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Un vascello affonda nelle acque del Sud Sulawesi, quattro persone risultano disperse

Mancano all'appello quattro dei 10 passeggeri, presenti sulla nave Cahaya Putri Abadi, affondata sabato 19 novembre nelle acque di Lambego Island nella reggenza delle Isole Selayar nel Sud Sulawesi.


Quattro persone restano disperse dopo che un vascello è affondato nel Sud Sulawesi
Si prestano le cure ai feriti
La nave era partita da Flores, nella provincia di East Nusa Tenggara ed è affondata nelle acque indonesiane del Sud Sulawesi a causa del mare molto mosso e delle onde alte.

Le ricerche continuano senza sosta e sono coordinatore dalla squadra di soccorso Febrianto Tri Setyawan che hanno detto che i sei passeggeri e membri dell'equipaggio del vascello sono stati salvati da un peschereccio che passava di li nel momento del disastro.

Tutta la mattina si sono scandagliate le acque alla ricerca dei dispersi, ma per ora non si sono rivelate le tracce.

Alcuni dei sopravvissuti hanno riportato delle lievi ferite e sono stati portati nel vicino centro di salute della comunità.

Questo vascello, di legno, trasportava 100 animali da allevamento; con bufali, mucche, cavalli e capre.
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Centinaia di persone sono rimaste bloccate a Manado per un sequestro di Cap Tikus

La nave passeggeri KM Agil Pratama, doveva partire da Manado nel Nord Sulawesi ed era diretta nel North Maluku, ma la polizia ha fermato il trasporto in quanto è stato trovato un grosso carico di liquori di contrabbando, conosciuto con il nome di Cap Tikus ossia marchio del ratto.


Sono stati sequestrati 29 cartoni di liquore Cap Tikus pronto per essere venduto durante il viaggio
Distillazione del liquore Cap Tikus
A causa del ritardo, centinaia di passeggeri sono stati bloccati al porto di Manado e alcuni viaggi sono stati cancellati tanto che la maggior parte dei viaggiatori è dovuta tornare a casa.

Un team, guidato dal Second Insp. Talib, ha sequestrato 59 scatole di Cap Tikus sulla nave, capitanata da Santos Ambat e ogni scatola conteneva 24 bottiglie.

La polizia ha anche scoperto che il liquore apparteneva a tre membri dell'equipaggio della nave, vale a dire ad Alfon Yosep, Alfred Ambat e Meksi Ladi.

Questo carico doveva arrivare a Jailolo, Ternate, Sanana e Mangoli nel North Maluku; il Cap Tikus è un nome generico per questo tradizionale liquore fatto con lo zucchero di palma, la cui gradazione alcolica varia dai 30 ai 60 gradi.

Il prezzo di mercato in Manado è di circa Rp 30.000 [US $ 2.30] per una bottiglia da 600 ml. mentre lo vendono nel North Maluku e in Papua per Rp 100.000, quindi la polizia non si è sorpresa di trovare un grande quantitativo di questo liquore.

Il  commercio di Cap Tikus continua ad essere ancora dilagante, anche se la polizia sta usando le maniere forte e perquisendo parecchie navi.
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Filippine: dirottata una nave indonesiana, equipaggio in ostaggio

L'ambasciata indonesiana, con sede a Manila, ha confermato che una nave indonesiana è stata dirottato nelle Filippine e il suo equipaggio è tenuto in ostaggio.



I terroristi hanno chiesto un riscatto al governo indonesiano
L'equipaggio di una nave indonesiana è tenuto in ostaggio
Le ultime notizie ha confermato, che una nave battente bandiera indonesiana, è stata dirottata ed i suoi uomini dell'equipaggio sono stati rapiti.

Tuttavia l'ambasciata non ha potuto confermare se il dirottamento della nave indonesiana ha coinvolto militanti di Abu Sayyaf, un gruppo di estremisti islamici che è diventato noto per una serie di attacchi mortali negli ultimi decenni.

L'ambasciata indonesiana e il Consolato Generale a Davao con le altre autorità competenti nelle Filippine stanno cercando di comprensione la situazione.

