Aperto il primo museo dell'Olocausto a Tondano in Indonesia

L'ambasciatrice tedesca in Indonesia, Ina Lepel, ha annunciato l'apertura del primo Museo dell'Olocausto ebraico a Tondano, in Indonesia. 

Il museo è stato costruito a Tondano, nel Minahasa Utara, North Sulawesi in Indonesia ed è stato aperto per la prima volta in concomitanza con la Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto. 

Apertura del museo dell'Olocausto

L'ambasciatrice tedesca, presente all'inaugurazione del museo dell'Olocausto ha detto:

"È un onore essere a Tondano nel Minahasa Utara e parlare all'inaugurazione del Museo dell'Olocausto in occasione dell'#InternationalHolocaustRemembranceDay (27 gennaio). 

La Germania sosterrà sempre la commemorazione di questa 'lezione universale' e si opporrà ad ogni forma di razzismo, all'antisemitismo e a tutte le forme d'intolleranza".

Il 20 gennaio 1942, alti funzionari nazisti tennero una riunione di coordinamento in una villa sulle rive del lago Wannsee a Berlino per discutere dell'uccisione sistematica di circa 11 milioni di ebrei in Europa. 

Erano presenti alla riunione il capo di stato maggiore per la sicurezza nazionale Reinhard Heydrich, il capo della milizia nazista delle SS Heinrich Himmler, l'alto ufficiale delle SS Adolf Eichmann e il capo dell'Ufficio di pianificazione Hermann Gring. 

Museo dell'Olocausto a Tondano

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 27 gennaio come Giornata internazionale della memoria in onore delle vittime dell'

Olocausto anche conosciuta come la Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto. 

Il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche respinsero le truppe tedesche ed entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz in Polonia. 

Oltre un milione di persone sono state uccise in questi campi di concentramento.

Questo museo è anche il primo nel sud-est asiatico ed è stato aperto grazie all'iniziativa della comunità ebraica indonesiana.

Inaugurazione del nuovo museo

Questo museo vuole costantemente ricordare a tutti i crimini avvenuti durante l'Olocausto affinché possiamo riflettere e non ripetere nuovamente queste brutalità. 

Ricordare é anche vigilare e agire immediatamente quando ci sono segni di razzismo e antisemitismo.

Il museo si rivolgerà soprattutto ai giovani come esperienza di apprendimento ed é per questo che si stanno studiando percorsi didattici che coinvolgano tutti gli studenti delle scuole.

Per non dimenticare ed evitare di ripetere nuovamente questi gravi errori.

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Onde alte in Manado: vengono interrotte tutte le attività marittime

Onde alte hanno colpito, ieri 7 dicembre 2021, l'area di Manado, vicino al mare. 

L'acqua del mare si è alzata accompagnata dal forte vente fino ad entrare nelle strade. 

Onde alte sulle strade di Manado

La grande mareggiata é iniziata al tramonto intorno alle 18.00 WITA e ha creato paura e panico tra i residenti. 

Andi Cahyadi, capo della Bitung Maritime Meteorology, Climatology and Geophysics Agency (BMKG) Tra il 6 e il 9 dicembre 2021

é iniziata la fase della luna nuova che coincide con il Perigeo (la distanza più vicina della luna dalla terra) e per questo c'é un aumento delle onde oceaniche che creano molti disagi. 

Sulla base del monitoraggio e dei dati del "livello dell'acqua", sulla previsione delle maree e del modello delle onde oceaniche: "Sistema di previsione dell'oceano", è possibile che si verifichino inondazioni costiere nelle aree costiere tra il North Sulawesi e Gorontalo. 

Questi includono la costa settentrionale del Sulawesi settentrionale, la costa settentrionale di Gorontalo, la costa di Siau-Tagulandang-Biaro (Sitaro), la costa di Sangihe e la costa di Talaud. 

Queste condizioni hanno fatto interrompere le attività quotidiane delle persone intorno al porto e alla costa, come le attività di carico e scarico nei porti, le attività negli insediamenti costieri e la pesca nelle acque interne e tutto questo crea grandi problemi alla gente.

Qui sotto se cliccate sulla scritta potete trovare il video

Video delle onde

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4 morti a Manado durante il maltempo

Le forti pioggie, di questi giorni, che hanno compito la città di Manado hanno provocato dolore, morte e distruzione.

Trovato il corpo del piccolo

La Regional Disaster Management Agency (BPBD) di Manado, North Sulawesi (Sulut) ha confermato questa mattina che sono quattro le persone morte durante il maltempo.

