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Papa Francesco ha nominato 15 nuovi cardinali che rappresentano tutti i continenti

Papa Francesco ha nominato 15 nuovi cardinali provenienti da 14 paesi diversi, proseguendo gli sforzi per diversificare la gerarchia ecclesiastica ed estendere la portata globale della chiesa.


Papa Francesco continua a stupire con nomine che sono veramente dettate dallo Spirito Santo
Papa Francesco nomina 15 nuovi cardinali
Molti dei nuovi vescovi e arcivescovi provengono dal terzo mondo, tra cui i paesi come il Myanmar, le isole di Tonga e le isole di Capo Verde, che non hanno mai avuto un cardinale e in tutto sono nove quelli nominati dai paesi in via di sviluppo.

Il papa ha detto che questo gruppo rappresenta ogni continente, per manifestare i legami indissolubili tra la Chiesa di Roma e le Chiese particolari presenti nel mondo, a decine di migliaia di persone si sono riunite in piazza San Pietro per la preghiera e la benedizione settimanale e ascoltare con trepidazione ed entusiasmo questi nuovi cardinali.

Tra le nuove nomine, solo cinque sono europei, rompendo con la tradizione, che voleva europei nel Collegio Cardinalizio e con questa mossa Papa Francesco sta rompendo tutti gli schemi delle candidature cardinalizie e la cosa che colpisce è la rapidità con cui sta debellando un meccanismo secolare.

Le Diocesi del Nord America sono state trascurate, perché hanno già un numero significativo, e questo numero è rimasto stabile durante lo scorso anno.
Padre Lombardi ha detto che i criteri che il papa sta usando sono quellai dell'universalità, quattordici diversi paesi sono rappresentati, tra cui alcuni che non hanno attualmente un cardinale e altri che non ne hanno mai avuto uno.

Il papa ha chiamato anche il Collegio dei Cardinali fatto da cinque arcivescovi in pensione e da vescovi che si sono distinti per la loro carità pastorale a il servizio alla Santa Sede e alla Chiesa, ma hanno più di 80 anni di età e non possono partecipare al conclave segreto che elegge il papa e compresi questi cinque, il numero dei paesi rappresentati sono 18.

La visione di Papa Francesco è di una Chiesa universale attenta a tutte le periferie del mondo e in questo modo sta rovesciando quello che una volta era un sistema prevedibile, ma ogni candidatura diventa sorprendente e davvero guidata dallo Spirito.

In linea con il tema del suo pontificato, Papa Francesco ha raccolto diversi prelati noti per le loro attività pastorali, come mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, che è stato strettamente coinvolto negli sforzi per aiutare decine di migliaia di migranti che hanno attraversato il Mediterraneo e sono sbarcati sulle isole di Lampedusa e della Sicilia.

Il papa ha fatto delle scelte molto libere valutando i pastori e nominando persone che lo sono realmente anche nelle diocesi più piccole perché corrispondono a questa visione pastorale e globale.
I nuovi cardinali saranno installati formalmente in una cerimonia chiamata concistoro che si terrà il 14 febbraio, dove sarà convocato l'intero Collegio dei cardinali per una due giorni di riflessione sugli orientamenti e le proposte per la riforma della Curia Romana e la burocrazia amministrativa del Vaticano.
Riformare la Curia è la priorità di Papa Francesco, che ha stabilito che le commissioni devono rivedere le finanze del Vaticano e i suoi meccanismi interni.

Con l'aggiunta di 20 nuovi cardinali, il Collegio dei cardinali ora sale a 228, tra cui 103 che hanno più di 80 anni, Papa Francesco hanno scelto 31 dei 125 cardinali che eleggeranno il prossimo papa, di cui 16 cardinali elettori di 19 cardinali nominati poco meno di un anno fa e anche loro provenivano prevalentemente dai paesi del Sud del mondo.

Questi nuovi cardinali sono suscettibili di essere più sensibili alla visione del papa di una Chiesa che va nelle periferie, che rinuncia al potere per guarire le ferite della sofferenza degli uomini e delle donne e i nuovi cardinali potrebbero trovarsi in sintonia con un nuovo modo di guardare le cose.

Questi sono i nomi dei nuovi cardinali:
1. Mons. Dominique Mamberti, Arcivescovo titolare di Sagona, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
2. Mons. Manuel José Macário do Nascimento Clemente, Patriarca di Lisboa (Portogallo). 
3. Mons. Berhaneyesus Demerew Souraphiel, C.M., Arcivescovo di Addis Abeba (Etiopia). 
4. Mons. John Atcherley Dew, Arcivescovo di Wellington (Nuova Zelanda).
5. Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo (Italia).
6. Mons. Pierre Nguyên Văn Nhon, Arcivescovo di Hà Nôi (Viêt Nam).
7. Mons. Alberto Suárez Inda, Arcivescovo di Morelia (Messico).
8. Mons. Charles Maung Bo, S.D.B., Arcivescovo di Yangon (Myanmar).
9. Mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, Arcivescovo di Bangkok (Thailandia).
10. Mons. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento (Italia).
11. Mons. Daniel Fernando Sturla Berhouet, S.D.B., Arcivescovo di Montevideo (Uruguay).
12. Mons. Ricardo Blázquez Pérez, Arcivescovo di Valladolid (Spagna).
13. Mons. José Luis Lacunza Maestrojuán, O.A.R., Vescovo di David (Panama).
14. Mons. Arlindo Gomes Furtado, Vescovo di Santiago de Cabo Verde (Arcipelago di Capo Verde).
15. Mons. Soane Patita Paini Mafi, Vescovo di Tonga (Isole di Tonga).
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