Le notizie che circolano nei media dicono che il gruppo di Abu Sayyaf ha assunto il comando della nave, che trasportava carbone, battente bandiera indonesiana e preso in ostaggio 10 uomini dell'equipaggio.

Le ultime informazioni dicono che i membri dell'equipaggio, stanno tutti bene e sono stati portati a terra ed i rapitori hanno chiesto al governo indonesiano un riscatto di 50 milioni di pesos o miliardi di Rp 14,2 (US $ 1,07 milioni).

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Dubbi, dopo il blackout di 24 ore, nel Sulawesi

Continuano ormai da un anno e mezzo le interruzioni di energia elettrica da parte della Società PLN che gestisce la corrente e ieri, dopo l'ennesima promessa di risolvere il problema, arriva il blackout totale che è durato un giorno. 


Tutta l'area del North Sulawesi e Gorontalo dovevano essere soddisfatte dalla nave turca
La nave elettrica turca che doveva garantire la corrente
A partire da Sabato 16 gennaio alle 14.30 la corrente è stata sospesa, senza avvisi, ed è rientrata solo alle 11.00 di domenica 17 gennaio e non si prevede possa essere stato risolto definitivamente il problema e potremmo rimanere ancora, nelle prossime ore, senza corrente elettrica

La gente, sui social media, invita i vertici della Società PLN a dimettersi e a fare chiarezza sulle spese fatte per prendere in prestito dalla Turchia la Power Plant (mVpp) Karadeniz Powership Zeynep Sultan che per ora non ha funzionato come doveva fare già a partire da metà dicembre quando è arrivata nelle acque di Amurang. 

Soni Sumarsono Governatore ad interim del North Sulawesi risponde ai commenti della gente dicendo che l'attuale installazione dei generatori sulla nave elettrica devono essere completati e ci vuole pazienza, 24 tecnici dello Stato turco stanno lavorando con noi per garantire un servizio adeguato a tutta l'aerea del North Sulawesi e Gorontalo

La Società PLN chiede pubblicamente scusa per tutti i disagi che sta creando nelle varie comunità e spera presto di poter dare un adeguato servizio alla gente. 

Per quanto riguarda il blackout totale , non si era previsto, ma la Società dice di essere intervenuta prontamente e di non avere mai smesso di lavorare. 

Tra a gente rimangono parecchi dubbi e domande a cui nessuno ha dato risposta: 
Quanto costa la nave elettrice turca? 
Quanto paghiamo gli operai turchi? 
Non c'erano altre soluzione sul posto, senza prendere a prestito la nave? 

Abbiamo vento, acqua e sole e persino tanti rifiuti, come mai non iniziamo a sfruttarli come energie alternative, forse qualcuno ci sta lucrando?
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Salvo il capitano della nave, affondata nel Sulawesi

Il capitano della nave, Asdar, è stato trovato vivo nelle acque di Palopo, Sud Sulawesi, questa mattina intorno alle ore 10:00.


Ora è ricovorato presso la struttura ospedaliera e si aspettano da lui altre informazioni
Salvo il capitano della nave, affondata nel Sulawesi
Il Commissario, Frans barung Mangera, ha fatto sapere alla stampa che il capitano Asdar è stato trovato nelle acque di Palopo da alcuni pescatori locali che lo hanno subito portato all'ospedale Shiva

Il numero di passeggeri trovati sale a 43 persone e tre di loro sono morti, la KM Marina trasportava 118 persone, quindi restano ancora 75 passeggeri da ritrovare.

La nave era partita dal porto di Shiva Tobaku, sabato 19 dicembre, alle ore 11:00 e lungo la tratta, aveva incontrato onde alte, imbarcando parecchia acqua che avevano causato l'affondamento della KM Marina, il capitano aveva riferito del maltempo alla capitaneria di porto, prima di perdere il contatto.

Ora, quando il capitano starà meglio, potremo sapere altre informazioni utili sull'affondamento del nave nel Sulawesi.
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Lettera di una sopravvissuta, nella tragedia del Titanic, venduta per $ 11.875

Una lettera di un sopravvissuto del Titanic che si lamentava del trattamento vergognoso e descriveva l'orrore di quei momenti è stata venduta all'asta per $ 11.875.


