Visualizzazione post con etichetta Papa Francesco. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Papa Francesco. Mostra tutti i post

Papa Francesco ha portato in Italia 12 rifugiati siriani

Un gesto straordinario, quello che ha fatto Papa Francesco, sia a livello politico che personale, quello di portare 12 musulmani siriani in Italia a bordo del suo aereo.


Nel suo discorso a Lesbo ha parlato ai politici di tutto il mondo
Papa Francesco incontra i migranti a Lesbo
Nella sua visita all'isola greca di Lesbo, Papa Francesco ha affrontato il peso della crisi migratoria in Europa e i rifugiati presenti sull'isola hanno pianto alla sua presenza, circa 3.000 migranti si trovano ad affrontare a Lesbo la possibile espulsione nell'ambito di un nuovo accordo con l'Unione Europea.

Papa Francesco ha deciso solo una settimana fa di portare tre famiglie di rifugiati in Italia e citando Madre Teresa ha detto: "è una goccia d'acqua nel mare, ma dopo questa goccia, il mare non sarà più lo stesso".

Durante il viaggio, di cinque ore, Papa Francesco ha implorato le nazioni europee di rispondere alla crisi dei migranti, ci sono centinaia di migliaia di disperati che fuggono dalle guerre e dalla povertà, non possiamo rimanere indifferenti.

Papa Francesco ha visitato Lesbo a fianco del leader spirituale dei cristiani ortodossi di tutto il mondo e Capo della Chiesa in Grecia.

In questa visita ha detto: Sono venuto a portare un messaggio cristiano insieme ad un ringraziamento al popolo greco che accoglie i migranti e sta sottolineando la difficile situazione dei rifugiati che 28 nazioni della UE vogliono deportarli e farli tornare in Turchia.

Papa Francesco ha insistito che il suo gesto, di portare 12 rifugiati in Italia, è stato puramente umanitario, ma ha esortato l'Europa ad accogliere i rifugiati e integrarli nella società, in modo che non vengano ghettizzati e preda della radicalizzazione.

Molti rifugiati hanno pianto ai piedi di Papa Francesco e hanno intonato canti che inneggiavano alla "Libertà! Libertà!".

Il Vaticano ha detto che le tre famiglie siriane, tra cui sei bambini, che sono venuti a Roma saranno supportati dalla Santa Sede e curati inizialmente dalla Comunità di Sant'Egidio, hanno ricevuto il visto umanitario italiano e ora chiederanno asilo e non sono stati selezionati perché erano mussulmani, ma perché avevano i documenti in ordine.

"É un piccolo gesto, ma ogni piccolo gesto che tutti gli uomini e le donne fanno contribuisce a dare una mano a chi ne ha bisogno".

Nella cerimonia fatta a Lesbo Papa Francesco ha ringraziato il popolo greco e ha detto di comprendere la preoccupazione dell'Europa circa l'afflusso di migranti, ma dietro questi migranti ci sono esseri umani "che hanno dei volti, dei nomi e una storie individuale" e meritano di essere presi in considerazione e di essere aiutati.

Il patriarca ecumenico Bartolomeo I e l'arcivescovo di Atene, Ieronymos II, hanno firmato una dichiarazione congiunta sollecitando il mondo ad avere a cuore la protezione di tutte le vite umane e hanno invitato i leader politici di tutto il mondo di garantire a tutti di poter rimanere nella propria patria e godere del "diritto di vivere in pace e sicurezza".
Leggi tutto...

La posizione di Papa Francesco sulle questioni scottanti della chiesa e la Comunione

Papa Francesco ha detto che i cattolici devono guardare alla propria coscienza, piuttosto che fare affidamento esclusivamente alle regole della chiesa per quanto riguarda la complessità del sesso, il matrimonio e la vita familiare e bisogna avere il coraggio di spostare la chiesa dalla dottrina alla misericordia nell'affrontare alcune delle questioni più spinose.


Papa Francesco sottolinea il tema della Misericordia, della coscienza personale e del cammino spirituale
Papa Francesco insiste sulla coscienza personale
In un documento della Chiesa dal titolo "Amoris Laetitia", The Joy of Love, il Papa non ha fatto nessun cambiamento esplicito della dottrina della Chiesa e ha confermato l'insegnamento della Chiesa sul legame per tutta la vita del matrimonio tra un uomo e una donna, ma Papa Francesco ha poi fatto aperture innovative nella pratica pastorale per i cattolici invitando i sacerdoti a guidare i cattolici nella loro vita spirituale.

