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Onde alte in Manado: vengono interrotte tutte le attività marittime

Onde alte hanno colpito, ieri 7 dicembre 2021, l'area di Manado, vicino al mare. 

L'acqua del mare si è alzata accompagnata dal forte vente fino ad entrare nelle strade. 

Grande mareggiata in Manado
Onde alte sulle strade di Manado
La grande mareggiata é iniziata al tramonto intorno alle 18.00 WITA e ha creato paura e panico tra i residenti. 

Andi Cahyadi, capo della Bitung Maritime Meteorology, Climatology and Geophysics Agency (BMKG) Tra il 6 e il 9 dicembre 2021
é iniziata la fase della luna nuova che coincide con il Perigeo (la distanza più vicina della luna dalla terra) e per questo c'é un aumento delle onde oceaniche che creano molti disagi. 

Sulla base del monitoraggio e dei dati del "livello dell'acqua", sulla previsione delle maree e del modello delle onde oceaniche: "Sistema di previsione dell'oceano", è possibile che si verifichino inondazioni costiere nelle aree costiere tra il North Sulawesi e Gorontalo. 

Questi includono la costa settentrionale del Sulawesi settentrionale, la costa settentrionale di Gorontalo, la costa di Siau-Tagulandang-Biaro (Sitaro), la costa di Sangihe e la costa di Talaud. 

Queste condizioni hanno fatto interrompere le attività quotidiane delle persone intorno al porto e alla costa, come le attività di carico e scarico nei porti, le attività negli insediamenti costieri e la pesca nelle acque interne e tutto questo crea grandi problemi alla gente.

Qui sotto se cliccate sulla scritta potete trovare il video



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Hong Kong alle prese con un grande tifone

Un tifone potente si è abbattuto su Hong Kong, costringendo gli uffici e le scuole a chiudere e diverse strade sono state allagate e finestre frantumate con più di 450 voli annullati.


Tanti sono stati danni che ha provocato il tifone Hato a Hong Kong
Tre morti sono stati fatti dal tifone Hato
Il tifone soprannominato Hato è arrivato a 60 chilometri dal centro di Hong Kong e solo un pilota coraggioso è riuscito ad atterrare all'aeroporto internazionale di Hong Kong.

I venti stanno viaggiando dagli 80 km/h ai 113 km/h e l'unico volo che è riuscito ad atterrare è stato quello della KLM 887 proveniente da Amsterdam che ha fatto sbarcare i passeggeri alle 10.33, poco prima che il tifone scatenasse la sua furia.

Il tifone ha provocato danni all'aeroporto e a mezzogiorno il tifone Hato ha raggiunto la velocità massima con venti che viaggiavano a 126 km/h, con raffiche fino a 207 km/h su alcune isole vicine.


Immediatamente è stato dato l'avviso di chiudere tutte le imprese, gli uffici governativi, le scuole, i negozi e il mercato azionario e sospendere qualsiasi commercio.

Le strade del centro finanziario asiatico di Hong Kong risultavano tutte silenziose e gli operatori dei traghetti hanno interrotto i servizi di trasporto e le rotte verso il vicino centro d'azione cinese di Macao e le città del delta.

Il tifone Hato ha sradicato alberi, ha rotto le finestre di diversi grattacieli e ha divelto il manto stradale.

Il segnale No.10 è stato dato solo 14 volte dal 1946 e l'ultima volta risale al tifone Vicente nel 2012.

Le strade e i vicoli di molti villaggi, nelle aree vicine al mare, sono state sommerse da onde che si sono infrante a terra e diverse televisioni hanno filmato tutto questo.

Il tifone Hato correva a sud di Hong Kong e in alcune province della Cina migliaia di persone sono state evacuate prima dell'arrivo della tempesta.

I servizi ferroviari sono stati annullati, le barche da pesca sono tornate al porto e più di 4000 pescatori con le loro famiglie sono arrivati ​​a terra.

Le onde del mare hanno raggiunto i 10 metri nel Mar Cinese Meridionale.

Per ora si segnala che tre uomini di 30, 45 e 62 anni hanno perso la vita e altre due persone sono state messe nell'elenco delle persone scomparse.
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Le mangrovie stanno sparendo dalle coste

La conservazione delle mangrovie è in gran parte trascurata dal governo e in questi ultimi anni sembra aumentata la distruzione per far posto a piantagioni di palme o a resort.


il governo non interviene per proteggere le mangrovie
Le mangrovie in Tumbak nel Sulawesi Utara
Le mangrovie, dalle coste dell'Indonesia, stanno sparendo e queste piante possono sopravvivere nell'acqua salata e sono in grado di filtrare l'acqua del mare tenendo il passo con gli aumenti del livello del mare.

