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Onde alte in Manado: vengono interrotte tutte le attività marittime

Onde alte hanno colpito, ieri 7 dicembre 2021, l'area di Manado, vicino al mare. 

L'acqua del mare si è alzata accompagnata dal forte vente fino ad entrare nelle strade. 

Grande mareggiata in Manado
Onde alte sulle strade di Manado
La grande mareggiata é iniziata al tramonto intorno alle 18.00 WITA e ha creato paura e panico tra i residenti. 

Andi Cahyadi, capo della Bitung Maritime Meteorology, Climatology and Geophysics Agency (BMKG) Tra il 6 e il 9 dicembre 2021
é iniziata la fase della luna nuova che coincide con il Perigeo (la distanza più vicina della luna dalla terra) e per questo c'é un aumento delle onde oceaniche che creano molti disagi. 

Sulla base del monitoraggio e dei dati del "livello dell'acqua", sulla previsione delle maree e del modello delle onde oceaniche: "Sistema di previsione dell'oceano", è possibile che si verifichino inondazioni costiere nelle aree costiere tra il North Sulawesi e Gorontalo. 

Questi includono la costa settentrionale del Sulawesi settentrionale, la costa settentrionale di Gorontalo, la costa di Siau-Tagulandang-Biaro (Sitaro), la costa di Sangihe e la costa di Talaud. 

Queste condizioni hanno fatto interrompere le attività quotidiane delle persone intorno al porto e alla costa, come le attività di carico e scarico nei porti, le attività negli insediamenti costieri e la pesca nelle acque interne e tutto questo crea grandi problemi alla gente.

Qui sotto se cliccate sulla scritta potete trovare il video



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Monumento in ricordo delle vittime dello tsunami in Aceh

La gente ricorda, ancora con dolore, quel giorno che lo tsunami ha colpito le loro terre, tanto che ora hanno costruito un monumento storico nel villaggio di Pasir, distretto di Johan Pahlawan a West Aceh.


Il villaggio di Pasir ha fatto costruire un monumento che ricorda le vittime dello tsunami
Le spiagge in Aceh
Il capo del villaggio di Pasir, Romi Jaya Saputra, ha detto che è stata preparata una casetta per l'accoglienza anche dei turisti con all'interno le sculture raffiguranti le onde dello tsunami che hanno colpito parecchi paesi in Aceh.

Due piccole strutture monumentali sono state messe in fila dentro la struttura d'accoglienza: una scultura rettangolare si erge verso l'alto e l'altra cerca di imitare l'onda di sette metri di altezza dello tsunami e in un listello ad est sono incisi i nomi delle 603 vittime che sono morte a causa di questo disastro naturale che ha colpito il paese il 26 dicembre, 2004.

Il villaggio di Pasir attualmente sta facendo lavori di restauro e mettendo costruendo strutture turistiche per accogliere nuovamente tanti visitatori.

Ora abbiamo costruito lontano dal mare, ma ci attendiamo che il governo ci possa aiutare a costruire un argine che possa evitare la continua erosione dell'oceano e metta in sicurezza questa zona, con le sue spiagge paradisiache e quindi possa tornare presto ad essere un luogo di turismo e villeggiatura.
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Taiwan infuriato: la Cina schiera missili a Woody Island

Da Taiwan hanno fatto sapere che la Cina ha posizionato diversi missili anti-aerei sulla contestata isola di Woody Island del Mar Cinese Meridionale, rivendicata anche da Taiwan e dal Vietnam e guardata da vicino da Washington.


Grandi tensioni nelle isole Paracel dopo che la Cina ha portato parecchi missili
Incontro a Pechino tra Cina e Australia
Il Ministero della Difesa Nazionale di Taiwan ha detto che la Cina ha schierato un numero imprecisato di missili su Woody Island nel gruppo delle isole di Paracel.

La mossa sarebbe seguita dagli sforzi della Cina per costruire nuove isole nel mare conteso accatastando sabbia in cima alle scogliere e aggiungendo una pista di atterraggio e delle installazioni militari.

Le parti interessate devono lavorare insieme per mantenere la pace e la stabilità nella regione del Mar Cinese Meridionale ad astenersi da qualsiasi misura unilaterale che potrebbe aumentare le tensioni.

