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Il principe Carlo ha paura per i cristiani presenti in Medio Oriente

Il principe Carlo d'Inghilterra si è rivolto alla stampa internazionale dicenodo di temere per l'incolumità di tutti i cristiani che sono rimasti in Medio Oriente.


Religiorne, economia e politica devono sedersi e iniziare a parlare di pace
Il principe Carlo in Medio Oriente
L'erede al trono britannico ha fatto diversi viaggi in Medio Oriente e ha detto che la difficile situazione dei cristiani perseguitati dagli estremisti islamici gli provoca sempre grande angoscia e vorrebbe riuscire a far di più cercando di entrare in contatto con tutti e facendosi promotore di pace.

Il principe Carlo ha poi sottolineato che la maggior parte dei problemi deriva dall'interese del mondo verso queste terre e soprattutto sul petrolio e questo crea tensioni e problemi e nessuno vuole rinunciare ai propri interessi e al prorpio potere e questo provoca rancori, spaccature e guerre.

Bisogna cercare di costruire ponti tra le religioni, l'economia e la politica e sua madre la regina Elisabetta II ha sempre cercato di essere attenta ad unire e tutelare la libertà religiosa di tutti.

Ormai è trascorsa una settimana dalla visita in Medio Oriente del sessantaseienne principe d'Infghilterra ed è stato in Giordania e in tutti gli Stati del Golfo, ha incontrato i rifugiati cristiani iracheni ad Amman e a passato parecchio tempo con il re di Giordania Abdullah II ed era presente quando i militanti islamici di Stato hanno pubblicato un video che mostra il pilota giordano catturato e bruciato vivo e ha ammesso che centinaia di persone provenienti dalla Gran Bretagna si sono uniti ai militanti estremisti in Siria.

Il principe Carlo ha detto che il numero di giovani britannici che si arruola tra gli estremisti è allarmante e questa ricerca di avventura e divertimento a fare la guerra, deve far riflettere tutto il mondo.

Siamo di fronte ad una nuova generazione che rischia di non sapere più dove sta il bene e questo deve far riflettere, soprattutto noi, che stiamo governando in questo momento.
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Otto morti in Pakistan: sospetto drone Usa

Il presidente americano ontinua a chiedere e a parlare di pace in tutte le nazioni e poi si continua a dare il permesso di lanciare missili e bombe e a sparare su tutto e tutti, proclamandosi il difensore del mondo. 

Droni americani sparano missili
Adesso basta!

Alcune fonti, anche oggi,  riportano a carattere cubitale l’ennesimo attacco dei droni amenricani, che colpiscono con missili diverse città, affermando di dover colpire diversi terroristi, presenti in quei luoghi bombardati e allora si fa il conto di altri 8 morti e il ferimento di un numero imprecisato di altre persone nella regione tribale del Nord Waziristan in Pakistan e si inizia a pensare che i veri terroristi sono coloro che si lavano la faccia con la pace
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Numer Haider: ucciso dalla polizia e ritenuto pericoloso estremista islamico

Il diciottenne estremista islamico Numen Haider è stato ucciso dalla polizia dopo aver accoltellato due ufficiali ed era stato segnalato e fatto ricercare dal primo ministro australiano: Tony Abbott. 


Numen Haider ucciso dalla polizia 
Numen Haider, che è stato ucciso fuori dalla stazione di polizia di Endeavour Hills a Melbourne era noto alla polizia ed era sotto inchiesta da tre mesi per le sue idee radicali.

Il ministro Tony Abbott è stato a New York, per parlare con gli altri leader mondiali presso le Nazioni Unite circa la sicurezza globale e la minaccia posta dal terrorismo islamico verso tutti gli stati.

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