Secondo il Centro per la ricerca internazionale in silvicoltura (CIFOR), le foreste di mangrovie tengono il passo con gli aumenti del livello del mare e possono prevenire l'erosione.

Una ricerca fatta dall'Università di Southampton ha scoperto che le aree senza mangrovie sono più suscettibili di erosione e acqua invadente, mentre le foreste di mangrovie impediscono questi impatti grazie alle loro radici che agiscono come dissipatori di onde e correnti di marea.

L'arcipelago è ricco di mangrovie, con circa 3 milioni di ettari di foreste di mangrovie che crescono lungo i 95.000 chilometri di costa e costituiscono il 23 per cento dell'ecosistema di mangrovie del mondo intero.

Tuttavia, queste mangrovie stanno scomparendo ad un ritmo allarmante e le coste indonesiane hanno perso il 40 per cento delle mangrovie nel corso degli ultimi tre decenni.

Ogni anno si stanno perdendo 52.000 ettari di mangrovie ossia come perdere tre campi di calcio di mangrovie alla settimana nel 2015, la perdita delle mangrovie è stata provocata dallo sviluppo dell'acquacoltura e dalle piantagioni dell'olio di palma e dai permessi dati per costruire resort."

Vi è una mancanza di linee guida nazionali su come conservare e ripristinare le mangrovie anche se esiste un regolamento del Presidente della Repubblica n. 73/2012 sulla strategia nazionale di gestione delle mangrovie nell'ecosistema, ma va aggiornato e messo in atto con sanzioni pesanti.

Invece di utilizzare mangrovie come protettore naturale contro l'aumento del livello del mare, il governo sceglie di usare mezzi artificiali, come ad esempio delle dighe giganti per proteggere le città dai mari.

Ad esempio Jakarta Bay,è parte del programma del National Capital Integrated Development costiere (NCICD) che prevede la bonifica delle terre e la costruzione di 17 isolotti artificiali e questo progetto di bonifica avrà un impatto devastante per l'ecosistema delle mangrovie nel nord di Jakarta.
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Tre bambini sono annegati nel fiume in Pantai Mega Mas

Tre bambini sono annegati nell'estuario del fiume Sario in località Pantai Mega Mas in Manado, due risultano ancora dispersi John Pangemanan di 12 anni e Raynaldo Kawulusan di 10 anni.


Tre bambini vittime affogate in Manado
Tragedia in Manado 1 morto e 2 dispersi 
Il corpo del piccolo Daniel Lamia di 8 anni invece è stato trovato morto affogato nel mare dalle unità di soccorso accorse immediatamente sul posto che continuano le ricerche senza sosta anche degli altri due bambini dispersi.

Alcune persone hanno visto la scena e hanno fatto subito scattare i soccorsi, ma per i bambini sorpresi da un'ondata di acqua e scaraventati dal fiume al mare non c'è stato nulla da fare e ora si cercano tutti i corpi per permettere ai famigliari di riabbracciare i propri figli.

L'incidente è avvenuto domenica 5 febbraio alle ore 16.15 e ha lasciato tutti esterefatti, ora speriamo che i soccorsi possano ricuperare gli altri due bambini per poter celebrare la messa di Risurrezione.

I genitori chiedono solo di poter riabbracciare per l'ultima volta i loro figli e i soccorsi stanno cercando di trovarli scandagliando vari punti del mare.

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Un vascello affonda nelle acque del Sud Sulawesi, quattro persone risultano disperse

Mancano all'appello quattro dei 10 passeggeri, presenti sulla nave Cahaya Putri Abadi, affondata sabato 19 novembre nelle acque di Lambego Island nella reggenza delle Isole Selayar nel Sud Sulawesi.


Quattro persone restano disperse dopo che un vascello è affondato nel Sud Sulawesi
Si prestano le cure ai feriti
La nave era partita da Flores, nella provincia di East Nusa Tenggara ed è affondata nelle acque indonesiane del Sud Sulawesi a causa del mare molto mosso e delle onde alte.

