Il leader nordcoreano Kim Jong ha ordinato al suo esercito di stare pronti a lanciare attacchi nucleari, in qualsiasi momento, se gli Stati Uniti continueranno a parlare di sanzioni contro la Corea del Nord.
Kim Jong minaccia il mondo con il nucleare |
Le minacce fanno parte della propaganda di questo governo autoritario, che vuole dare segnali di potenza verso la propria patria e all'estero contro coloro che vorrebbero cambiare la leadership.
La risposta ufficiale della Corea del Nord alle recenti sanzioni dure, proposte dalle Nazioni Unite, rispetto al lancio test del razzo nucleare a lunga percorrenza, ha fatto arrabbiare il leader Kim Jong che ha detto di essere pronto a rafforzare il suo arsenale nucleare e a prendere misure "forti e spietati" contro l'ONU.
Kim Jong ha detto "l'unico modo per difendere la sovranità della nostra nazione e del suo diritto all'esistenza sotto l'attuale situazione è quella di aumentare la forza nucleare sia in termini di qualità che di quantità" e ha detto che è pronto a mettere le testate nucleari a difesa nazionale.
La Corea del Nord ha minacciato in passato una guerra nucleare e non si conosce esattamente l'arsenale che dispone il leader coreano, diversi dicono che possiede un missile balistico intercontinentale affidabile in grado di raggiungere le coste degli Stati Uniti e diversi Scud a corto raggio per colpire obiettivi in Corea del Sud e Giappone.
Kim Jong ha parlato di minaccia nucleare, dopo i test-combustione di un nuovo sistema multiplo di lancio del razzo di grosso calibro, in un riferimento probabile a sei proiettili a corto raggio che Seoul Corea del Nord ha provato giovedì 3 marzo 2016.
Il Ministero della Difesa della Corea del Sud ha detto che i proiettili, sparati dalla città costiera orientale di Wonsan, sono volati a circa 100/150 chilometri e poi si sono persi nel mare.
Le sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il più duro nel loro genere in due decenni, comprendono ispezioni obbligatorie, divieto di vendita o di trasferimento di armi leggere e di piccolo calibro in Corea del Nord e l'espulsione dei diplomatici che si impegnano in "attività illecite".
La Corea del Nord descrive le sanzioni come "niente di nuovo" e "non così sorprendente" e ha fatto sapere di voler continuare nella sua ricerca tanto che recenti immagini satellitari hanno fatto vedere i preparativi per un test di un nuovo razzo, simile a quello lanciato il 6 febbraio.
Il presidente sudcoreano Park Geun-hye ha detto che coopererà con le Nazioni Unite, nel tentativo di porre fine alla tirannia della Corea del Nord, che sopprime la libertà e i diritti umani del suo stesso popolo.