In questa lettera si leggono le polemiche che ne seguirono dopo il salvataggio di questa signora
La tragedia del Titanic e la vendita delle lettere
La lettera è stata scritta da Lucy, Lady Duff Gordon, una stilista famosa e conosciuta come Lucille, la donna finì sotto accusa con il marito per essere fuggita su una scialuppa di salvataggio, con pochi passeggeri a bordo, tra lo sdegno di quelli che erano bloccati sopra il transatlantico.

Questo affascinante documento di due pagine scritto per un'amica riporta queste parole: "Stando al modo in cui siamo stati trattati in Inghilterra al nostro ritorno, è come se non abbiamo fatto la cosa giusta a salvarci. Che vergogna!" è stato acquistato all'asta da un collezionista che ha voluto rimanere anonimo e ha preso questa lettera per conservala in quanto parla di quella fatidica notte quando più di 1.500 persone morirono nelle acque gelide.

Nel testo di questa lettera la signora Lucille oltre a polemizzare sul trattamento ricevuto in patria e sul gossip che è stata fatto si sofferma su quegli attimi dell'orrore e sottolinea l'eroismo di alcuni passeggeri che assistono chi è in difficoltà, mentre la nave scompare nelle profondità dell'oceano e la donna racconta anche di avere ancora gli incubi anche se sono passati tanti anni da quella tragedia.

Verso le 23:00 sono andata a letto e tre quarti d'ora dopo, uno grande botto, ci ha buttato fuori dal letto e siamo usciti dalle nostre cabine, ma gli ufficiali ci hanno detto di tornare nelle nostre stanze, ma abbiamo visto che l'acqua iniziava a scorrere sulla nave e a questo punto di fretta abbiamo ricuperato quello che potevamo e poi siamo tornati sul ponte e li abbiamo assistito a scene dell'orrore miscelato con gesti di eroismo, donne, ancora in abiti da sera, o con pochi vestiti addosso, sconvolte e agitate e intanto il Comandante Smith che cercava di mettere ordine dicendo: "pima le donne e bambini" e gli ufficiali e i marinai eseguivano gli ordini.

Ricordo quei momenti strazianti con grandi effusioni di amore e con mogli e bambini spaventati che venivano messi nelle imbarcazioni di salvataggio, mentre i loro mariti dovevano rimanere sul transatlantico che pian piano affondava, vicino a me c'erano due anziani Mr. e Mrs. Straus, proprietari del grande negozio Macy di New York che rifiutarono di imbarcarsi in modo separarto e lasciarono il loro posto ad una cameriera dicendo: "Siamo stati sposati 50 anni non ci vogliamo lasciare ora e la moglie guardando il marito diceva, voglio morire con te".

745 superstiti su 2.229 il più grande disastro marittimo della storia.
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La guardia costiera indonesiana affonda due navi thailandesi con a bordo dei bracconieri

La guardia costiera ha affondato due navi provenienti dalla Thailandia, dopo che la corte aveva confermato il 23 dicembre la partecipazione di queste imbarcazioni nella pesca illegale nelle acque al largo dell'isola Anambas a Riau Islands.


Il governo indonesiano, con a capo il presidente Jokowi, sta combattendo i bracconieri
Il governo indonesiano combatte la pesca illegale
Un gruppo di artificieri ha preparato gli esplosivi e li ha fatti esplodere da lontano nelle acque di Anambas, vicino al Mar Cinese Meridionale e ci sono voluti solo cinque minuti per vedere le navi affondare.

Il 70 ton lorda (GT), della MV Kour Son 77, è stato catturato dalla Marina Militare KRI Sutedi Senoputra il 14 novembre con sei membri dell'equipaggio a bordo, 2 dalla Thailandia, 3 del Myanmar e uno del Laos.

Un'altra nave, KM G. Chawat 5, è stata sequestrata dalla KRI Sultan Hasanuddin l'11 dicembre e la nave 103 GT non ha potuto fornire alcun documento legale per operare nelle acque indonesiane.

Conformemente al mandato del Presidente indonesiano, la guardia costiera ha mostrato il suo forte impegno per affondare le navi coinvolte nella pesca illegale e Jokowi ha detto che l'affondamento era in linea con la regola indonesiana, che era stata confermato da una sentenza del tribunale.

