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Genitori e insegnati devono vigilare sui bambini, sono in aumento i rapimenti e la vendita degli organi

Una delle cause dell'aumentare dei rapimenti dei minori è la vendita degli organi, attraverso un mercato nero e dalle informazioni, prese sul giornale ManadoPost, il prezzo pagato per gli organi umani ha raggiunto Rp 5 miliardi.



I genitori e gli insegnanti devono sorvegliare meglio i bambini
Prezzi di vendita degli organi
Gli organi più pagati sono reni, fegato e cuore e diverse persone mettono a rischio la propria vita vendendo volontariamente i reni per pagare tasse universitarie o salvare la propria terra dalle banche.

La polizia sta mettendo in allerta i genitori e sta incontrando i bambini nelle scuole per educarli a non prendere dolci, regali o denaro da sconosciuti e ha invitato i genitori a portare a scuola i propri figli e a sorvegliarli per proteggerli.

I rapitori amano avvicinarsi alle scuole, soprattutto nei villaggi remoti o dove si trovano tanti bambini  e a questo proposito, il capo della Nord Sulawesi Education Agency Asiano Kawatu ha esortato i presidi e gli insegnanti a sorvegliare meglio gli studenti.

I genitori e le comunità hanno bisogno di aumentare la cooperazione nel sorvegliare i ragazzi e la scuola deve garantire che i bambini restino negli ambienti scolastici durante tutto l'orario scolastico non lasciando che gli studenti possano muoversi liberamente fuori dagli spazi educativi.

Il Responsabile delle Pubbliche Relazioni del Nord Sulawesi il commissario di polizia Pol Tompo Ibrahim ha detto che la polizia sta accuratamente indagando sui casi di sequestro, che sono in aumento e in due settimane sono stati segnalati tre casi di sequestro di bambini in tre luoghi diversi.

L'ultimo rapimenti si è verificato nel Villaggio Mahawu, Ambiente IV, nel Distretto di Tuminting e il ragazzo scomparso frequentava la scuola SMP Negeri 11 di Manado.
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Papa Francesco torna a far discutere sul tema della punizione ai bambini (sculacciate i vostri figli se non agiscono bene)

Papa Fracesco, intavolando una discussione sull'educazione dei figli, fa un'affermazione che scatena ancora molte polemiche, ma fa riflettere. 


Afferma che il padre deve dare la giusta punizione al figlio anche con una sculacciata se la merita
Bufera di polemiche su Papa Francesco
Papa Francesco si trova ancora al centro di una bufera mediatica e specialmente da parte di gruppi che tutelano l'infanzia, per l'affermzione che ha fatto, dove diceva che i genitori devono sculacciare il proprio bambino, come punizione quando non si comporta bene.

Parlando di fronte a migliaia di persone, nell'udienza generale settimanale, Papa Francesco affronta il delicato compito dei genitori e le responsabilità della paternità e le qualità di un buon padre e questa affermazione ha scatenato parecchi polemiche: "a volte qualche sculacciata ai propri figli non fa male, ma mai in faccia per non umiliarli".

Molti hanno condannato questa apparente approvazione delle punizioni corporali e diversi hanno detto che "è deludente che il capo della Chiesa, con tutta la sua influenza verso la gente, abbia potuto fare un'affermazione del genere", ma tante persone, hanno fatto sapere attraverso i Social Network, che il Papa riesce a dire sempre le cose con grande saggezza e in modo semplice ed efficace.

Il reverendo Thomas Rosica, che collabora con l'ufficio stampa del Vaticano, ha subito preso la parola dicendo che Papa Francesco non stava parlando di commettere violenza contro un bambino, ma piuttosto di "aiutare i bimbi a crescere e a maturare" anche attraverso alcune piccole punizioni, che non devono mai umiliare e devono sempre poi essere spiegate dai genitori.
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In Irlanda la polizia controlla il cibo nelle cartelle degli studenti

Una scuola elementare in Irlanda ha nominato la polizia per sorvegliare sul pranzo dei ragazzi, con il potere di ispezionare il cibo nelle cartelle e anche di emettere degli avvisi se è ritenuto malsano. 


Cibo malsano nelle cartelle dei ragazzi
I genitori hanno iniziato una petizione contro il regime di polizia a scuola, dopo aver ricevuto una lettera a casa che diceva di mettere nelle cartelle dei propri ragazzi del cibo sano.

Brooke Johnson a due figli in questa scuola: Charlee di sette anni e Riley di cinque anni e si è detta amareggiata in quanto sono io il genitore che pensa alla crescita dei miei figli e ho il diritto di mettere nelle loro cartelle quello che ritengo più giusto e sano.

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