La Chiesa non deve solo giudicare, ma fermarsi prestando attenzione a coloro che non riescono a vivere fino in fondo gli ideali evangelici della perfezione nel matrimonio e nella vita famigliare.
"Capisco chi preferisce una rigorosa pastorale che non lascia spazio alla confusione, ma io dico sinceramente che Gesù vuole una chiesa attenta alla bontà che si fa portatrice dello Spirito Santo in mezzo alle debolezze umane".
Sulle questioni spinose come la contraccezione, Papa Francesco ha sottolineato che la coscienza individuale di una coppia e non solo le regole dogmatiche loro imposte su tutta la linea dall'alto devono guidare le loro decisioni.
"Siamo stati chiamati a formare le coscienze, non a sostituirci".
L'obiettivo della Chiesa è quello di reintegrare e accogliere tutti i suoi membri, per questo siamo chiamati a parlare il linguaggio delle persone per aiutare le famiglie cattoliche ad affrontare i problemi di tutti i giorni.

Tutti i pastori devono tener conto di fattori attenuanti: la paura, l'ignoranza, le abitudini, le costrizione e devono saper dare i giusti consigli.
"Non può più dire semplicemente che tutti coloro che sono in situazioni irregolari vivono in uno stato di peccato mortale e sono privati ​​della grazia santificante e anche quelli in una "situazione oggettiva di peccato" possono essere in uno stato di grazia e possono anche essere più graditi a Dio che per loro trova di sicuro il modo per farli migliorare, non sostituiamoci a Lui".
Il cardinale Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna, ha detto in una conferenza stampa che non vi è stato alcun cambiamento esplicito nella dottrina della Chiesa sulla famiglia, il documento contiene uno "sviluppo organico" dell'insegnamento della Chiesa e ci sono vere e proprie novità in questo documento, ma non rotture".

Questo documento segna il culmine di un dibattito durato due anni tra i cattolici ordinari e le gerarchie ecclesiastiche che Papa Francesco ha consultato nella speranza di comprendere meglio i problemi delle famiglie cattoliche di oggi e fornendo loro una migliore cura pastorale.

La questione più controversa, era legata al fatto se Papa Francesco avrebbe allentato e permesso ai cattolici il divorzio e risposarsi ricevendo la Comunione.

L'insegnamento della Chiesa ritiene che a meno che questi cattolici ricevano l'annullamento, altrimenti stanno commettendo adulterio e non possono ricevere la Comunione.

I conservatori avevano insistito sul fatto che le regole sono state fissate e che non c'era alcun modo per aggirare l'insegnamento di Cristo sulla indissolubilità del matrimonio.

I progressisti avevano cercato spazio di manovra per bilanciare la dottrina con la misericordia e guardare ogni coppia, caso per caso, accompagnandoli in un percorso di riconciliazione che potrebbe portare alla fine a ricevere i sacramenti.

Papa Francesco ha fatto un passo unilaterale l'anno scorso cambiando la legge della Chiesa e rendendo più facile ottenere l'annullamento e venerdì scorso ha detto che la risposta rigorosa proposta dai conservatori è in contrasto con il messaggio di Gesù che parla sempre di misericordia.
"Mai chiudere la porta alla grazia misericordiosa e non scoraggiare i percorsi di santificazione che danno gloria a Dio, ricordiamoci che ogni piccolo passo in mezzo ai grandi limiti umani può essere più gradito a Dio di una vita che appare esteriormente in ordine, ma si muove senza affrontare grandi difficoltà".
Papa Francesco non approva esplicitamente il "percorso penitenziale" dei cattolici risposati civilmente alla Comunione che è stato sostenuto dai progressisti che avevano come leader il cardinale Walter Kasper, ma ha ripetuto ciò che il Sinodo ha approvato ossia la necessità per i pastori di aiutare i singoli cattolici con una adeguata direzione spirituale per accertare ciò che Dio sta chiedendo a loro e il Papa ha poi detto che se poi la coscienza personale porta al sacramento non dobbiamo essere noi a rifiutarla.

Papa Francesco ha poi citato il suo precedente documento "La gioia del Vangelo" dicendo che la confessione non è una "camera di tortura" e che l'Eucaristia "non è un premio per il perfetto, ma un farmaco efficace per il nutrimento dei deboli.

Mark Brumley, presidente dell'Ignatius Press ha detto che l'accento del Papa sulla coscienza non significa anarchia, ma cammino personale, comunitario e spirituale".
Leggi tutto...

