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La banca centrale indonesiana chiarisce sulle nuove banconote da Rp.200.000

La notizia della messa in circolazione delle banconote da Rp 200.000 non è stata confermata dalla Bank Indonesia (BI).


La Bank Indonesia ha fatto sapere che le banconote da Rp 200.000 sono false
Le banconote da Rp 200.000 sono false
Il Capo del Dipartimento delle Comunicazioni di Bank Indonesia, Tirta Segara, ha affermato che fino ad oggi non sono state emesse e impostate monete più grandi di quella di Rp 100.000.

Sui social media, in questi giorni, sono arrivate informazioni correlate alle banconote MEDSOS da Rp 200.000, ma la Bank Indonesia ha dichiarato che tutte queste notizie sono false. 

La Bank Indonesia non ha emesso e non ha dato il permesso di mettere in circolazioni banconote da Rp 200.000, quindi prestate attenzione a chi cerca di spacciare queste banconote e segnalate tempestivamente chi si trova in possesso di questi soldi falsi.

La banca centrale ha emesso una regola, che tutte le nuove banconote emesse da Bank Indonesia verranno rese note in un comunicato ufficiale messo sui giornali e nel sito web www.bi.go.id.

Le false banconote da Rp 200.000 hanno una rappresentazione pittorica di una persona che sta a cavallo con una combinazione di colore viola, giallo e bianco.
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Esplosione di un traghetto turistico a Bali

Un'esplosione è avvenuta su un traghetto che trasportava 30 turisti e quattro membri dell'equipaggio verso le isole indonesiane e i resort di Bali e Lombok, sono rimasti uccisi due stranieri e altri 18 sono rimasti feriti.


Le indagini sono aperte ci sono al momento due morti e 18 feriti
La polizia sta ancora investigando
Una donna austriaca è rimasta uccisa insieme ad un un'altra straniera di sesso femminile, la cui nazionalità è ancora in corso di verifica.

Tra i feriti ci sono due cittadini tedeschi e altri cittadini provenienti dalla Gran Bretagna, dalla Francia, dall'Italia, dal Portogallo, dall'Irlanda e dalla Spagna.

La polizia sta ancora cercando la causa dell'esplosione che è avvenuta giovedi 15 settembre 2016, escludendo che si tratti di un atto terroristico.

Il capo della polizia del distretto di Karangasem, Sugeng Sudarso, ha ringraziato le forze dell'ordine e il soccorso che sono intervenute prontamente per prestare le prime cure e trasportare i feriti in ospedale.

L'esplosione è avvenuta pochi minuti dopo che il traghetto ha lasciato il porto di Padangbai a Karangasem, la gente presente sul porto ha visto uscire tanto fumo dal motore.

Una donna è morta, subito dopo l'esplosione, a causa delle ferite riportate alla testa; mentre la donna austriaca è deceduta più tardi in ospedale.

Bali e Lombok sono due delle destinazioni turistiche molto popolari in Indonesia e sono posti frequentati da parecchi turisti che fanno i conti, ogni anno, con dei traghetti non sempre controllati a dovere.
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Ufficio immigrazione di Batam scopre un giro di prostituzione tra i rifugiati

L'ufficio immigrazione di Batam ha scoperto un presunto giro di prostituzione che coinvolge migranti dall'Afghanistan e dal Pakistan, che stavano prendendo rifugio nelle isole di Riau. 


la polizia di Batam ha fermato il protettore e sta cercando di far chiarezza
Indagini fatte dalla polizia di Batam
10 profughi fanno parte di un presunto traffico di prostituzione e tra queste persone indagate dalla polizia di Batam c'è un ragazzo di soli 15 anni, di nazionalità afghana. 

I richiedenti asilo sono stati offerti a uomini e donne da un protettore indonesiano di Batam che chiedeva loro parecchi milioni di rupie. 

Il capo dell'Ufficio immigrazione, Agus Widjaja, ha detto che l'indagine è iniziata a seguito di una soffiata fatta da un anonimo alla fine di luglio e subito sono partite le indagini che hanno messo in luce i vari scambi negli hotel di lusso di Batam

Il protettore è stato identificato nella figura di Bonny Sario che aveva sotto il suo controllo 10 migranti, nove afgani e un pachistano. 

Di queste 10 persone, otto sono richiedenti asilo e due rifugiati in attesa di collocamento in un altro paese.
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Attacco suicida nella sede della polizia di Surakarta

Un attentatore suicida si è fatto esplodere questa mattina 5 luglio 2016 alle ore 10 davanti alla sede della polizia di Surakarta in Java centrale ferendo un agente di polizia e restando ucciso.