Le ricerche continuano senza sosta e sono coordinatore dalla squadra di soccorso Febrianto Tri Setyawan che hanno detto che i sei passeggeri e membri dell'equipaggio del vascello sono stati salvati da un peschereccio che passava di li nel momento del disastro.

Tutta la mattina si sono scandagliate le acque alla ricerca dei dispersi, ma per ora non si sono rivelate le tracce.

Alcuni dei sopravvissuti hanno riportato delle lievi ferite e sono stati portati nel vicino centro di salute della comunità.

Questo vascello, di legno, trasportava 100 animali da allevamento; con bufali, mucche, cavalli e capre.
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Il Vietnam chiede alla Cina di togliere la piattaforma petrolifera

Il Vietnam ha chiesto alla Cina di rimuovere una piattaforma per la ricerca degli idrocarburi, nel mare a sud della Cina, in una zona di confine molto discussa tra i due Stati.


Continuano i problemi di confini tra Vietnam e Cina
Manifestazione in Vietnam contro la trivellazione
La piattaforma petrolifera è al centro del braccio di ferro tra i due paesi dal 2014, quando la Cina l'ha parcheggiata vicino alle isole Paracel, che il Vietnam rivendica come sua zona economica esclusiva.

Il portavoce del ministero degli Esteri, Le Hai Binh, ha detto che la Cina ha spostato la piattaforma petrolifera in una zona del Golfo del Tonchino, dove i paesi stanno negoziando la delimitazione dei loro confini a mare.

Il Vietnam si oppone risolutamente e chiede che la Cina abbandoni il progetto di trivellazione e immediatamente ritiri la piattaforma Hai Duong rig 981 da quella zona e non intraprenda ulteriori azioni aggiuntive che possano complicare ulteriormente la situazione nel Mar Cinese Meridionale.

Il Vietnam aveva presentato una protesta all'ambasciata cinese a Hanoi, ma la Cina ha sempre respinto le richieste dicendo che sta conducendo attività di ricerca esplorativa standard all'interno delle acque sotto la sua giurisdizione.
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23 navi, per la pesca illegale, sono state affondate dalla Polizia Marittima

Il Ministro degli affari marittimi e della pesca, Susi Pudjiastuti, ha dato mandato di far esplodere 23 pescherecci stranieri che facevano bracconaggio nelle acque indonesiane.



La polizia navale ne ha fatto esplodere 23
23 navi sono state fatte affondare dalla Polizia 
I comandante della Task Force 115, ha eseguito l'ordine di distruzione delle barche in accordo con i funzionari del Ministero, la Marina e la polizia nazionale.

Il Ministro ha rilasciato un'intervista nella quale ha detto:
"Le barche sono state affondate per far rispettare la legge e per proteggere la sovranità del nostro territorio al fine di garantire il mare e il futuro alla nostra nazione".

13 imbarcazioni erano registrate come Vietnam e 10 provenienti dalla Malesia, queste esplosioni sono avvenute contemporaneamente in sette luoghi alle 11:00 ai sensi della legge sulla pesca n° 31/2014.

In West Kalimantan, due imbarcazioni sono state fatte affondare nelle acque intorno all'isola di Datok, nella reggenza di Mempawah, queste barche erano state sequestrate alla fine di febbraio.

Una decina di barche da pesca provenienti da proveniva dall'isola di Subi e diretti verso le isole Sempadi sono state raggiunte dalla polizia, dopo la segnalazione della popolazione locale di attività illegale.

Due tra queste barche avevano la bandiera indonesiana, nel tentativo di ingannare le autorità, una volta catturate sono state immediatamente fatte esplodere.
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A rischio estinzione le barriere coralline in Bulukumba

Le barriere coralline nelle acque al largo di Bulukumba nel Sud Sulawesi rischiano di morire e la metà sono state colpite dallo sbiancamento dei coralli causato dall'aumento delle temperature dell'acqua del mare.



Un gruppo di persone, hanno monitorato le barriere coralline e hanno notato un grande sbiancamento
La barriera corallina rischia di morire
Nirwan Dessibali, coordinatore del Diving Club Scienze Marine di Makassar ha monitorato per quattro giorni le barriere coralline in Bulukumba, trovandosi di fronte allo sbiancamento del corallo sulla scogliera su larga scala, intorno al 50 per cento.