Papa Francesco lava i piedi a tre mussulmani

Papa Francesco ha lavato e baciato i piedi di musulmani, cristiani e profughi indù durante la celebrazione del Giovedì Santo e ha dichiarato che tutti sono figli dello stesso Dio.


Papa Francesco trova sempre il modo di farci riflettere
Il rito della lavanda dei piedi
Ha compiuto questo gesto come segno di benvenuto e di fratellanza in un momento dove crescono le tensioni e i sentimenti anti-musulmano dopo gli attacchi di Bruxelles.

Papa Francesco ha denunciato la strage come un "gesto di guerra" svolto da persone assetate di sangue in debito con l'industria delle armi nel corso della Settimana Santa durante la messa di Pasqua fatta con i richiedenti asilo politico in un rifugio a Castelnuovo di Porto, alle porte di Roma.

Il Giovedì Santo ri-mette in scena il rituale della lavanda dei piedi, Gesù la compie verso i suoi apostoli prima di essere crocifisso, ed è pensato come un gesto di servizio.

Papa Francesco ha contrapposto questo gesto al "gesto di distruzione" effettuato dagli aggressori di Bruxelles, dicendo che volevano distruggere la fratellanza dell'umanità rappresentata dai migranti e ha detto: "Abbiamo culture e religioni diverse, ma noi tutti siamo fratelli e vogliamo vivere in pace".

Molti dei migranti hanno pianto quando Papa Francesco si è inginocchiato davanti a loro, versando l'acqua santa da una brocca di ottone sui loro piedi e li ha asciugati, puliti e baciati.

Papa Francesco è stato accolto con uno striscione di "Benvenuto" in diverse lingue alla fine della celebrazione li ha salutati, uno per uno, accettando anche di fare un selfie con loro.

Le regole vaticane volevano solo gli uomini per il rituale della lavanda dei piedi e papi del passato e molti sacerdoti hanno sempre scelto 12 uomini cattolici, ricordando i 12 apostoli di Gesù e consolidando la dottrina del sacerdozio maschile.

Papa Francesco ha scioccato molti cattolici poche settimane dopo la sua elezione nel 2013 eseguendo il rituale su donne e musulmani in un centro di detenzione minorile e dal mese di gennaio ha cambiato le regole per consentire in modo esplicito alle donne e alle ragazze a partecipare alla lavanda dei piedi.

Quattro donne e otto uomini hanno preso parte alla lavanda dei piedi, nelle donne c'era una cattolico italiano che lavora al centro e tre migranti eritree cristiane copte, tra gli uomini c'erano quattro cattolici della Nigeria, tre musulmani del Mali, Siria e Pakistan e un uomo indù dall'India.

Il messaggio di Papa Francesco, a conclusione di questa bella celebrazione è stato: "Tutti noi, insieme, i musulmani, gli Hindi, i cattolici, i copti, gli evangelici siamo fratelli r figli dello stesso Dio e vogliamo vivere in pace".
Leggi tutto...

Papa Francesco esorta i governi ad aiutare i migranti e a porre fine allo sfruttamento

In un momento carico di tensioni mondiali e di problemi, Papa Francesco dal Messico prega per le migliaia di migranti che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere gli Stati Uniti e fa appello ai governi ad aprire il cuore e i loro confini alla "umana tragedia di chi è costretto alla migrazione".


I migranti sono al centro dei discorsi fatti da Papa Francesco in Messico
Papa Francesco invita i governanti a farsi carico dei migranti
Papa Francesco ha implorato tutti a essere portatori di pace e ha detto: "Non più morte! Niente più sfruttamento!".

É stato un momento davvero toccante questo viaggio di cinque giorni di Papa Francesco in Messico e una delle immagini più potenti negli ultimi tempi: il primo papa latinoamericano della storia, che ha chiesto a tutti i paesi di accogliere le persone in fuga dalle persecuzioni, dalle guerre e dalla povertà, pregando al confine tra Messico e El Paso, in Texas, in un momento di impennata retorica anti-immigrati nella campagna presidenziale americana.

Papa Francesco chiama gli Stati Uniti ad aprire i suoi confini nel corso di una messa celebrata alla frontiera e nell'omelia ha chiesto a"cuore aperto" di fermare ogni forma di sfruttamento.