Si pensa che dietro questi attentati ci siano i terroristi dell'ISIS
Attentatore in sella ad una motocicletta si è fatto esplodere
L'attentatore suicida, per ora non ancora identificato, è morto per le ferite riportate durante l'attacco

Il kamikaze a bordo di una motocicletta ha tentato di sfondare una barricata di sicurezza e quando l'ufficiale di polizia ha tentato di fermarlo, lui si è fatto esplodere. 

Il presunto attacco è avvenuto poche ore dopo una serie di attentati partiti in tre città in Arabia Saudita, tra cui Madinah, considerato il sito islamico sacro e ad una settimana dai sanguinosi attentati avvenuti in Turchia, Bangladesh e Iraq. 

Le autorità stanno ancora indagando il motivo dietro questi attacchi, ma si ritiene che dietro a tutto questo ci sa la mano del gruppo terroristico dell'ISIS, che aveva promesso di intensificare gli attacchi al di fuori dell'Iraq e della Siria. 

Tutti ricordano ancora il 14 gennaio l'attacco nel centro di Jakarta con quattro civili e quattro assalitori morti.

Le spirali di violenza continuano incessantemente in tutto il mondo senza che nessuno le possa fermare, speriamo che il cuore dell'uomo possa tornare ad amare al pace. 
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Attacco ISIS: 115 persone uccise nel centro di Baghdad

Un attentato fatto con un camion su una strada commerciale nel centro di Baghdad ha ucciso 115 persone sottolineando la capacità del gruppo ISIS di colpire la capitale quando vuole.


Altro attentato omicida in un centro commerciale in Baghdad con 115 persone morte
Attacco dell'ISIS nel centro di Baghdad
Questo è stato l'attacco terroristico più sanguinoso fatto in Iraq durante quest'anno e uno dei peggiori singoli attentati in un decennio di guerre e guerriglie ed è alimentato dalla rabbia verso il primo ministro Haider al-Abadi.

Quando Haider al-Abadi ha visitato il sito dell'esplosione suicida nel quartiere di Karrada, una folla furiosa ha circondato il suo convoglio, urlando imprecazioni, lanciando pietre e scarpe e definendolo un "ladro".

Molti iracheni danno la colpa alla leadership politica che non è attenta alla sicurezza di Baghdad in Karrada, un quartiere per lo più sciita dove ci sono parecchi negozi di abbigliamento, di gioielli, ristoranti e caffè e l'esplosione ha colpito durante il mese sacro del Ramadan in un centro commerciale pieno di giovani e famiglie.

Undici persone sono disperse, 187 sono rimaste ferite e 115 sono i morti, molte delle vittime erano donne e bambini che erano all'interno di un carrello a più piani del centro commerciale.

Un secondo attentato è avvenuto in un'altra strada commerciale dominata dagli sciiti, in una delle zone ad est di Baghdad, dove sono state uccise cinque persone e ferite 16.

Le forze irachene, sostenute da attacchi aerei della coalizione guidata dagli Usa, hanno assicurato una serie di vittorie contro l'ISIS nel corso dell'ultimo anno e mezzo, riprendendo le città di Tikrit, Ramadi e Falluja, che è stata dichiarata libera dal gruppo estremista poco più di una settimana fa.

Baghdad è gestita da una serie di gruppi armati che si sono alleati con il governo, ma anche fedeli ai partiti politici o milizie spesso non coordinate e la gente continua ad urlare che la sicurezza a Baghdad ormai è un sogno.
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Salvati alcuni squali balena nelle isole delle Molucche

I funzionari degli Affari marittimi e della pesca del Ministero e gli ambientalisti hanno salvato alcuni squali balena che erano rimasti intrappolati in una gabbia galleggiante, messa da bracconieri, nelle isole delle Molucche.


La polizia sta cercando i bracconieri che  hanno messo le gabbie nelle isole delle Molucche
Gli squali balena salvati in Indonesia
Queste gabbie erano state messe da un uomo d'affari di Singapore, che poi voleva venderli al mercato ittico della Cina.

Il Ministro Susi PUDJIASTUTI ha fatto sapere che gli squali balena sono stati immediatamente rilasciati in mare aperto in quanto questi mammiferi sono protetti e in via d'estinzione.

L'operazione di salvataggio è stata condotta congiuntamente dai funzionari del ministero e dagli attivisti di Wildlife Conservation Society (WCS), il caso ora è passato al dipartimento di polizia che dovrà prendere provvedimenti in quanto vi è una legge sulla pesca e chiunque venga sorpreso a maltrattare gli animali protetti rischia fino a sei anni di reclusione e una multa di Rp 1,5 miliardi (US $ 110.000).