Questa dura presa di posizione da parte del Presidente Jokowi speriamo possa scoraggiare i bracconieri stranieri ad operare nelle acque indonesiane, infatti dal suo insediamento, il 20 ottobre, Jokowi ha fatto subito la guerra contro la pesca illegale.

Il 5 dicembre, tre navi vietnamite sono state affondate vicino Anambas, mentre il 21 dicembre, due navi provenienti da Papua Nuova Guinea sono state distrutte sulla riva di Ambon, ma alcune persone fanno presente che il governo continua ad essere indulgente contro la pesca illegale che coinvolge le navi cinesi.
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Francesco Schettino, al processo per il disastro della Concordia, dice di essere scivolato nella scialuppa di salvataggio

Francesco Schettino, l'ex capitano della Costa Concordia, ha negato di essersi avvicinato all'isola del Giglio per impressionare la ballerino moldava con la quale aveva una relazione segreta. 

I procuratori chiedono 20 anni di carcere per l'ex capitano della Concordia
Francesco Schettino in una fase del processo
Durante il processo svoltoso ieri l’ex capitabno Francesco Schettino, ha confermato la sua relazione con Domnica Cemortan e il fatto che quella sera abbiano cenato insieme poco prima che la nave da crociera speronasse le rocce ad una velocità di circa 15 nodi, in un disastro che causò la morte di 32 passeggeri e membri dell'equipaggio.

Dopo aver finito la cena sono saliti sul ponte, dove Francesco Schettino ha preso il comando 15 minuti prima che la nave entrasse in collisione con le rocce semisommerseintorno all'isola del Giglio, ma ripete al tribunale, dove è sotto processo per omicidio colposo per aver provocato un naufragio e aver abbandonato la nave, che non l’ha fatto per compiacere a lei, ma voleva fare un piacera al capo cameriere della nave, la cui famiglia proveniva da Giglio e per impressionare un comandante navale in pensione, che alloggiava sull'isola e per fornire uno spettacolo per tutti i suoi passeggeri, che potevano godere una vista notturna dell’isola al largo della costa della Toscana.

Francesco Schettino ha poi ribadito che c'era "un aspetto commerciale" per l'esecuzione di tale "saluto", ma di non aver avvisato la compagnia di questa manovra.
Schettino 54 anni è sposato e aveva a lungo negato i rapporti con la signora Cemortan di 27 anni, ma ora pian piano tutto viene a galla, e questa relazione illecita era già divenuta pubblica quando la donna fu chiamata a testimoniare al processo nel mese di ottobre e aveva detto: “Sì, ho avuto una relazione con lui".

I procuratori continuano a sostenere che la presenza della ballerina sul ponte ha contribuito a distrarre Francesco Schettino quel 13 gennaio, 2012 invece l’ex capitano continua a chiamare in i suoi ufficiali e in particolare il nocchiero indonesiano che non ha capito gli ordini impartiti, ma molti dei suoi ufficiali peró hanno patteggiato, mentre Schettino sta continuando il suo processo da solo e continua ad essere un uomo libero pur responsabile della morte di tante persone e poi la cosa che ha fatto arrabiare i presenti è stata l’affermazione dell’ex capitano che diceva che non intendeva abbandonare la nave, ma accidentalmente è scivolato ed è caduto in una scialuppa di salvataggio che l’ha portato a riva.

I procuratori hanno chiesto 20 anni di prigione per francesco Schettino e il processo si concludereà all'inizio del prossimo anno.
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Una nave da pesca affonda nel mare di Bering e 50 pescatori sono dispersi

I soccorritori stanno cercando più di 50 persone che sono scomparse in mare, dopo che una nave da pesca sudcoreano è affondata nella parte occidentale del Mare di Bering.


Una nave da pesca che stava prendendo merluzzo giallo, ha causa di una forte tempesta, ha iniziato a imbarcare acqua
Una nave da pesca affonda nel Mare di Bering
Per ora una persona è stata recuparata, ma priva di vita e sette membri dell'equipaggio sono stati messi in salvo, il maltempo e le cattive condizioni del mare rendono difficile la ricerca degli altri componenti.
A bordo della nave da pesca c'erano 35 indonesiani, 13 filippini, 11 sudcoreani e un ispettore russo.

