Le motovedette autoguidate sono pronte e tra un anno le vedremo unirsi alla Marina

I funzionari della difesa americana hanno presentato le motovedette autoguidate senza equipaggio, che servono per proteggere da attacchi potenziali e da minacce in acqua e hanno detto che sono quasi pronte e dovrebbero unirsi allla flotta della Marina entro un anno. 


Le motovedette autoguidate
Nelle manifestazioni, ben 13 piccoli pattugliatori senza equipaggio hanno scortato una nave e Robert Brizzolara, programmatore presso l'Office of Naval Research, ha detto che le barche possono decidere da sole quali movimenti fare e una volta che sono avvisate di una minaccia possono lavorare insieme per circondare o bloccare il percorso di una nave avversaria, captandone i movimenti. 

Queste motovedette hanno lo scafo gonfiabili e possono anche sparare perchè dotate di mitragliatrici calibro 50 e sono testate per colpire se chiamate a farlo. 
Tuttavia, un essere umano sarà sempre presente su una nave comando e sarà a capo di una delle barche senza equipaggio e potrebbe prendere il controllo su una delle imbarcazioni in qualsiasi momento e se la comunicazione tra le barche senza equipaggio e il marinaio vengono interrotte, la barca si spegne automaticamente. 

La nuova tecnologia potrebbe aiutare a fermare gli attacchi, come i bombardamenti mortali della USS Cole al largo dello Yemen nel 2000, dove sono rimasti uccisi 17 marinai e 39 feriti e con questa nuvoa tecnologia i marinai sarebbero rimasti fuori dai guai, mentre le barche autoguidate scoraggeranno, danneggeranno o distruggeranno le navi nemiche e in più avranno in dotazione un kit, che può essere posizionato su qualsiasi piccola nave, che comprende sensori e radar che dicono esattamente quello che sta accadendo nella zona e algoritmi avanzati aiutano a pianificare il percorso della barca e a determinare il suo corso di azione, quindi decidere la velocità. 

Questo kit, sviluppato dalla NASA, è trasportabile e costa circa 2.000 dollari e può essere applicato a tutte le motovedette della Marina e in molte grandi navi da guerra e in futuro si potrebbero certamente utilizzare per proteggere le navi mercantili, i porti, i porticcioli e le piattaforme petrolifere off-shore.

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