Il Wildlife Conservation Society ha riportato 22 casi di crimini di fauna marina dal 2014 fino ad oggi e ha detto che questi grossi animali continuano a diminuire a causa del bracconaggio selvaggio fatto nell'oceano indonesiano.
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Alluvione a Subang, sei persone sono morte

Almeno sei sono le persone rimaste uccise e centinaia evacuate in Subang, West Java, a seguito delle piogge torrenziali e dell'inondazione e intanto la pioggia continua a scendere copiosa.


6 persone sono morte e quasi 400 sono state evacuate
La polizia e i soccorritori aiutano le persone a evacuare
Il portavoce della polizia di West Java, Sr. Commr. Yusri Yunus, ha detto che tutte le vittime sono state trovate all'interno di una casa, inondata domenica 22 maggio nella notte, i morti sono bambini e adulti.

Le inondazioni hanno colpito il villaggio di Sukamukti, nel bel mezzo della notte, distruggendo 16 case, ma la pioggia non cessa ed è prevista anche per i prossimi giorni.

Yusri Yunus ha detto che le squadre di soccorso hanno evacuato 388 persone, visto il continuo maltempo e in vista di ulteriori inondazioni.

La polizia, il personale militare , i soccorritori e volontari stanno cercando di aiutare le persone cercando di pulire le strade per non perdere i collegamenti con le zone colpite da questa grande alluvione.

Cercheremo di tenervi informato appena avremo ulteriori informazioni e aggiornamenti da parte della stampa locale, siamo vicini alle vittime e a quanti hanno perso tutto e devono ricominciare, speriamo possano essere aiutati dagli enti locali e dalla gente che ha le possibilità.
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Problemi alla State University di Manado, UNIMA, nominato un nuovo Rettore

Il governo ha mostrato serietà nella gestione del caso della State University di Manado (Unima) nel nominare un'ispettore generale, il Prof. Dr. Jamal Wiwoho SH MH che arriva con funzioni di Rettore.


Il nuovo rettore deve risolvere parecchi guai amministrativi e di permessi legali
Ispettore alla University UNIMA 
In questi giorni ci sono parecchie manifestazioni pacifiche di centinaia di studenti della State University di Manado (UNIMA) e oggi ha accolto con favore l'arrivo del nuovo Rettore.

Mentre l'auto del nuovo Rettore entrava nel cortile, centinaia di studenti lo hanno applaudito e hanno mostrato uno striscione di benvenuto e tutti i docenti con il personale della sede UNIMA ha tirato un sospiro di sollievo dopo la bufera di questi giorni che ha messo in luce che la scuola non aveva i giusti permessi.

Il Rettore ha subito voluto incontrare i membri del Senato di UNIMA e ha colto l'occasione per presentarsi e conoscere la scuola soffermandosi sugli obiettivi della ricerca e della tecnologia e poi ha ringraziato tutti dell'accoglienza e ha chiesto collaborazione per uscire velocemente da questo triste momento.

"Sono venuto qui a UNIMA per risolvere i problemi amministrativi che l'attuale leadership ad interim ha lasciato per poi invitare il Signor Ministro a visitare la nostra scuola e ha inaugurare una nuova era e ora mi voglio concentrare sul rivedere tutte le attività di insegnamento e di apprendimento della State University di Manado".
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Tre capitani, di imbarcazioni illegali, sono fuggiti

Tre capitani, di pescherecci thailandesi, sono fuggiti dall'Indonesia dopo che le loro imbarcazioni erano state sequestrate con decine di pescatori stranieri, senza permesso, a bordo.


Continua la linea dura del governo verso i pescatori illegali
Pescatori che si stanno imbarcando su un peschereccio
I capitani erano stati arrestati il ​​12 aprile e i loro pescherecci da traino avevano la bandiere malese e stavano pescando al largo di Kalimantan.

I capitani sono fuggiti il ​​7 maggio, dopo aver scalcato il muro del loro centro di detenzione, nel cuore della notte, e ora la polizia e i militari li stanno ricercando, altri otto membri dell'equipaggio thailandese rimangono in detenzione.

Il Ministero della pesca di Jakarta ha detto che 79 membri dell'equipaggio provenienti dalla Cambogia e dal Myanmar sono stati identificati e la maggior parte aveva documenti tailandesi falsi.

Il Ministero degli Esteri della Cambogia ha detto che 54 dei suoi cittadini sono stati trovati sulle barche attirati dal lavoro e dalla promessa di alti stipendi e grandi bonus.

Le autorità indonesiane stanno dando la caccia ai pescherecci stranieri che operano illegalmente nelle acque del paese e il ministro della Pesca, Susi PUDJIASTUTI, ha ordinato che le barche che non hanno i permessi devono essere affondate e i pescatori illegali accompagnati in carcere in attesa di giudizio.

