Visualizzazione post con etichetta Pakistan. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pakistan. Mostra tutti i post

Pakistan: strage in un Luna park il giorno di Pasqua

Una fazione secessionista pakistana del gruppo talebano ha rivendicato la responsabilità per il bombardamento, nel giorno di Pasqua, che ha ucciso 65 persone, in un Luna Park, nella città orientale di Lahore, affollata da cristiani e molti bambini.


Un Luna Park è stato attaccato da alcuni estremisti
Gente disperata dopo la strage in Pakistan
La polizia locale ha fatto sapere che l'esplosione è avvenuta nei pressi delle giostre dei bambini, ed è stata innescata da un kamikaze, ma le indagini sono ancora in corso.

Questo attentato suicida ha ucciso 65 persone e ferite oltre 300, il primo ministro ha annunciato tre giorni di lutto e ha promesso di portare i responsabili alla giustizia.

Il parco è stato presidiato dalla polizia e dalle guardie di sicurezza private e il capo della polizia Haider Ashraf ha detto:
"Siamo in una situazione bellicosa e c'è sempre una minaccia generale".
Si è subito tenuto una riunione per valutare la situazione della sicurezza a Lahore e il capo dell'esercito del Pakistan, il generale Raheel Sharif, ha convocato una riunione di emergenza dei servizi segreti del paese, per cominciare a rintracciare i responsabili degli attacchi.

Gli ospedali hanno invitato le persone a donare il sangue, dicendo che molti dei feriti sono in condizioni critiche, alcuni filmati amatoriali sono stati messi in onda dalle emittenti televisive locali e mostrano scene caotiche nel Luna Park, con la gente che corre, grida e si dispera.

Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha detto che condanna l'attacco nei termini più forti, descrivendolo come un atto vile in quello che è stato sempre un parco paesaggistico e placido, amato dai bambini e dalla gente del Pakistan.
Leggi tutto...

Pakistan: uomini armati uccidono 4 rangers addetti alla sicurezza della moschea

Uomini armati in motocicletta hanno aperto il fuoco nella città più grande del Pakistan, Karachi, uccidendo quattro membri delle forze di sicurezza schierate a guardia della moschea.


A Karacki si continua a morire, 4 guardie hanno perso la vita
Basta con le stragi e le violenze
Tre dei rangers paramilitari sono stati uccisi sul posto e Munir Ahmed, ufficiale di polizia che sta indagando su questo incidente, ha detto che il quarto è morto in ospedale.

Secondo una prima ricostruzione ricostruzione, i rangers erano all'interno di un veicolo, parcheggiato vicino alla moschea, quando gli assalitori hanno aperto il fuoco e per loro non c'è stato nulla da fare, ma con la loro vita hanno salvato da una possibile strage nella moschea o nel vicino seminario.

Infatti gli aggressori probabilmente hanno cercato di indirizzarsi verso la moschea, ma dopo il conflitto a fuoco con i rangers si sono dati alla fuga, non riuscendo nel loro intento.

Karachi è la capitale della provincia meridionale di Sindh nel Pakistan ed è stata in passato oggetto di frequenti attacchi da parte dei militanti estremisti.

Si continua a morire, quando l'uomo proverà la bellezza del vivere e dell'aiutarsi, siamo su questa terra per poco, godiamoci bene i nostri giorni e smettiamo di essere seminatori di violenza e terrore.
Leggi tutto...

Il caldo in Pakistan fa salire i morti a 1000

Il bilancio delle vittime per l'ondata di caldo in Pakistan è arrivato a 1000, più di quelli che erano stati previsti, ma sembra che le temperature si stiano abbassando e questo porta un po' di sollievo alla città più colpita che è Karachi.


Anziani, muratori e poveri sono tra le vittime dell'ondata di caldo
1000 persone sono morte per il caldo
Karachi, in Pakistan, è la più grande città e il centro economico e gli ospedali hanno faticato a tenere il passo con le richieste, tanto che il governo ha messo a disposizione dei centri speciali di primo soccorso per chi veniva colpito dal colpo di calore e dalla disidratazione.

Il bilancio delle vittime è arrivato a 1000, ma le stime parlano che possa raggiungere i 1.500, Anwar Kazmi, un portavoce della Edhi Foundation, la più grande associazione caritativa presente in Pakistan ha detto che bisogna unirsi tutti e fornire l'assistenza medica di emergenza.

Secondo i dati raccolti dall'associazione, gli ospedali in tutta la città, hanno avuto un totale di 1.079 persone che sono morte, ma ora sembra che il peggio sia passato e le prime nuvole hanno portano un po' di sollievo.

Gli ospedali di Karachi hanno curato circa 80.000 persone colpite dal colpo di calore e dalla disidratazione, secondo i funzionari medici.

Le famiglie delle vittime hanno affrontato delle vere e proprie sfide per seppellire i loro morti e alcuni becchini senza scrupoli chiedevano addirittura 50.000 rupie (500 dollari) per una tomba, quasi 10 volte il prezzo ufficiale, mentre le autorità cittadine hanno scavato più di 300 tombe in due cimiteri facendo pagare solo 5.800 rupie.