Il monitoraggio è stato fatto da Nirwan Dessibali con altri quattro colleghi che sono studenti della scuola marittima e della pesca nell'università di Tanjung Bira e Liukang Isola nella reggenza di Bulukumba e hanno fatto immersioni ad una profondità compresa tra i 3 e i 10 metri.

L'osservazione è stata condotta dopo il comunicato fatto dal National Ocean Atmospheric Administration (NOAA), che ha mostrato l'aumento delle temperature dell'acqua di mare in alcune zone dell'Indonesia, tra cui lo Stretto di Makassar durante quest'anno.

Secondo i residenti nella regione, le temperature dell'acqua di mare hanno raggiunto i 30 gradi Celsius, rispetto a una media di 27 gradi in condizioni normali.

Oltre Bulukumba, il diving club ha anche condotto le indagini in tutto l'arcipelago Spermonde a Makassar e ha notato lo stesso problema.

Gli osservatori hanno detto che lo sbiancamento del corallo è dovuto alla perdita delle alghe simbiotiche zooxantela nei polipi dei coralli a causa dell'aumento delle temperature dell'acqua di mare.

Se le temperature dell'acqua di mare continueranno ad aumentare nelle prossimi tre settimane, le barriere coralline sbiancate purtroppo moriranno insieme alle alghe zooxantela.

Oltre all'aumento delle temperature, il danno è stato anche causato alla pesca con l'impiego di esplosivi illegali, reti con il veleno e da traino, così come l'inquinamento del mare e del turismo marino mal gestito.

Come Bulukumba, diverse altre regioni del Sud Sulawesi sono a rischio, in particolare lo stretto di Makassar, come ad esempio l'arcipelago Spermonde che comprende diversi reggenze e città, tra cui la città di Makassar, le Isole Pangkajene e le reggenze di Selayar, dove esiste il più grande atollo del mondo.

Le aree in Indonesia categorizzati nel primo e secondo livello di allarme per lo sbiancamento dei coralli includono anche Raja Ampat e la situazione è destinata a peggiorare fino alla metà di quest'anno, il loro picco sarà tra marzo e aprile.

Se le barriere coralline sbiancate non sono riuscite a recuperare il loro colore avrebbero preso un periodo di cinque anni a causa del ritmo molto lento della crescita della barriera corallina, crescono solo circa 14 centimetri ogni anno.
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13 indonesiani, in cerca di lavoro, annegano nelle acque della Malesia

La polizia malese ha trovato 13 corpi e ritiene possano essere immigrati illegali indonesiani che si sono capovolti con la loro barca per le cattive condizioni del mare.

Si pensa che sulla barca ci siano state dalle 30 alle 35 persone
I soccorsi stanno cercando altre persone nel mare
Il capo della polizia distrettuale, Rahmat Othman, ha detto che i corpi di quattro uomini e nove donne sono stati scoperti da alcuni pescatori su una spiaggia dello Johor.

Le autorità hanno poi trovato una barca di legno rovesciata non lontano dalla spiaggia, che probabilmente si era capovolta prima dell'alba, si pensa che sulla barca ci fossero dalle 30 alle 35 persone, molto probabilmente indonesiani che cercavano di intrufolarsi illegalmente in Malesia.

Un gruppo di ricerca e di salvataggio sta perlustrando tutta la zona, ma sono ostacolati dalle alte maree e dal mare mosso.

Tragedie come queste ne capitano spesso in Malesia, molti indonesiani sono disposti a rischiare la loro vita viaggiando su barche vecchie e lo fanno per lavorare in Malesia o per tornare nella loro città di origine.
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Oltre 1 milione tra rifugiati e migranti sono entrati in Europa nel 2015

Guerre, povertà e persecuzione in Medio Oriente e in Africa hanno portato più di 1 milione tra rifugiati e migranti irregolari a entrare in Europa in questo anno da record. 


2015 anno record per i migranti e l'Europa fa fatica a trovare una strategia
1 milione di migranti sono entrati in Europa
L'organizzazione intergovernativa IOM con sede a Ginevra, ha detto 1,005,504 persone sono entrate in Europa quest'anno, un numero quattro volte maggiore di quello dell'anno scorso e quasi tutti hanno scelto la via del mare, con 3.692 persone annegate cercando di fare la traversata. 