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Una donna getta il bambino, di un mese, dal balcone di un centro commerciale

Una donna è stata arrestata con l'accusa di aver ucciso un bambino di un mese buttandolo dal balcone del centro commerciale di Bekasi Junction in Margahayu, East Bekasi.


La polizia sta cercando di capire la motivazione che ha portato la donna al folle gesto
Il centro commerciale di Bekasi
Il capo della polizia di Bekasi, il comr. Imam Irawan, ha detto che la sospettata è stata arrestata dalle guardie di sicurezza del centro commerciale dopo l'incidente e ora gli investigatori della polizia dell'unità di protezione dei bambini stanno cercando di capire dalla donna, identificata come Fitroha, 30 anni quali siano le motivazioni che l'hanno portata a gettare il bambino.

Un testimone oculare di nome Nana, ha detto che Fitroha è arrivata al centro commerciale alle 09:00, portando il bambino, resta da capire se era suo figlio.

Si è subito recata al livello superiore del centro commerciale e ha buttato il bambino lasciando nel panico tutte le persone che hanno visto il folle gesto.

Nessuno ha potuto impedire questa follia, la donna è stata subito bloccata e il bambino portato d'urgenza nel vicino ospedale Bhakti Kartini a East Bekasi, ma i medici hanno solo potuto constatare la morte del piccolo.

Gesti folli, omicidi premeditati, violenze e soprusi, questo mondo deve tornare a parlare d'amore e deve prendersi cura di tutti, insegnando i valori, insegnandoli e la forza del bene, questa spirale di morte non porta da nessuna parte.
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I 4 ostaggi indonesiani tornano a casa in buona salute

I quattro marinai indonesiani che sono stati rapiti dal gruppo terroristico di Abu Sayyaf, nelle Filippine, hanno potuto riabbracciare le loro famiglie, dopo essere stati tenuti in ostaggio per 25 giorni.


I quattro marinai sono rimasti in ostaggio dei terroristi, nelle Filippine, per 25 giorni
Il rientro dei 4 marinai rimasti in ostaggio nelle Filippine
Il ministro degli Esteri, Retno LP Marsudi, durante la cerimonia, fatta per il rilascio degli ostaggi, ha annunciato che i 4 marinai sono stati sottoposti a esami medici presso l'Ospedale Gatot Subroto Army Centrale (Rspad) ed i risultati hanno confermato che stanno bene.

Il Presidente Joko "Jokowi" Widodo ha seguito con grande attenzione questa vicenda e ora è felice che i marinai siano tornati in Indonesia e siano in buona salute.

Nel suo intervento, il ministro ha ringraziato tutti coloro che sono stati coinvolti nelle operazioni di rilascio, dando menzione speciale ai militari indonesiani (TNI) e al governo filippino per gli sforzi comuni che alla fine sono stati premiati.

I quattro marinai sono stati liberati dal gruppo terroristico l'11 maggio e collegati con le autorità locali a Sulu, dopo un breve controllo sanitario, il governo filippino ha ufficialmente consegnato gli uomini a una nave da guerra indonesiana nelle acque confinanti tra i due paesi.

Accompagnati da un gruppo di funzionari indonesiani, i 4 marinai hanno continuato con una barca verso Tarakan, Nord Kalimantan, prima di volare dall'aereoporto Halim Perdanakusuma a East Jakarta, l'equipaggio è arrivato alle 10:20 di Venerdì 13 maggio 2016 su un Air Force Boeing 737-200.

I militari TNI, tra cui il comandante Gen. Gatot Nurmantyo, uniti al ministro degli esteri hanno dato il benvenuto ai marinai di nuovo sul suolo indonesiano.

Dieci membri dell'equipaggio erano a bordo del rimorchiatore Henry e della chiatta Christie e stavano viaggiando attraverso le acque malesi e filippine, quando sono stati dirottati da un gruppo terroristico il 15 aprile.

Al momento dell'attacco, sei marinai sono riusciti a fuggire, uno di loro è stato ferito da un colpo di pistola e i restanti quattro sono stati presi in ostaggio dai militanti.

Il ferito era tornato in Indonesia l'11 maggio dopo aver subito un trattamento nell'ospedale di Tawau nelle Filippine.

