Lettera di una sopravvissuta, nella tragedia del Titanic, venduta per $ 11.875

Una lettera di un sopravvissuto del Titanic che si lamentava del trattamento vergognoso e descriveva l'orrore di quei momenti è stata venduta all'asta per $ 11.875.


In questa lettera si leggono le polemiche che ne seguirono dopo il salvataggio di questa signora
La tragedia del Titanic e la vendita delle lettere
La lettera è stata scritta da Lucy, Lady Duff Gordon, una stilista famosa e conosciuta come Lucille, la donna finì sotto accusa con il marito per essere fuggita su una scialuppa di salvataggio, con pochi passeggeri a bordo, tra lo sdegno di quelli che erano bloccati sopra il transatlantico.

Questo affascinante documento di due pagine scritto per un'amica riporta queste parole: "Stando al modo in cui siamo stati trattati in Inghilterra al nostro ritorno, è come se non abbiamo fatto la cosa giusta a salvarci. Che vergogna!" è stato acquistato all'asta da un collezionista che ha voluto rimanere anonimo e ha preso questa lettera per conservala in quanto parla di quella fatidica notte quando più di 1.500 persone morirono nelle acque gelide.

Nel testo di questa lettera la signora Lucille oltre a polemizzare sul trattamento ricevuto in patria e sul gossip che è stata fatto si sofferma su quegli attimi dell'orrore e sottolinea l'eroismo di alcuni passeggeri che assistono chi è in difficoltà, mentre la nave scompare nelle profondità dell'oceano e la donna racconta anche di avere ancora gli incubi anche se sono passati tanti anni da quella tragedia.

Verso le 23:00 sono andata a letto e tre quarti d'ora dopo, uno grande botto, ci ha buttato fuori dal letto e siamo usciti dalle nostre cabine, ma gli ufficiali ci hanno detto di tornare nelle nostre stanze, ma abbiamo visto che l'acqua iniziava a scorrere sulla nave e a questo punto di fretta abbiamo ricuperato quello che potevamo e poi siamo tornati sul ponte e li abbiamo assistito a scene dell'orrore miscelato con gesti di eroismo, donne, ancora in abiti da sera, o con pochi vestiti addosso, sconvolte e agitate e intanto il Comandante Smith che cercava di mettere ordine dicendo: "pima le donne e bambini" e gli ufficiali e i marinai eseguivano gli ordini.

Ricordo quei momenti strazianti con grandi effusioni di amore e con mogli e bambini spaventati che venivano messi nelle imbarcazioni di salvataggio, mentre i loro mariti dovevano rimanere sul transatlantico che pian piano affondava, vicino a me c'erano due anziani Mr. e Mrs. Straus, proprietari del grande negozio Macy di New York che rifiutarono di imbarcarsi in modo separarto e lasciarono il loro posto ad una cameriera dicendo: "Siamo stati sposati 50 anni non ci vogliamo lasciare ora e la moglie guardando il marito diceva, voglio morire con te".

745 superstiti su 2.229 il più grande disastro marittimo della storia.

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