"Non possiamo negare la crisi umanitaria che negli ultimi anni ha significato la migrazione di migliaia di persone, sia in treno o in barca o a piedi, attraversando centinaia di chilometri per montagne, deserti e zone inospitali, sono i nostri fratelli e sorelle, che vengono e che il Signore ci dà e che nessuno di frontiera ci può impedire di condividere, prendiamoci a cuore tutti questi fratelli e sorelle che scappano dalla povertà e dalla violenza, dal traffico di droga e dalla criminalità organizzata".

Papa Francesco ha anche elogiato il lavoro degli attivisti che "sono in prima linea, spesso rischiando la propria vita" per aiutare coloro che sono coinvolti nella crisi migratoria, "per la loro stessa vita, sono profeti di misericordia".

Papa Francesco ha poi aggiunto un saluto alle 30.000 persone riunite al the Sun Bowl per vedere l'evento su schermi giganti.

"Grazie all'aiuto della tecnologia, siamo in grado di pregare, cantare e festeggiare insieme questo amore misericordioso e sentirci una famiglia unita e vicina".

Gli immigrati raccolti a El Paso hanno ringraziato Papa Francesco per queste parole e terminata la Messa è rientrato in Italia.

Il messaggio forte di Papa Francesco è la richiesta di uscire dalle trincee e di non chiudere noi stessi fuori.
Leggi tutto...

Papa Francesco risponde, in un libro, ai bambini che gli hanno scritto da tutto il mondo

Il libro: Caro Papa Francesco, nasce dall'idea del pontefice di rispondere alle tante lettere di bambini che riceve ogni giorno e il testo inizia in questo modo: "Ho 10 anni e mi chiamo Mohammed vorrei chiederti se il mondo sarà di nuovo come nel passato?"


Nel libro il papa risponde alle domande di 30 bambini
Papa Francesco risponde ai bambini
Il ragazzo ha scritto da una scuola dei gesuiti fatta per i bambini rifugiati in Siria e papa Francesco ha scritto un libro rispondendo di persona a lui e ad altri 29 bambini che hanno fatto domande al pontefice.

Le lettere mandate da tutto il mondo sono state l'occasione per un nuovo libro di Papa Francesco che l'ha fatto illustrare con le immagini tratte dalle opere d'arte. 

Il libro, "Caro Papa Francesco", verrà pubblicato il 1 marzo dalla Loyola Press di Chicago e questo progetto si sta materializzando anche grazie all'aiuto di Padre Antonio Spadaro, gesuita come il Papa e direttore di La Civiltà Cattolica, rivista cattolica romana. 

Una volta che il Papa ha accettato di partecipare al progetto, la casa editrice ha avvisato i sacerdoti e i catechisti di tutto il mondo di far mandare lettere ai bambini

I 30 bambini che hanno ricevuto la risposta del Papa, in questo nuovo libro, hanno dai 6 ai 13 anni e sono stati scelti tra 250 lettere ricevute in 14 lingue di 26 paesi in tutto il mondo. 

Il Papa ha accolto benevolmente questo progetto fin dall'inizio ed è stato sorpreso dalla profondità delle domande.

In una sessione, fatta lo scorso agosto a Roma, tra il Papa e Spadaro, durata 90 minuti, Francesco ha risposto verbalmente in un misto di italiano e spagnolo e Spadaro ha trascritto tutto e poi ha fatto vedere al pontefice

Il Papa ogni volta che dava una risposta, meditava e spesso guardava nel vuoto cercando di immaginare il bambino di fronte a lui e nel suo sguardo si vedeva la cura e l'amore verso tutti i piccoli. 

La Loyola Press di Chicago pubblicherà il libro in inglese e in spagnolo e lo venderà contemporaneamente in tutto il mondo, anche in Brasile, Indonesia, Slovenia, Messico e India. 

La Loyola Press prevede poi di portare 10 bambini a Roma per incontrare il Papa in persona e si spera di poter fare questo evento nel mese di febbraio, prima della data di pubblicazione che avverrà, come abbiamo detto, a marzo. 

Il Papa è desideroso di incontrarli e i bambini viaggeranno con i loro genitori e provengono dalla Cina, dall'Irlanda, dall'Argentina, dall'India, dal Canada, dal Kenya, da Singapore, dall'Australia, dagli Stati Uniti e dalle Filippine. 

Guglielmo dagli Stati Uniti ha chiesto: "Se potessi fare un miracolo, quale sarebbe?", "Caro Guglielmo," ha detto il Papa: "Vorrei guarire tutti i bambini, non sono mai stato in grado di capire il motivo per cui i bambini soffrono, è un mistero per me, non ho una spiegazione".
Leggi tutto...