Ci auguriamo che in futuro non avvengano più simili incidenti, non sono stati svelati i dettagli che stanno dietro a questo rilascio anche se il governo e la società hanno detto esplicitamente che non hanno pagato nessun riscatto per ottenere la liberazione dei membri dell'equipaggio, l'importante ora è che i marinai sono nuovamente in Indonesia.
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In Indonesia castrazione chimica e chip ai detenuti per abusi sui minori

Il governo indonesiano si sta impegnando per emanare un regolamento che diventerà legge (Perppu) sulla violenza sessuale nei confronti dei bambini con l'introduzione di pene massime di 20 anni di carcere e ai pedofili verrà impiantato un chip di monitoraggio continuo e nei casi più gravi la castrazione chimica.


Il presidente indonesiana vuole introdurre pene forti per tutti i pedofili
I bambini vanno protetti, pene forte per chi non li rispetta
Il Presidente Joko "Jokowi" Widodo ha detto che gli abusi sessuali devono essere classificati come crimini straordinarie e di conseguenza gli sforzi devono essere maggiori per far in modo di estirpare questa piaga con punizioni che servano da deterrente.

Il Presidente ha sottolineato la necessità di intensificare il coordinamento tra le istituzioni competenti, la Polizia di Stato e l'Ufficio del procuratore generale, per affrontare questo problema, che è venuto alla ribalta dopo lo stupro di gruppo e l'omicidio di uno studente di 14 anni, in un villaggio a Bengkulu ai primi di aprile e più di recente a causa di un rapporto simile avvenuto in Manado.

Il piano di emettere un regolamento governativo in luogo di legge è stato annunciato dopo che la Camera dei Rappresentanti si è dichiarata riluttante a deliberare un disegno di legge per prevenire tali reati, sostenendo che i legislatori sono impegnati su parecchi fronti.

Parlando ai giornalisti il ministro per i diritti umani, Yasonna Laoly, ha detto che si sta pensando di rendere pubblici i nomi dei detenuti per abusi sessuali e nel frattempo, si impianteranno dei chip in tutti questi detenuti per monitorare di continuo i loro spostamenti.

Ogni giudice, dovrà valutare ogni singolo caso di violenza sessuale, così come le condizioni psichiatriche degli autori e a coloro che hanno psicologicamente la tendenza ad essere pedofili, sarà prevista, come punizione, la castrazione chimica.

La Commissione indonesiana per la protezione dei bambini (KPAI) nella persona del presidente, Asrorun Ni'am Sholeh, ha detto che è urgente mettere delle pene forti, visto che i casi di violenza sessuale nei confronti dei bambini stanno aumentando.
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La droga gira tra il personale della polizia

La polizia del Sud Sulawesi sta cercando di fermare il dilagante abuso di droga nel personale della polizia della provincia e per questo ha aperto varie indagini e sta controllando.



Si sta cercando di fermare il problema droga tra i militari
La polizia ha sequestrato la droga
Il portavoce della polizia del Sud Sulawesi, Frans Barung Mangera, ha descritto il livello di coinvolgimento della polizia, nell'abuso di droga nel sud e ovest Sulawesi, come preoccupante ed allarmante.

In un'intervista, fatta da frans Barung Mangera in Makassar, ha detto:
"Sapere che le istituzioni sono diventate anelli di droga fa molta tristezza e ci stiamo sforzando di ripulire il nostro personale dai reati legati alla droga, ecco il perché delle nostre indagini di droga, che partono con operazioni che ripuliscono innanzitutto le nostre istituzioni".
Sabato pomeriggio, un ufficiale di polizia proveniente da Majene, West Sulawesi, è stato arrestato all'aereoporto Sultan Hasanuddin di Makassar mentre stava per imbarcandosi su di un volo diretto a Gorontalo ed é stato trovato in possesso di cinque bustine di metanfetamine cristallo o shabu-shabu.

Interrogato, l'ufficiale, che rimane anonimo, ha affermato di aver avuto i farmaci da Adj. Insp. Lukman, un membro della polizia di Majene che è stato successivamente arrestato a Makassar e sempre sabato sera, gli agenti della polizia di Palopo hanno arrestato l'Insp. Syahruddin con l'accusa di voler spacciare droga.

La polizia non tollera che il proprio personale, addetto a tener a bada la droga sia coinvolto in questi reati e per questo sarà punito con la sanzione più pesante, vale a dire il licenziamento da parte della polizia.