Le vittime sono: Hidayat Lahamendu (22 anni), residente a Cempaka Village, sottodistretto di Bunaken.

Nathalia Lapian (1 anno), residente a Mahawu Village, sottodistretto di Tuminting.

Jon Duarmas (45 anni) residente nel villaggio di Taas, Lingkungan I, sottodistretto di Tikala morto sotto la frana.

Richard Patabone (5 anni), residente a East Kombos, Environment III, morto travolto dalla corrente del fiume.

Richard Potambone era uscito intorno alle 10:00 per comperare dei pannolini per il suo fratellino.

La mamma, Feibi Nilahi (23 anni) è sconvolta e ripete: "Dovevo andare io".

Dopo circa mezz'ora che non tornava sono usciti a cercarlo e l'hanno trovato senza vita vicino ad un albero.

Al momento sono 737 le famiglie evacuate ossia 2.523 persone e sono tutti stati accolti o nelle chiese o in case sicure.

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Arrestati 11 filippini, trovati con documenti falsi

La polizia del North Sulawesi ha arrestato due persone, sospettate di essere coinvolte nella contraffazione di carte d'identità indonesiane, per 11 marinai filippini catturati a bordo di una nave da pesca.

Barca per la pesca illegale, fermata dalla polizia

L'arresto è avvenuto grazie ad un raid contro la pesca illegale, questa task force, fatta insieme alla Satgas 115, ha permesso di fermare la barca D'Von nelle acque del Nord Sulawesi, a bordo sono stati trovati gli 11 filippini con le carte d'identità contraffatte, emesse dall'amministrazione comunale di Bitung.

Ulteriori indagini sono state fatte dalla polizia e hanno portato finora all'arresto del proprietario della D'Von, identificato come D.L. e ad un funzionario dell'Agenzia del Registro civile di Bitung, identificato solo come N.L.

Il portavoce dell'amministrazione comunale di Bitung, Erwin Kontu, ha fatto sapere che avrebbero punito i funzionari, che sono stati trovati ad aiutare i filippini nella contraffazione delle carte di identità e la lezione che verrà impartita, a chi ha sbagliato, sarà dura per debellare, da subito, questo problema.

La polizia, per ora, è riuscita a sapere che D.L. aveva pagato 2,5 milioni di Rp [US $ 191] per ogni carta d'identità e che NL ha fatto le carte d'identità per Rp 500.000 cadauna, ma non si sa ancora chi ha intascato i restanti Rp 2 milioni.

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Dubbi, dopo il blackout di 24 ore, nel Sulawesi

Continuano ormai da un anno e mezzo le interruzioni di energia elettrica da parte della Società PLN che gestisce la corrente e ieri, dopo l'ennesima promessa di risolvere il problema, arriva il blackout totale che è durato un giorno. 

La nave elettrica turca che doveva garantire la corrente

A partire da Sabato 16 gennaio alle 14.30 la corrente è stata sospesa, senza avvisi, ed è rientrata solo alle 11.00 di domenica 17 gennaio e non si prevede possa essere stato risolto definitivamente il problema e potremmo rimanere ancora, nelle prossime ore, senza corrente elettrica. 

La gente, sui social media, invita i vertici della Società PLN a dimettersi e a fare chiarezza sulle spese fatte per prendere in prestito dalla Turchia la Power Plant (mVpp) Karadeniz Powership Zeynep Sultan che per ora non ha funzionato come doveva fare già a partire da metà dicembre quando è arrivata nelle acque di Amurang. 

Soni Sumarsono Governatore ad interim del North Sulawesi risponde ai commenti della gente dicendo che l'attuale installazione dei generatori sulla nave elettrica devono essere completati e ci vuole pazienza, 24 tecnici dello Stato turco stanno lavorando con noi per garantire un servizio adeguato a tutta l'aerea del North Sulawesi e Gorontalo. 

La Società PLN chiede pubblicamente scusa per tutti i disagi che sta creando nelle varie comunità e spera presto di poter dare un adeguato servizio alla gente. 

Per quanto riguarda il blackout totale , non si era previsto, ma la Società dice di essere intervenuta prontamente e di non avere mai smesso di lavorare. 

Tra a gente rimangono parecchi dubbi e domande a cui nessuno ha dato risposta: 

Quanto costa la nave elettrice turca? 

Quanto paghiamo gli operai turchi? 

Non c'erano altre soluzione sul posto, senza prendere a prestito la nave? 

Abbiamo vento, acqua e sole e persino tanti rifiuti, come mai non iniziamo a sfruttarli come energie alternative, forse qualcuno ci sta lucrando?

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