Il direttore generale della IOM, William Lacy Swing, ha esortato i governi europei a rendere più sicura la migrazione
"Sappiamo che le migrazioni sono inevitabili, a volte necessarie e non sempre desiderabili, dobbiamo riuscire a creare delle migrazioni legali, sicure e protette per tutti sia per i migranti che per i paesi che li ospitano". 

I numeri da record sono in Grecia, Italia, Bulgaria, Spagna, Malta e Cipro, ma il numero reale di persone che entrano in Europa può essere ancora più grande, perché le autorità stanno lottando per tenere traccia di tutti gli arrivi. 

La maggior parte delle persone che earrivano in Europa passano attraverso la Grecia, che ha avuto più di 820.000 persone quest'anno, quasi tutte passate dalla Turchia in barca attraverso il Mar Egeo. 150.000 sono entrate in Italia attraversando il Mediterraneo dal nord Africa, numeri molto minori sono arrivati ​​in barca per altri paesi del Mediterraneo. 

Un migliaio di persone hanno persino scelto di percorrere la strada dalla Russia alla Norvegia con la bicicletta. 

Circa la metà delle persone che entrano in Europa sono siriani, mentre il 20 per cento sono afgani e il 7 per cento iracheni. 2.889 hanno perso la vita nel viaggio dal Nord Africa verso l'Italia, 706 sono morti annegati nel tentativo di attraversare il Mar Egeo in Grecia e 72 sono morti cercando di raggiungere la Spagna. 

I governi europei stanno lottando per concordare una risposta, scegliere una strategia per l'accoglienza e gestire al meglio i flussi migratori. 

Durante l'estate, diversi paesi dell'Europa orientale, hanno chiuso i loro confini, portando confusione e frustrazione. 

La Germania e la Svezia hanno accolto il maggior numero di rifugiati.
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Migliaia di pesci morti sulla spiaggia di Ancol

Sono stati trovati, sulla spiaggia di Ancol a nord di Jakarta, decine di migliaia di pesci morti, che oltre a creare un odore ripugnante hanno fatto intervenire la lega ambientale Greenpeace che ha citato tre possibili cause.


Ora si stanno cercando le cause per risolvere il problema
Pesci morti ad Ancol beach
La prima causa potrebbe essere dovuta all'accumulo di acqua, dai fiumi inquinati sulla costa settentrionale, a causa delle forti piogge di questo periodo.

Per esempio, l'acqua del fiume Ciliwung contiene materiali organici e rifiuti tossici molto pericolosi e l'acqua può accumularsi nel estuario, che è Jakarta Bay e così questi veleni potrebbe portare ad una mancanza di ossigeno per i pesci e il pesce trovandosi cambiato l'ambiente in modo così repentino rischia la morte.

La seconda causa potrebbe essere l'aumento della crescita di una certa specie di alghe durante la stagione delle piogge che potrebbero portare ad una concorrenza per l'ossigeno tra le piante e i pesci.

La terza causa, l'uso eccessivo di B3 usato da parte di diverse industrie che ha immerso di veleni la zona costiera del North Jakarta.

I rifiuti tossici buttati [queste industrie] nell'acqua potrebbero portare alla morte di molti altri pesci, ma ora Greenpeace ha chiesto condurre ulteriori ricerche per arrivare a delle soluzioni ambientali. 

In precedenza, i portavoce della polizia il comr. Edi Guritno ha detto di aver ricevuto i rapporti dei residenti per quanto riguarda anomalie delle acque in mare vicino ad Ancol Beach e ora la triste scoperta di tutti questi pesci morti.

Ora non resta che aspettare l'esito delle analisi fatte sui campioni di pesce morto e anche l'acqua di mare sarà esaminata presso il laboratorio della pesca in Jakarta.

La polizia insieme alle persone che hanno in gestione la spiaggia di Ancol Beach hanno poi condotto un'operazione di pulizia ieri mattina (30 novembre 2015) alle 07:00 per trasportare il pesce morto, in un inceneritore nelle vicinanze.
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106 barche, per la pesca illegale, sono state affondate dai militari indonesiani

Nel suo primo anno di direzione, agli affari interni e alla pesca marina, il ministro (KKP) Susi Pudjiastuti ha ordinato l'affondamento di 106 imbarcazioni straniere, che stavano pescando illegalmente nelle acque indonesiane.