Il Papa afferma che la separazione coniugale a volte è moralmente necessaria

Papa Francesco durante l'udienza generale che si è tenuta ieri ha detto che in alcuni casi la separazione tra marito e moglie è "inevitabile" e "moralmente necessaria" per proteggere "il coniuge più debole e i figli".


A volte la separazione è moralmente necessaria
Papa Francesco parla della separazione
Papa Francesco ha detto che alcuni coniugi in difficoltà possono superare i loro problemi e far rivivere il loro matrimonio, tuttavia non tutte le coppie separate possono farlo.

"Ci sono casi in cui la separazione è inevitabile e l'unica risposta e a volte può diventare anche moralmente necessaria, proprio quando si tratta di sottrarre il coniuge più debole o i bambini piccoli, da più gravi lesioni causate dall'arroganza e dalla violenza, dall'umiliazione e dallo sfruttamento e dall'indifferenza ".

Papa Francesco ha poi fatto una serie di dichiarazioni su alcune questioni familiari che saranno prese in considerazione nel pre sinodo di ottobre che la Chiesa sta attendendo con tanta trepidazione e preghiera.

I vescovi saranno chiamati a prendere posizioni su diverse questioni scottanti, tra cui l'accoglienza dei cattolici divorziati, senza passare attraverso il processo della chiesa che dichiara nullo il loro primo matrimonio.

Infine ha detto: "Chiediamo al Signore una forte fede per poter vedere con i nostri occhi la realtà della vita familiare, avvicinandoci a tutte le famiglie con il cuore misericordioso".
Leggi tutto...

Papa Francesco torna a far discutere sul tema della punizione ai bambini (sculacciate i vostri figli se non agiscono bene)

Papa Fracesco, intavolando una discussione sull'educazione dei figli, fa un'affermazione che scatena ancora molte polemiche, ma fa riflettere. 


Afferma che il padre deve dare la giusta punizione al figlio anche con una sculacciata se la merita
Bufera di polemiche su Papa Francesco
Papa Francesco si trova ancora al centro di una bufera mediatica e specialmente da parte di gruppi che tutelano l'infanzia, per l'affermzione che ha fatto, dove diceva che i genitori devono sculacciare il proprio bambino, come punizione quando non si comporta bene.

Parlando di fronte a migliaia di persone, nell'udienza generale settimanale, Papa Francesco affronta il delicato compito dei genitori e le responsabilità della paternità e le qualità di un buon padre e questa affermazione ha scatenato parecchi polemiche: "a volte qualche sculacciata ai propri figli non fa male, ma mai in faccia per non umiliarli".

Molti hanno condannato questa apparente approvazione delle punizioni corporali e diversi hanno detto che "è deludente che il capo della Chiesa, con tutta la sua influenza verso la gente, abbia potuto fare un'affermazione del genere", ma tante persone, hanno fatto sapere attraverso i Social Network, che il Papa riesce a dire sempre le cose con grande saggezza e in modo semplice ed efficace.

Il reverendo Thomas Rosica, che collabora con l'ufficio stampa del Vaticano, ha subito preso la parola dicendo che Papa Francesco non stava parlando di commettere violenza contro un bambino, ma piuttosto di "aiutare i bimbi a crescere e a maturare" anche attraverso alcune piccole punizioni, che non devono mai umiliare e devono sempre poi essere spiegate dai genitori.
Leggi tutto...

Papa Francesco lascia la porta aperta per un incontro con il Dalai Lama

Papa Francesco ha detto di desiderare un incontro con il Dalai Lama e ha riferito alla stampa che non si è mai rifiutato di ricevere il leader spirituale tibetano che è in esilio per timore di sconvolgere la Cina.


Ha spiegato che il Dalai Lama era a Roma per un incontro mondiale e quindi il Vaticano ha una regola interna sulle visite
Il Papa e il Dalai Lama si incontreranno presto
Il protocollo della segretaria di stato dice di non ricevere i capi di stato o le alte personalità quando sono a Roma per un incontro internazionale.
Il Dalai Lama era a Roma nel mese di dicembre per un summit che riguardava i destinatari del Premio Nobel per la Pace e anche quando ci sono stati gli incontri della FAO per il vertice sull'alimentazione e l'agricoltura nel mese di novembre, il papa non aveva incontrato nessuno.