Il coinvolgimento in reati di droga si sta allargando nel personale militare, dove molti sono stati trovati a servirsi di spacciatori e corrieri, ma ora la linea dura vuole mettere la parola fine a questo problema.
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Il disastro del tempio in India, si stanno cercando i responsabili

Le equipe mediche indiane dicono che ci sono ancora un centinaio di feriti a seguito dell'incendio, che ha ucciso almeno 110 persone, avvenuto durante il fine settimana in un tempio Indù nel sud dell'India.



la polizia sta cercando i responsabili che tenevano i fuochi d'artificio nel tempio
Il tempio in India completamente distrutto
Il tempio Puttingal Devi nel villaggio di Paravoor in India è andato distrutto e i funzionari di soccorso stanno passando al setaccio gli enormi mucchi di polvere, legno e cemento per cercare qualche indizio dopo l'incendio provocato dai fuochi pirotecnici non autorizzati che sono esplosi prima dell'alba di Domenica scatenando l'inferno che ha travolto il tempio dove c'erano migliaia di persone per la festa religiosa.

La polizia ha subito fermato cinque lavoratori per essere interrogati sulla presenza dei fuochi d'artificio immagazzinati nel sito, con la speranza di saperne di più su chi possedeva e aveva comprato i fuochi d'artificio, successivamente sono stati tutti rilasciati e si cercano i 15 membri del consiglio tempio che sono fuggiti dopo l'incendio.

L'agenzia di stampa indiana ha riferito che la polizia sta indagando su sei persone ed è alla ricerca dei membri del consiglio del tempio, dei collaboratori e dei costruttori dei fuochi d'artificio per eventuali accuse di tentato omicidio e omicidio colposo, che in India sono punibili con l'ergastolo.

Il bilancio delle vittime del disastro si attesta a 110, con più di 380 feriti, tra cui molti con ustioni gravi, l'incendio è scoppiato intorno alle 03:00 di Domenica e gli abitanti con la polizia hanno tirato fuori molti feriti da sotto le lastre di cemento e di acciaio.

La maggior parte dei 110 decessi si è verificata a seguito del crollo dell'edificio dove erano conservati i fuochi d'artificio, la maggior parte dei corpi delle vittime sono state identificate, ne rimangono 11 che sono carbonizzati e quindi irriconoscibili.
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I residenti di Pasar Ikan tentano la resistenza contro lo sfratto

Centinaia di residenti di Pasar Ikan, nel Nord di Jakarta, hanno inscenato una protesta nel quartiere contro la loro espulsione, da parte dell'amministrazione, per far partire un progetto che rivitalizzi la costa nord della capitale.



La polizia di Jakarta sta premendo per iniziare lo sfratto
Protesta dei residenti in Pasar Ikan
Circa 300 residenti di Pasar Ikan in Penjaringan hanno affrontato a muso duro migliaia di ufficiali schierati per lo sfratto deciso per questa mattina 11 aprile 2016.

I residenti hanno appeso manifesti dappertutto e iniziato un sit-in per impedire agli ufficiali e ai mezzi pesanti di entrare nel quartiere che è stato la loro casa per tanti anni, ci sono persone che piangono disperate, altre che sfogano la loro rabbia contro il governo e tanti che pregano.

Gli scontri sono iniziati nel momento in cui i residenti si sono rifiutati di lasciare la zona, per ora non sono segnalati feriti, ma la tensione è alta e nessuno vuole cedere.

Il capo del sotto distretto di Penjaringan, Abdul Khalit, ha tentato di fare una discussione tra i residenti, i funzionari della città e la polizia e i rappresentanti della città hanno tentato di convincere i manifestanti a lasciare la zona, esortandoli a portare la questione nei tribunali piuttosto che usare questo tipo di protesta.

Tanti residenti hanno risposto:
"I tribunali sono in vendita al miglior offerente, le procedure sono lente e per questo abbiamo deciso che lasceremo questa zona, ma solo da cadaveri".
I residenti hanno chiesto un risarcimento da parte dell'amministrazione e tanti hanno messo in mostra i loro certificati ufficiali che dimostrano che la terra è di loro proprietà.

Hanno rifiutato di essere trasferiti alle rusunawa (appartamenti a basso costo) preparati in città e quando sono stati intervistati hanno detto:
"Abbiamo tutta la famiglia qui, il governo ci ha offerto una rusunawa, ma come facciamo a vivere tutti in un solo appartamento?".
Questo sgombero fa parte di un progetto più ampio piano che vuole liberare l'area di Pasar Ikan e Luar Batang, sede della storica moschea Batang Luar e il governo si difende dicendo che nella zona ci sono tante costruzioni abusive.

Il governatore di Jakarta, Basuki "Ahok", in precedenza ha detto che lo sfratto era necessario per poter liberare le rive dei fiumi e delle coste e mettere in sicurezza contro le alluvioni.

La città prevede inoltre di rivitalizzare la zona di Pasar Ikan e di Luar Batang, che ospita il Museo della Marineria, per creare un luogo turistico.