La illegale va fermata senza ripensamenti
La Marina Militare indonesiana affonda una nave
Il ministro Susi Pudjiastuti ha detto ai giornalisti che l'affondamento delle barche illegali è la prova che il governo è seriamente intenzionato a sradicare la pesca illegale e ad aumentare la sicurezza in mare.

Susi Pudjiastuti ha ammesso che la mancanza di applicazione della legge nel settore della pesca è stato uno dei problemi dell'Indonesia per gli investitori, aggiungendo che si è impegnato personalmente per debellare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (pesca INN).

La pesca INN è un crimine globale, non solo la pesca illegale, ma anche la schiavitù, il traffico di esseri umani, il contrabbando di animali e di droga.

Il direttore generale della marina e delle risorse della pesca Asep Burhanuddin ha detto che il ministero sarebbe intenzionato ad affondare oggi 31 ottobre 2015 altre sei imbarcazioni.

Asep Burhanuddin ha chiesto al ministro di dotare la barca dei Militari con armi di precisione per proteggere le risorse marine indonesiane.

I dati diffusi dalla Direzione generale KKP indicano che le barche da pesca illegali che sono state affondate nel primo anno della leadership di Susi Pudjiastuti sono: dalle Filippine (34), Vietnam (33), Thailandia (21), Malesia (6), Papua Nuova Guinea (2) e la Cina (1).
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Due morti in un incidente in mare di un rimorchiatore e uno si salva buttandosi in acqua

Il capo della polizia ha detto alla stampa che l'incidente del rimorchiatore chiamato Sarpatim 09, colpito da onde alte fino a tre metri è avvenuto intorno a 00:45 di domenica 18 gennaio.


Due sono i  morti che stavano dormendo e un membro si è salvato buttandosi in mare
La squadra di soccorso, alla ricerca del rimorchiatore
Il rimorchiatore era di proprietà della PT Sarmiento Parakantja Timber (Sarpatim) e c'erano tre persone nell'imbarcazione e una di esse di nome Nuryadin è riuscita a mettersi in salvo,buttandosi in mare.

Il sopravvissuto ha detto che avevano appena terminato di scaricare le merci ed erano tornati in mare aperto, quando sono stati colpiti da un'onda gigantesca.

Una squadra della polizia è subito intervenuta e ha inizito le ricerche nelle acque a Oriente di Kotawaringin e questa mattina i corpi del capitano e di un membro dell'equipaggio del rimorchiatore Sarpatim 09, che è affondato sono stati trovati nelle acque della baia di Sampit nella reggenza del Central Kalimantan.

Benny Novaindinudin, capo della Sampit Port Authority, ha detto che i corpi del capitano Zulkifli e il membro dell'equipaggio Hari Kusmiran sono stati trovati all'interno della barca da alcuni subacquei che stavano aiutando nella ricerca.

I corpi, sono stati poi affidati al dottor Murjani dell'ospedale di Stato per l'autopsia.

La polizia pensa che le vittime stavano dormendo durante l'incidente, mentre il membro dell'equipaggio è riuscito a salvarsi gettandosi subito in mare.
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5 balene blu sono rimaste intrappolate a Watodiri in Indonesia

Cinque balene blu sono rimaste intrappolate su una spiaggia, a Watodiri nell'isola di Lembata nell'arcipelago di Solor che si trova nella parte orientale di Tenggara in Indonesia.


Una balena blu intrappolata a Watodiri
Dal 18 ottobre i soccorritori continuano ininterrottamente a cercare di salvare questi mammiferi in via d'estinzione (si dice ne siano rimasti solo 12.000 esemplari) e ora ne manca soltanto una.

Un team composto dalla Marina indonesiana e diverse organizzazioni non governative, con alcuni pescatori locali, cercano di guidare l'ultima balena blu verso il mare aperto e quindi la salvezza.
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La risposta alla morte: il mare della vita

Proviamo a fare qualche riflessione sull'avventura della vita e fermiamoci a pensare alla tragedia della morte, che pone fine a tutte le certezze,  cercate ogni giorno, per affidarsi a quel Qualcuno che sta al di la del tempo e dello spazio terreno. 


Il mare della vita
La morte é l'unico viaggio che affronteremo da soli, in punta di piedi e che non potremo mai raccontare a nessuno, ma per il resto, la vita è un’avventura continua, in cui potremo anche smarrirci e non trovare la strada giusta, ma l'importante é non perdersi d'animo, solo così troveremo la via d'uscita e la porta giusta.

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