Alcuni giornali hanno scritto che mi sono rifiutato di incontrarlo per paura della reazione della Cina, ma questo non è vero, io e il Dalai Lama abbiamo una data che era stata fissata, ma non in questo momento, comunque siamo sempre in contatto.

Alla domanda che i giornalisti hanno posto al Papa circa gli sforzi per mantenere buoni legami tra il Vaticano e la Cina ha detto: "I cinesi sono gentili, e stiamo facendo le cose passo dopo passo, senza fretta e i cinesi sanno che io sono pronto ad andare lì o a ricevere [funzionari cinesi] in Vaticano".

Quando l'aereo è tornato in Vaticano da Manila, il pontefice ha inviato un telegramma al presidente cinese Xi Jinping, come fa per ogni paese quando vola sopra dicendo: "Vi assicuro nelle mie preghiere e affido tutto il popolo cinese, invocando abbondanti benedizioni che portino armonia e prosperità".

Il Vaticano non ha relazioni diplomatiche con la Cina da quando il Presidente Mao nel 1951 ha tagliato ogni rapporto con la chiesa di Roma.
Leggi tutto...

Papa Francesco, dal 12 al 19 gennaio, visita le Filippine e lo Sri Lanka

Questo è il settimo pellegrinaggio apostolico di Papa Francesco e il secondo in Asia, dopo quello della scorsa estate in Corea, infatti dal 12 al 19 gennaio, sulle orme dei predecessori Paolo VI e Giovanni Paolo II, il papa visiterà lo Sri Lanka e Le Filippine.

Lo attendono milioni di persone e si aspettano le sue parole che toccamo il cuore
La seconda visita di Papa Francesco in Asia
Infatti Papa Montini nel 1970 e Papa Wojtyla nel 1981 visitarono le Filippine e nel 1995 Giovanni Paolo II fece lo stesso itinerario con le Filippine e lo Sri Lanka.

Papa Francesco intraprende il suo secondo pellegrinaggio asiatico la prossima settimana, esattamente 20 anni dopo la visita di San Giovanni Paolo II a questi due paesi con le popolazioni cattoliche fortemente provate.

Papa Francesco si coccolerà i milioni di fedeli nelle Filippine e calpesterà le acque politiche inesplorate, dopo lo sconvolgimento delle elezione, con il nuovo presidente dello Sri Lanka Maithripala Sirisena, che ha sfruttato l'impopolarità dell'ex presidente Mahinda Rajapaksa, tra le minoranze etniche e religiose della nazione dell'isola e si è messo a disposizione per accogliere il Pontefice quando arriva nella capitale, Colombo.

Papa Franciesco porterà un messaggio di riconciliazione tra la maggioranza singalese e la minoranza tamil e proverà a parlare di armonia interreligiosa, dopo un quarto di secolo dove in Sri Lanka si è combattuta la guerra civile che si è conclusa nel 2009 con lo schiacciamento violento dell'esercito dei ribelli delle Tigri tamil.

Sicuramente non sarà un viaggio facile e lo aspettano parecchi problemi da ascoltare e le sue parole saranno importanti nella soluzione di varie diatribe.

Papa Francesco ha empre saputo mantenere il giusto equilibrio e compiere gesti che toccano il cuore delle persone che si trovano vicino a lui.

Buon viaggio caro Pontefice, nella terra asiatica, la aspettiamo a braccia aperte e con il nostro sorriso.
Leggi tutto...

Papa Francesco ha nominato 15 nuovi cardinali che rappresentano tutti i continenti

Papa Francesco ha nominato 15 nuovi cardinali provenienti da 14 paesi diversi, proseguendo gli sforzi per diversificare la gerarchia ecclesiastica ed estendere la portata globale della chiesa.


Papa Francesco continua a stupire con nomine che sono veramente dettate dallo Spirito Santo
Papa Francesco nomina 15 nuovi cardinali
Molti dei nuovi vescovi e arcivescovi provengono dal terzo mondo, tra cui i paesi come il Myanmar, le isole di Tonga e le isole di Capo Verde, che non hanno mai avuto un cardinale e in tutto sono nove quelli nominati dai paesi in via di sviluppo.

Il papa ha detto che questo gruppo rappresenta ogni continente, per manifestare i legami indissolubili tra la Chiesa di Roma e le Chiese particolari presenti nel mondo, a decine di migliaia di persone si sono riunite in piazza San Pietro per la preghiera e la benedizione settimanale e ascoltare con trepidazione ed entusiasmo questi nuovi cardinali.