Sono presenti 4.218 persone addette allo sgombero ossia 2.000 funzionari Satpol PP, 1.389 agenti della polizia di Jakarta, 429 agenti della polizia del nord di Jakarta e 400 soldati dal comando militare di Jakarta e sono stati schierati due watercannon e un Barracuda.

Cercheremo di tenervi informati su questa situazione davvero delicata.
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Polemiche sul progetto in Benoa Beach e i capi Indù la dichiarano area sacra

Il Consiglio religioso indonesiano Indù e la Sabha Pandita (i sommi sacerdoti) hanno emesso un editto che dichiara che la zona di Benoa Bay è un'area sacra da proteggere e salvaguardare.


Il progetto di bonifica ora deve tener presente anche questo nuovo editto
Gli Indù formalizzano che Benoa Beach è area sacra
La decisione è stata presa nel corso di una riunione di Sabha Pandita a Denpasar ieri sera 9 aprile 2016, rispondendo alla controversia intorno ad un progetto di bonifica previsto nella baia.

I sommi sacerdoti hanno detto, tuttavia, che non hanno fatto questo editto specificamente in relazione alla bonifica.

Il sommo sacerdote Ida Pedanda Gede Bang Buruan Manuaba, che ha guidato la riunione a cui hanno partecipato 22 sacerdoti provenienti da tutta l'Indonesia, ha detto:
"Noi dichiariamo oggi che Benoa Bay è una zona sacra che deve essere mantenuta e preservata".
I sacerdoti hanno detto che a Benoa Bay ci sono molti luoghi sacri e la spiaggia è sempre stata utilizzata per rituali religiosi, come il Melasti, una cerimonia indù per purificare spiritualmente l'anima e la natura e qui sono presenti molti templi.

Un esempio è il Tengah Tempio Karang, che è costruito al centro di Benoa Bay ed è stato utilizzato per Pakelem Mulang, un rito per purificare il mare e molti altri templi possono essere visti nelle zone intorno alla baia.
"Ci auguriamo che questa nostra decisione possa essere utilizzata come guida per tutte le persone".
Bali è prevalentemente Indù e questo editto religioso del PHDI potrebbe contribuire a guidare il governo nella formazione delle politiche, anche per quanto riguarda il controverso progetto di Benoa Bay.

La decisione è stata presa sulla base di raccomandazioni fatte da un team di nove sommi sacerdoti che hanno condotto uno studio relativo al progetto di bonifica da ottobre dello scorso anno.

Putu Wirata Dwikora, presidente del PHDI Sabha Walaka (gruppo intellettuale), ha detto che la decisione presa dal più alto forum del PHDI deve essere utilizzata come guida per il governo nel processo decisionale.

La bonifica prevista per Benoa Bay era stata proposta da PT Tirta Wahana Bali International, una società di proprietà del magnate Tommy Winata che sta attualmente conducendo un'analisi dell'impatto ambientale (Amdal) per il progetto.

Molti partiti a Bali, tra i villaggi di rito Indù in tutta l'isola, con gli operatori turistici e gli attivisti ambientali, hanno espresso le loro obiezioni verso questo progetto.
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Il Vietnam chiede alla Cina di togliere la piattaforma petrolifera

Il Vietnam ha chiesto alla Cina di rimuovere una piattaforma per la ricerca degli idrocarburi, nel mare a sud della Cina, in una zona di confine molto discussa tra i due Stati.


Continuano i problemi di confini tra Vietnam e Cina
Manifestazione in Vietnam contro la trivellazione
La piattaforma petrolifera è al centro del braccio di ferro tra i due paesi dal 2014, quando la Cina l'ha parcheggiata vicino alle isole Paracel, che il Vietnam rivendica come sua zona economica esclusiva.

Il portavoce del ministero degli Esteri, Le Hai Binh, ha detto che la Cina ha spostato la piattaforma petrolifera in una zona del Golfo del Tonchino, dove i paesi stanno negoziando la delimitazione dei loro confini a mare.

Il Vietnam si oppone risolutamente e chiede che la Cina abbandoni il progetto di trivellazione e immediatamente ritiri la piattaforma Hai Duong rig 981 da quella zona e non intraprenda ulteriori azioni aggiuntive che possano complicare ulteriormente la situazione nel Mar Cinese Meridionale.

Il Vietnam aveva presentato una protesta all'ambasciata cinese a Hanoi, ma la Cina ha sempre respinto le richieste dicendo che sta conducendo attività di ricerca esplorativa standard all'interno delle acque sotto la sua giurisdizione.
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Fermato, a Bali, un tentativo di contrabbando di tartarughe verdi

La polizia ha sventato un tentativo di contrabbandare delle rare tartarughe verdi da Bali alla vicina isola di Serangan per essere poi vendute al mercato internazionale.


