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136 insegnanti indonesiani parteciperanno ad un corso in Australia

Un primo gruppo, di insegnanti indonesiani, partirà per l'Australia per intraprendere un nuovo programma di studio-lavoro in collaborazione con l'Università di Melbourne.


Un corso a Melbourne e la vita nelle famiglie aiuterà questi insegnanti a confrontarsi con altri metodi
Gita scolastica, con i bambini, a Tomohon
In questi giorni 136 insegnanti stanno facendo e valigie e si recheranno in Australia per studiare il sistema educativo australiano e avranno l'opportunità di partecipare ad un breve corso presso l'Università di Melbourne.

Inoltre faranno uno stage in una scuola australiana e rimaneranno ospiti delle famiglie locale per entrare meglio negli schemi scolastici locali e potersi confrontare direttamente con altri insegnanti.

Il corso durerà tre settimane e potranno avere esempi pratici su come i partecipanti possono implementare questi metodi e condividere questo materiale con i loro colleghi al loro ritorno in Indonesia.

Le università australiane e gli istituti tecnici sono diventati la meta prescelta di tanti giovani indonesiani che hanno la fortuna di studiare all'estero, nel 2015, ci sono stati 19.300 indonesiani iscritti agli istituti di istruzione australiani.

Nel frattempo, negli ultimi due anni, per il Nuovo Piano di Colombo fatto dal governo australiano 2.000 giovani australiani hanno vissuto, lavorato e studiato in Indonesia.
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Il problema dei bambini mendicanti per strada in Jakarta

Il capo della polizia di South Jakarta, Sr. Cmr. Wahyu Hadiningrat, ha esortato la gente a non dare soldi ai bambini mendicanti perchè non si fa altro che aumentare la loro schiavitù.


Dietro il lavoro dei bambini ci sono persone spietate
Fermiamo i bambini mendicanti
"Più soldi vengono dati ai bambini e più loro soffrono", molte persone sono ancora inconsapevoli che i bambini sono parte di un traffico illegale che trae profitto dal loro lavoro.

Gli investigatori hanno denunciato quattro persone con il sospetto di aver costretto i bambini a lavorare per strada come mendicanti o artisti di strada, i sospetti sono stati identificati come S.M. (18), E.H. (17), I.R. alias Mama Wiwit (35) e N.H. (43). 

Due di queste persone sospettate hanno ammesso di essere i genitori di un bambino di 6 mesi chiamato Bon-Bon, a cui è stata data una dose elevata del Clonazepam sedativo, per farlo dormire durante l'accattonaggio.

Molte istituzioni attente alla protezione dei bambini hanno chiesto punizioni pesanti per i colpevoli.

La polizia ha portato in alcune case protette 20 bambini vittime dello sfruttamento che sono stati trovati a fianco di otto adulti a un incrocio a sud di Jakarta e alla stazione dei bus.

La polizia ha fermato gli adulti e li ha rimandati a giudizio ai sensi della legge 2007 sul traffico di esseri umani e della legge del 2014 sulla protezione dei bambini, la pena massima che rischiano è di 15 anni di carcere e una multa di 300 milioni di Rp ($ 22.590), tuttavia, la pena potrebbe essere aumentata fino a 20 anni di carcere se essi sono i genitori delle vittime.

La polizia aveva condotto un'indagine due mesi prima di effettuare gli arresti.

Sulla base delle indagini, è stato sostenuto che la polizia sospetta che I.R. e N.H. abbiano affittato i bambini per Rp 200.000 al giorno, essi sono accusati di aver costretto i figli a lavorare come mendicanti e musicisti di strada e ad usare la violenza se i bambini si rifiutavano di lavorare.
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Le proteste non fermano la perforazione per il gas a Sidoarjo

I residenti di Tanggulangin, Sidoarjo, East Java, hanno protestato senza risultato contro il progetto di perforazione per il gas fatto dalla Lapindo Brantas Inc., una società affiliata alla famiglia di uomo d'affari e presidente del Partito Golkar Aburizal Bakrie.


Non sono bastati i disastri della colata di fango si continua a perforare
Ha avuto inizio la perforazione del gas a Sidoarjo
Un residente, la cui casa si trova a 200 metri dalla posizione dove avviene la perforazione, ha detto che può solo guardare, mentre decine di camion con escavatori stanno perforando tutto.

I macchinari pesanti hanno iniziato ieri 7 gennaio 2016 a lavorare, sotto la supervisione della polizia, abbiamo cercato invano di opporci a queste operazione e fin dal 2012 abbiamo organizzato una petizione, in segno di protesta, contro questi lavori, ma non c'è stato nulla da fare.

I residenti si sono opposti in tutti i modi alle attività di perforazione del gas, cercando anche la via legale con avvocati di prestigio, ma il disastro ambientale ha avuto inizio.

Il portavoce della Lapindo Brantas, Arief Setya Widodo, ha sostenuto che la sua società sta facendo di tutto per andare incontro ai residenti, fornendo anche assistenza sociale e creando posti di lavoro.

Il paese sarà in grado di diventare prospero e autosufficiente grazie al petrolio e al gas della comunità di Sidoarjo.

La Lapindo Brantas prevede che il volume di produzione di gas a Tanggulangin possa raggiungere i 5 milioni di metri cubi al giorno e se combinato con i 30 pozzetti che operano in Sidoarjo, il volume totale di gas potrebbe raggiungere 8 milioni di metri cubi al giorno.