Le temperature di 45 gradi non sono rare nella parte dell'entroterra del Pakistan, ma Karachi rimane normalmente più fresca, grazie alla sua posizione costiera, ma in questa settimana, la brezza di raffreddamento che solitamente soffia al largo del Mar Arabico era assente.

La città di 20 milioni di abitanti è una metropoli, con pochi spazi verdi, non adatta a far fronte al caldo, vaste aree di calcestruzzo assorbono il calore durante il giorno e si irradiano nuovamente durante la notte in quello che i climatologi chiamano l'effetto dell'isola di calore urbana.

L'ondata di caldo di quest'anno ha coinciso con l'inizio del mese di digiuno islamico del Ramadan, durante il quale milioni di pakistani devoti si astengono dal cibo e dalle bevande dall'alba al tramonto.

Secondo la legge pakistana, è illegale per i musulmani mangiare o bere in pubblico durante le ore diurne in Ramadan, anche se la crisi ha spinto alcuni chierici a consigliare la gente di smettere di digiuno se la loro salute era a rischio.

La maggior parte dei morti a Karachi sono stati anziani, lavoratori manuali e poveri che vivono all'aperto.

Questa situazione si è anche creata in quanto ci sono state parecchie interruzioni di corrente che hanno provocato l'interruzione di ventilatori e condizionatori e interrotto l'approvvigionamento idrico di Karachi.

La crisi arriva dopo un mese dall'ondata di caldo, che ha investito la vicina India, uccidendo più di 2.000 persone.
Leggi tutto...

Attentato in una scuola del Pakistan morti 120 bambini

I talebani hanno preso d'assalto una scuola nel nord-ovest del Pakistan e ucciso almeno 126 persone, la maggior parte bambini, in uno degli attacchi più brutali del paese nelle ultime settimane.


La maggiro parte sono bambini e il numero di persone morte continua ad aumentare
Attentato talebano ad una scuola
Dopo questo attacco, l'esercito pakistano sta ancora sparando contro i militanti talebani all'interno della scuola pubblica dell'Esercito e continuano le violenze in Peshawar, a circa 120 chilometri (75 miglia) dalla capitale del paese, Islamabad.

Si sono sentite due grandi esplosioni in Penshawar alle 15:00 e non si sa ancora quanti studenti erano presenti all'interno della scuola.

L'esercito pakistano ha detto che gli aggressori erano sei e sono tutti morti, il bilancio delle vittime continua ad aumentare e i funzionari temono sia molto alto, la maggior parte degli studenti che sono morti avevano tra i 12 e i 16 anni.

I sei attentatori suicidi hanno scalato i muri della scuola con l'ordine di uccidere gli studenti più grandi questo attacco è stato fatto per vendetta contro l'uccisione di centinaia di persone innocenti durante le operazioni dell'esercito nelle province tra cui il Sud Waziristan, il Nord Waziristan e l'Agenzia e tutte le regioni recalcitranti lungo il confine del Pakistan con l'Afghanistan.

Negli ultimi mesi, l'esercito pakistano ha condotto un'offensiva di terra volta a sgombrare i militanti in queste aree.

Nel mese di settembre, i membri del coro e bambini che frequentano la scuola domenicale erano tra le 81 persone uccise in un attentato suicida fatto nella chiesa protestante All Saints Church of Pakistan e un gruppo di scissionista dei talebani pakistani ha rivendicato la responsabilità per l'attacco della chiesa, accusando il programma statunitense di attacchi con i droni nelle zone tribali del Paese.

Il primo ministro Nawaz Sharif si precipitò a Peshawar e ha dichiarato tre giorni di lutto dicendo che avrebbe personalmente supervisionato le operazione per scovare i militanti.

La scorsa primavera, i talebani e il governo pakistano hanno cercato dei colloqui di pace e il governo ha rilasciato 19 combattenti talebani per far vedere la volontà di arrivare ad una soluzione, ma i colloqui si sono subito rotti perchè i talebani hanno preferito continuare con le violenze e la lotta contro la politica.
Leggi tutto...

Otto morti in Pakistan: sospetto drone Usa

Il presidente americano ontinua a chiedere e a parlare di pace in tutte le nazioni e poi si continua a dare il permesso di lanciare missili e bombe e a sparare su tutto e tutti, proclamandosi il difensore del mondo. 

Droni americani sparano missili
Adesso basta!

Alcune fonti, anche oggi,  riportano a carattere cubitale l’ennesimo attacco dei droni amenricani, che colpiscono con missili diverse città, affermando di dover colpire diversi terroristi, presenti in quei luoghi bombardati e allora si fa il conto di altri 8 morti e il ferimento di un numero imprecisato di altre persone nella regione tribale del Nord Waziristan in Pakistan e si inizia a pensare che i veri terroristi sono coloro che si lavano la faccia con la pace
Leggi tutto...