La polizia ha arrestato 5 persone e ora sta cercando di risalire ai mandati di questa operazione
La polizia fa fermato una barca con 45 tartarughe verdi
Il capo della polizia di Denpasar, Sr.Cmr. Djoko Hari Utomo, ha detto che è stato sventato un tentativo di contrabbandare 45 tartarughe verdi dirette all'isola di Serangan, una piccola isola situata a sud della capitale Denpasar e cinque persone sono state arrestate.

La polizia ha rinvenuto sulla barca, che viaggiava nelle acque vicino a Karangasem a East Bali, 45 tartarughe verdi di grandi dimensioni, in media di 45 cm e di età compresa tra i 40 e i 70 anni.

La polizia ora sta interrogando i 5 uomini per risalire ai mandanti di questo ordine e fare altri arresti, Bali è considerata la destinazione principale per i contrabbandieri che cercano di spostare le tartarughe dall'Indonesia per metterle nel commercio internazionale degli animali che porta parecchi soldi.

All'inizio di questo mese due agenti della polizia marina di Bali sono stati arrestati con l'accusa di tentativo di contrabbandare sette tartarughe marine verdi, note come Chelonia mydas.

A marzo, la polizia ha messo in salvo altre 17 tartarughe verdi trasportate a Bali da Sumbawa, West Nusa Tenggara.

Queste 45 tartarughe sono state portate presso il centro di allevamento di tartarughe a Serangan e questo pomeriggio, dopo il trattamento, sono state rimessi in libertà, sei purtroppo sono morte.
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La truffa al bancomat, fatta da un bulgaro e fermata dalla polizia

La polizia di Denpasar ha arrestato un bulgaro, per presunta frode, che utilizzava un lettore di schede su un dispositivo bancomat negli ATM a Bali.



La banca BNI ha fatto sorvegliare il bancomat che era stato segnalato da un dipendente
Truffa in un bancomat a Bali
Il comr. Reinhard Habonaran Nainggolan ha detto che gli agenti della polizia hanno arrestato il trentanovenne bulgaro, Yanko Ivanov, il 27 marzo in un bancomat nel supermercato di Nusa Dua, mentre stava facendo un prelievo sospetto.

Un dipendente di una filiale di Denpasar di proprietà statale della Bank Negara Indonesia (BNI) ha avuto il sospetto che un dispositivo falso era stato installato sul bancomat e ha avvisato subito la società che gestisce l'ATM che ha inviato il suo personale per monitorare il bancomat.

Il personale ha visto uno straniero cambiare la tastiera del bancomat e mettereo un router per rubare i dati bancari dei clienti ed era in possesso di una chiavetta USB e una macchina fotografica per rubare dati.

La polizia sta indagando, dopo la denuncia fatta dalla banca BNI che ha presentato un rapporto sul gioco sporco che faceva il bulgaro e ora si spera di determinare la quantità totale di denaro che è stata rubata da Ivanov.

La truffa consiste nel mettere un lettore di schede che salva i numeri delle carte e i pin degli utenti e poi la carta viene replicato per uso illegale.
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La caccia al gruppo terroristico di Santoso continua

Nonostante alcune vittorie, nella caccia a Santoso alias Abu Wardah, il terrorista più ricercato in Indonesia rimane ancora libero insieme ai membri del suo gruppo Oriente Mujahidin (MIT), ma gli sforzi del governo continuano.



La polizia e i militari sono continuamente alla caccia di Santoso e del suo gruppo
I militari continuano la caccia al gruppo terroristico di Santoso
Il ministro della sicurezza, Luhut Binsar Pandjaitan, ha detto:
"Nessuno sa per quanto tempo questa operazione andrà avanti, ma cercheremo di non abbassare la guardia e continuare la caccia a questi terroristi".

Dall'inizio delle operazioni, nel mese di gennaio, il gruppo terroristico MIT è sceso a 29 membri, dai 41 che erano e i funzionari della sicurezza hanno detto che ora i terroristi si sono separati in tre piccoli gruppi di guerriglieri e sono stati individuati nella zona di Poso e Napu, tuttavia non siamo ancora riusciti a fermarli.

Circa 3.000 militari (TNI) e diversi agenti della polizia sono dispiegati nella caccia a Santoso e al suo gruppo terroristico, che si ritiene sia il mandante di diversi attacchi contro gli agenti di sicurezza della zona di Poso.

Ai membri del MIT sono state tagliate tutte le forniture logistiche nella città, tuttavia il lavoro del governo non si ferma fino alla cattura di Santoso e della sua banda , per poter ripristinare la tranquillità nei residenti e nei turisti di Poso.
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