La Fox News fa sapere che la Cina ha trasferito missili terra-aria a Paracel, identificandoli come due batterie di un sistema noto come HQ-9, insieme con gli array radar targeting, questi missili hanno una portata di circa 200 chilometri (125 miglia), che li rende una minaccia per tutte le forme di aerei civili e militari.

Taiwan e la Cina sostengono quasi tutto 3,5 milioni di chilometri quadrati (1,35 milioni di miglia quadrate) nel Mar Cinese Meridionale, tra cui la catena delle isole Paracel.

Il Vietnam e le Filippine sostengono gran parte del mare, mentre il Brunei e la Malesia hanno pretese più piccole.

Queste isole sono la sede di alcune delle più trafficate rotte marittime del mondo, l'oceano è ricca di pesca ci sono abbondanti riserve di petrolio e di gas naturale sotto il fondo marino.

Questa mossa della Cina rischia di scuotere il Vietnam a causa della sua vicinanza con le Paracel viste le continue tensioni marittime con la Cina che culminarono nel 2014 con una situazione di stallo dopo che la Cina aveva spostato una massiccia piattaforma petrolifera nelle acque contese.

Le mosse della Cina per far valere i propri diritti di sovranità nel Mar Cinese Meridionale dovrebbero essere discusse durante una visita del ministro degli Esteri australiano Julie Bishop a Pechino.

In un'intervista alle TV giapponese, il ministro australiano ha detto che l'Australia ha invitato tutte le parti a cessare i lavori di costruzione e militarizzazione delle isole, mentre il portavoce del ministero degli Esteri cinese Hong Lei ha risposto dicendo che l'Australia dovrebbe adottare un "atteggiamento obiettivo e imparziale" verso le questioni del Mar Cinese Meridionale.
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Salviamo il nostro oceano dall'inquinamento

L'Ambasciatore degli Stati Uniti in Indonesia Robert O. Blake ha detto che il governo americano ha deciso di collaborare con la città di Bandung per un progetto waste-to-energy per riciclare i rifiuti di plastica e trasformarlo in energia.


Incentivi alla gente che toglie la plastica dall'acqua
Progetto per togliere la plastica dall'oceano
Questa é una questione di primaria importanza, perché sempre più rifiuti, soprattutto di plastica, stanno nell'oceano, una stima recente ha detto che 250 milioni di tonnellate di plastica andranno negli oceani entro la fine dell'anno del 2015.

Il progetto denominato: "Salviamo il nostro oceano dall'inquinamento", é sostenuto dagli USA che si stanno concentrando sul riciclaggio dei rifiuti di plastica trovati nelle sorgenti del fiume Ciliwung.

Robert O. Blake ha detto che si vuole cercare di ridurre il volume dei rifiuti di plastica dal fiume che poi arrivano nel Jakarta Bay, questo progetto dovrebbe fornire un reddito anche per le persone di Bandung che prendendo i rifiuti di plastica fuori dall'acqua, riceverebbero un contributo.

L'ambasciatore ha aggiunto che si é iniziata una fase sperimentale, ma il progetto vero e proprio sarà lanciato ufficialmente nel 2016, intanto la Croce Rossa Americana sta sperimentando un progetto a Lombok per riciclare la plastica e i rifiuti organici insegnando alla popolazione a mantenere i rifiuti fuori dai corsi dell'acqua.

Un recente studio condotto presso l'Università della Georgia, ha trovato che l'Indonesia é il secondo più grande paese inquinante del mondo, dopo la Cina, nel 2010, l'Indonesia ha prodotto 3,2 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica con 1,29 milioni di tonnellate che sono finite nell'oceano.

Il Fondatore Bali Wastu Lestari della Fondazione Ni Wayan Riawati ha detto che l'organizzazione aveva riciclato con successo 897.907 chilogrammi di rifiuti in quest'anno, rispetto ai 394.261 kg nel 2014.

Diversi gruppi di tutela dell'Ambiente esortano il governo ad attuare precise norme sulla gestione dei rifiuti, come la creazione di incentivi fiscali per le imprese per ridurre la produzione di imballaggi in plastica e vietare l'uso dei sacchetti di plastica nei negozi.

La più grande sfida è comunque quella di fare una legge per la gestione dei rifiuti,da farsi applicare, con sanzioni pesanti per i contravventori.
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