Tra le nuove nomine, solo cinque sono europei, rompendo con la tradizione, che voleva europei nel Collegio Cardinalizio e con questa mossa Papa Francesco sta rompendo tutti gli schemi delle candidature cardinalizie e la cosa che colpisce è la rapidità con cui sta debellando un meccanismo secolare.

Le Diocesi del Nord America sono state trascurate, perché hanno già un numero significativo, e questo numero è rimasto stabile durante lo scorso anno.
Padre Lombardi ha detto che i criteri che il papa sta usando sono quellai dell'universalità, quattordici diversi paesi sono rappresentati, tra cui alcuni che non hanno attualmente un cardinale e altri che non ne hanno mai avuto uno.

Il papa ha chiamato anche il Collegio dei Cardinali fatto da cinque arcivescovi in pensione e da vescovi che si sono distinti per la loro carità pastorale a il servizio alla Santa Sede e alla Chiesa, ma hanno più di 80 anni di età e non possono partecipare al conclave segreto che elegge il papa e compresi questi cinque, il numero dei paesi rappresentati sono 18.

La visione di Papa Francesco è di una Chiesa universale attenta a tutte le periferie del mondo e in questo modo sta rovesciando quello che una volta era un sistema prevedibile, ma ogni candidatura diventa sorprendente e davvero guidata dallo Spirito.

In linea con il tema del suo pontificato, Papa Francesco ha raccolto diversi prelati noti per le loro attività pastorali, come mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, che è stato strettamente coinvolto negli sforzi per aiutare decine di migliaia di migranti che hanno attraversato il Mediterraneo e sono sbarcati sulle isole di Lampedusa e della Sicilia.

Il papa ha fatto delle scelte molto libere valutando i pastori e nominando persone che lo sono realmente anche nelle diocesi più piccole perché corrispondono a questa visione pastorale e globale.
I nuovi cardinali saranno installati formalmente in una cerimonia chiamata concistoro che si terrà il 14 febbraio, dove sarà convocato l'intero Collegio dei cardinali per una due giorni di riflessione sugli orientamenti e le proposte per la riforma della Curia Romana e la burocrazia amministrativa del Vaticano.
Riformare la Curia è la priorità di Papa Francesco, che ha stabilito che le commissioni devono rivedere le finanze del Vaticano e i suoi meccanismi interni.

Con l'aggiunta di 20 nuovi cardinali, il Collegio dei cardinali ora sale a 228, tra cui 103 che hanno più di 80 anni, Papa Francesco hanno scelto 31 dei 125 cardinali che eleggeranno il prossimo papa, di cui 16 cardinali elettori di 19 cardinali nominati poco meno di un anno fa e anche loro provenivano prevalentemente dai paesi del Sud del mondo.

Questi nuovi cardinali sono suscettibili di essere più sensibili alla visione del papa di una Chiesa che va nelle periferie, che rinuncia al potere per guarire le ferite della sofferenza degli uomini e delle donne e i nuovi cardinali potrebbero trovarsi in sintonia con un nuovo modo di guardare le cose.

Questi sono i nomi dei nuovi cardinali:
1. Mons. Dominique Mamberti, Arcivescovo titolare di Sagona, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
2. Mons. Manuel José Macário do Nascimento Clemente, Patriarca di Lisboa (Portogallo). 
3. Mons. Berhaneyesus Demerew Souraphiel, C.M., Arcivescovo di Addis Abeba (Etiopia). 
4. Mons. John Atcherley Dew, Arcivescovo di Wellington (Nuova Zelanda).
5. Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo (Italia).
6. Mons. Pierre Nguyên Văn Nhon, Arcivescovo di Hà Nôi (Viêt Nam).
7. Mons. Alberto Suárez Inda, Arcivescovo di Morelia (Messico).
8. Mons. Charles Maung Bo, S.D.B., Arcivescovo di Yangon (Myanmar).
9. Mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, Arcivescovo di Bangkok (Thailandia).
10. Mons. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento (Italia).
11. Mons. Daniel Fernando Sturla Berhouet, S.D.B., Arcivescovo di Montevideo (Uruguay).
12. Mons. Ricardo Blázquez Pérez, Arcivescovo di Valladolid (Spagna).
13. Mons. José Luis Lacunza Maestrojuán, O.A.R., Vescovo di David (Panama).
14. Mons. Arlindo Gomes Furtado, Vescovo di Santiago de Cabo Verde (Arcipelago di Capo Verde).
15. Mons. Soane Patita Paini Mafi, Vescovo di Tonga (Isole di Tonga).
Leggi tutto...

