

Il team di SAR Jayapura, composto da 15 persone, insieme ai residenti locali e al personale della polizia di Pegunungan Bintang, ha eretto due posti di ricerca e salvataggio nel quartiere Muara Nawa e Batani.

Due vittime sono state scoperte a Muara Nawa alle 5:40 di lunedì 24 luglio, mentre gli otto altri sono stati trovati nel quartiere di Muara Nawa e Batani martedì 25 luglio.

Le 10 vittime dell'incidente nel distretto di Batani sono 8 adulti e 2 bambini e le operazioni di ricerca e salvataggio sono ancora in corso sperando di poter ricuperare anche le tre persone che mancano ancora all'appello.

Molte persone dicono che le vittime dell'incidente in barca, sul fiume Memberamo, sono state spazzate via dalla forza del fiume a Muara Nawa.

L'incidente si è verificato sul fiume Memberamo e la barca aveva a bordo 28 passeggeri a bordo e 15 sono le persone che sono sopravvissute all'incidente.

La capogruppo Anike Alwolka spera che il governo possa fornire presto ai residenti Batani e le persone nei villaggi vicini un trasporto migliore con delle imbarcazioni sicure e veloci, altrimenti continueremo ad assistere a tragedie di questo tipo.
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Lettera di una sopravvissuta, nella tragedia del Titanic, venduta per $ 11.875

Una lettera di un sopravvissuto del Titanic che si lamentava del trattamento vergognoso e descriveva l'orrore di quei momenti è stata venduta all'asta per $ 11.875.


In questa lettera si leggono le polemiche che ne seguirono dopo il salvataggio di questa signora
La tragedia del Titanic e la vendita delle lettere
La lettera è stata scritta da Lucy, Lady Duff Gordon, una stilista famosa e conosciuta come Lucille, la donna finì sotto accusa con il marito per essere fuggita su una scialuppa di salvataggio, con pochi passeggeri a bordo, tra lo sdegno di quelli che erano bloccati sopra il transatlantico.

Questo affascinante documento di due pagine scritto per un'amica riporta queste parole: "Stando al modo in cui siamo stati trattati in Inghilterra al nostro ritorno, è come se non abbiamo fatto la cosa giusta a salvarci. Che vergogna!" è stato acquistato all'asta da un collezionista che ha voluto rimanere anonimo e ha preso questa lettera per conservala in quanto parla di quella fatidica notte quando più di 1.500 persone morirono nelle acque gelide.

Nel testo di questa lettera la signora Lucille oltre a polemizzare sul trattamento ricevuto in patria e sul gossip che è stata fatto si sofferma su quegli attimi dell'orrore e sottolinea l'eroismo di alcuni passeggeri che assistono chi è in difficoltà, mentre la nave scompare nelle profondità dell'oceano e la donna racconta anche di avere ancora gli incubi anche se sono passati tanti anni da quella tragedia.

Verso le 23:00 sono andata a letto e tre quarti d'ora dopo, uno grande botto, ci ha buttato fuori dal letto e siamo usciti dalle nostre cabine, ma gli ufficiali ci hanno detto di tornare nelle nostre stanze, ma abbiamo visto che l'acqua iniziava a scorrere sulla nave e a questo punto di fretta abbiamo ricuperato quello che potevamo e poi siamo tornati sul ponte e li abbiamo assistito a scene dell'orrore miscelato con gesti di eroismo, donne, ancora in abiti da sera, o con pochi vestiti addosso, sconvolte e agitate e intanto il Comandante Smith che cercava di mettere ordine dicendo: "pima le donne e bambini" e gli ufficiali e i marinai eseguivano gli ordini.

Ricordo quei momenti strazianti con grandi effusioni di amore e con mogli e bambini spaventati che venivano messi nelle imbarcazioni di salvataggio, mentre i loro mariti dovevano rimanere sul transatlantico che pian piano affondava, vicino a me c'erano due anziani Mr. e Mrs. Straus, proprietari del grande negozio Macy di New York che rifiutarono di imbarcarsi in modo separarto e lasciarono il loro posto ad una cameriera dicendo: "Siamo stati sposati 50 anni non ci vogliamo lasciare ora e la moglie guardando il marito diceva, voglio morire con te".

745 superstiti su 2.229 il più grande disastro marittimo della storia.
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