Il funzionario del ministero della pesca in Corea del Sud ha detto che la nave stava pescando merluzzo giallo, quando una forte tempesta li ha investiti e la nave ha iniziato a imbarcare acqua tanto che è stato lanciato il segnale di abbandonare la nave, al momento del naufragio, le onde erano alte più di 4 metri e le temperature dell'acqua erano sotto i -10 gradi Celsius

La nave da pesca pesava 2.100 tonnellate e aveva 35 anni e aveva a bordo 8 scialuppe di salvataggio e nel momento in cui si è deciso di abbandonarla tutti erano stati avvisati.

Kim Kang-ho da Sajo Industries, che possiede la nave, ha detto che tutto era in ordine e anche i permessi di poter pescare erano stati fatti e i pescatori che cerano a bordo erano tutti esperti ed erano in mare da fine luglio.

La Russia consente ai pescatori sudcoreani di pescare nelle sue acque il merluzzo, il saury Pacific, i calamari e altri pesci e in un incontro che si è tenuto nel mese di aprile a Seul, i due paesi hanno deciso di impostare quota di quest'anno per il merluzzo giallo pescato in acque russe a 40.000 tonnellate.
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Una nave da crociera ha perso un uomo in mare

Ieri si è cercato per tutto il giorno un passeggero di 84 anni che si è tuffato in mare aperto, da una nave da crociera diretta a Sydney.


Un aereo ha tentato di venire in soccorso per continuare le ricerche del passeggero di 84 anni.
Un uomo si è buttato in mare
Il direttore australiano Mal Larsen, portavoce dell'Autorità per la sicurezza marittima, ha detto che l'uomo è andato in mare alle 09:00 ora locale (10:00 GMT) di lunedi 24 novembre, al largo delle Sun Princess 280 km (175 miglia) ad est di Sydney.

La nave da crociera, che è gestita dalla Princess Cruises, ha continuato a rimanere nella zona piuttosto che continuare la rotta verso Sydney, per cercare di ricuperare il proprio passeggero e si è alzato in volo anche un aereo nel tentativo di aiutare le ricerche, che per ora non hanno prodotto nulla.

La Princess Cruises ha cercato di ripercorrere il percorso al largo della costa dello stato di New South Wales, la compagnia di crociere ha detto che le telecamere di sicurezza hanno confermato che il passeggero si è buttato in mare, la nave doveva raggiungere Sidney questa mattina per terminare la crociera di 13 giorni fatta in Nuova Zelanda.

La compagnia di crociere ha avvisato che che la nave avrebbe continuato le ricerche fino allo stop delle autorità marittime, preposte alla salvaguardia del mare.

A questo punto, la prossima crociera della The Sun Princess,è stata spostata con la data ancora da definirsi e sono stati avvisati tutti i passeggeri per questo contrattempo.

Tutti stanno facendo del loro meglio per trovare l'uomo che si è buttato in mare anche e qualcuno ha detto che a gravi timori per il benessere del passeggero, visto che c'erano le onde alte dai 2 ai 3 metri (dai 7 ai 10 piedi) e venti molto forti che soffiavano a 29 mph (46 kmh).
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Le motovedette autoguidate sono pronte e tra un anno le vedremo unirsi alla Marina

I funzionari della difesa americana hanno presentato le motovedette autoguidate senza equipaggio, che servono per proteggere da attacchi potenziali e da minacce in acqua e hanno detto che sono quasi pronte e dovrebbero unirsi allla flotta della Marina entro un anno. 


Le motovedette autoguidate
Nelle manifestazioni, ben 13 piccoli pattugliatori senza equipaggio hanno scortato una nave e Robert Brizzolara, programmatore presso l'Office of Naval Research, ha detto che le barche possono decidere da sole quali movimenti fare e una volta che sono avvisate di una minaccia possono lavorare insieme per circondare o bloccare il percorso di una nave avversaria, captandone i movimenti. 

Queste motovedette hanno lo scafo gonfiabili e possono anche sparare perchè dotate di mitragliatrici calibro 50 e sono testate per colpire se chiamate a farlo. 
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