Papa Francesco conclude il suo viaggio in Turchia, con la speranza di far finire lo scisma con gli ortodossi

Papa Francesco ha concluso la sua visita di tre giorni in Turchia facendo una liturgia con a fianco il leader spirituale dei cristiani ortodossi di tutto il mondo e organizzando un incontro con i giovani rifugiati che sono fuggiti dalla Siria, dall'Iraq e da altre zone di conflitto.


Papa Francesco chiede la benedizione di Bartolomeo I e si apre un vero dialogo tra chiesa cattolica e ortodossa.
Incontro tra Bartolomeo I e Papa Francesco in Turchia
Canti Hypnotic sono risuonati nella chiesa ortodossa di San Giorgio e il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I ha salutato Papa Francesco dicendo che oggi era un giorno di festa per la Chiesa cattolica e ortodossa e si stava iniziando un percorso di riavvicinamento.

Le chiese cattoliche e ortodosse sono divisi fin dal 1054 per divergenze riguardanti il ​​primato del papato e sabato sera al termine di un preghiera in comune, Papa Francesco si è inchinato a Bartolomeo e ha chiesto la sua benedizione per lui e la Chiesa di Roma e e con questo gesto Francesco spera di porre fine allo scisma.

Oggi Papa Francesco ha voluto incontrare un centinaio di giovani rifugiati in cura dall'ordine religioso salesiano e il Vaticano aveva minimizzato l'incontro, a causa di problemi organizzativi e per non distrarre dalle attività ecumeniche di Papa Francesco, che erano il motivo principale della visita in Turchia.

Il Papa è molto attento ai rifugiati e sono la sua preoccupazione primaria, tanto che anche nella visita di maggio fatta in Giordani non era mancato l'incontro con i profughi e quindi anche in Turchia ci teneva a parlare ai giovani e a portare la sua vicinanza.

La Turchia ospita attualmente circa 1,6 milioni di rifugiati che sono stati costretti ad abbandonare le loro case a seguito dei continui conflitti in Siria e in Iraq.
Leggi tutto...

Papa Francesco ricorda che la chiesa non deve diventare un luogo di business

Il popolo di Dio può perdonare i propri sacerdoti quando hanno un punto debole o quando sbagliano, ma ci sono due cose che il popolo di Dio non riesce a perdonare: un sacerdote attaccato al denaro e un sacerdote che maltratta le persone.


Il Papa invita all'amore e a non essere venditori di sacramenti
Papa Francesco invita alla gratuità
Papa Francesco ha fatto queste osservazioni durante la sua omelia nella Santa Messa di venerdì mattina, mentre si rifletteva sul brano evangelico: Gesù scaccia i mercanti dal tempio.
"Penso che lo scandalo lo possiamo provocare alle persone con il nostro atteggiamento da banchieri e da commercianti o da persone che amano la mondanità".

Quante volte, quando entriamo in una chiesa, ancora oggi, si vede che c'è un listino dei prezzi per battesimi, benedizioni, intenzioni di messe e la gente si scandalizza, Papa Francesco ha poi ricordato il suo passato, quando era un giovane sacerdote e c'erano un paio di studenti universitari che volevano sposarsi ed erano andati dal mio parroco a chiedere di poter essre uniti in matrimonio e il segretario della parrocchia aveva risposto: "No, non potete" e i giovani sposi avevano chiesto spiegazioni sul perché del divieto, visto che la chiesa raccomanda il matrimonio.

Il segretario li ha guardati e gli ha detto: avete i soldi per pagare questo sacramento? e dopo il pagamento, tutto è stato possibile, questo è lo scandalo della chiesa e da quel giorno mi sono detto cercherò di non fare così e di essere il prete di tutti e che aiuta tutti.

Quando le persone che lavorano nel tempio "diventano imprenditori", la comunità si spacca e non riesce a capire lo spirito d’amore e di gratuità del servizio della chiesa nel mondo, quando la Casa di Dio, diventa un business, diventiamo mercanti del tempio e Dio non ci aprrezza e ci scaccia.

Dio è amore gratuito e ci chiama a diventare portatori di questo amore e ogni volta che accadono queste cose, Gesù prende la frusta in mano per purificare il tempio.
Leggi tutto...