Andando avanti di questo passo, dovremo mangiare i soldi.
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In Papua apre un impianto per la produzione di sago

Il Presidente Joko "Jokowi" Widodo ha aperto il più grande impianto di sago in Indonesia, questa fabbrica sarà gestita dalla ditta forestale statale Perum Perhutani e l'impianto potrebbe aumentare la produzione di sago per le necessità domestiche e le esportazioni.


L'impianto di sago da lavoro alla gente locale
Grande impianto per produrre il sago
L'impianto, situato a Kais, Papua occidentale, ha ufficialmente iniziato la sua attività oggi 1 gennaio 2016.

Il direttore della Perum Perhutani, Mustoha Iskandar, ha detto che la scelta di mettere l'impianto in Papua è stata fatta per il notevole potenziale di sago naturale.

La costruzione dell'impianto è costata 150 miliardi di Rp e darà lavoro interno a 40 persone locali e circa 600 persone saranno addette a reperire e a raccogliere il sago.

La società prevede di dare uno slancio all'economia locale, il sago sarà distribuito da Perhutani in Papua, Jakarta, Cirebon, Semarang, Surabaya e Medan e verrà esportato in Giappone, Corea, Thailandia e Cina.

Jokowi ha espresso la speranza che l'impianto possa giovare a tutta la zona e migliorare l'economia locale, l'impianto sorge su cinque ettari di terreno, mentre il bosco di sago è di 16.000 ettari.

La costruzione dell'impianto è iniziata nel 2013, ora potrà lavorare al 50 per cento della capacità e si pensa entro il 2017 di lavorare in piena produzione.

La fabbrica produrrà 100 tonnellate di sago al giorno e si prevede di produrre 30.000 tonnellate di prodotti sago entro un anno.
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La Thailandia, fa lavorare i bambini come schiavi, per pulire i gamberetti

In Thailandia sono stati trovati parecchi lavoratori migranti e alcuni bambini schiavi che dovevano strappare le teste, le code, togliere le conchiglie e le budella di vari crostacei.


La gente viene portata in Thailandia con l'inganno e viene ridotta a pulire gamberi senza sosta per pochi soldi
Bambini puliscono i gamberetti per tante ore
Alcuni giornalisti hanno seguito dei camion carichi di filmati gamberetti freschi pelati passando da un peeling capannone fino alle principali società esportatrici thailandesi.

Hanno anche rintracciato i collegamenti tra i vari stabilimenti e hanno fatto irruzione sei mesi fa intervistando più di due dozzina di lavoratori provenienti da entrambi i siti.

Questi crostacei sono entrati nelle catene di approvvigionamento dei grandi negozi alimentari degli Stati Uniti e rivenditori come Wal-Mart, Kroger, Whole Foods, Target, Dollar General e Petco, insieme a ristoranti, come Red Lobster e Olive Garden.

Le imprese hanno risposto condannando queste pratiche che portano all'abuso del lavoro e molti hanno iniziato delle indagini approfondite.

La Thailandia è uno dei più grandi esportatori di pesce al mondo e la maggior parte dei suoi lavoratori vengono dai paesi poveri vicini come il Myanmar, la Cambogia e il Laos e questi lavoratori sono spesso indotti in errore da mediatori nei loro paesi d'origine e illegalmente portati in Thailandia con la promessa di posti di lavoro ben retribuiti, essi vengono poi venduti su pescherecci o messi in impianti di trasformazione di frutti di mare dove sono costretti a lavorare per lunghe ore per pochi soldi.

La Thailandia ha più volte promesso di reprimere gli abusi e ha creato nuove leggi che stanno aiutando a registrare i lavoratori irregolari, ma gli arresti e le azioni penali sono ancora rare.

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha messo la Thailandia nella lista nera per questa sua triste situazione dei diritti umani, collocandola negli autori di reati peggiori nel mondo, come la Corea del Nord e la Siria.

L'Unione europea ha emesso un avvertimento, "cartellino giallo" all'inizio di quest'anno e triplicato le tariffe di importazione dei frutti di mare e si dovrebbe decidere il prossimo mese se imporre un divieto assoluto a questi prodotti.
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Il governo deve impegnarsi a tutelare le persone disabili

Molte persone attente ai disabili hanno chiesto al governo di riformare la scuola e di permettere alle persone con disabilità (SLB), di prendervene parte in modo attivo e creativo.


Le imprese devono essere supportate dal governo con formazione di interpreti e aiutanti dei disabili
Lavori creativi, fatti per la strada, da ragazzi disabili
Bisogna che il governo si impegni a promulgare una legge che sia attenta alla tutela dei disabili e che crei spazi di lavoro anche per loro.

Il Movimento indonesiano per il benessere dei Sordi (Gerkatin) e il suo rappresentante Phieter Angdika, che è sordo, ha detto che il programma SLB presentava un corso scolastico con materie semplificate e ha portato i disabili ad essere meno istruiti dei ragazzi delle scuole ordinarie.

Sono andato a visitare Lombok e sono rimasto sorpreso nello scoprire che tutti gli studenti delle scuole superiori provenienti da tre gradi vengono collocati nella stessa classe e vengono insegnati a loro gli stessi soggetti.

Secondo Phieter, l'inefficacia di un sistema di linguaggio dei segni creato dal Ministero dell'Istruzione e della Cultura, noto come SIBI, ha creato non pochi problemi tra le persone sorde.

Phieter ha detto che il governo dovrebbe prendere in considerazione l'adozione del Sign Language (BISINDO) nel programma SLB perchè è stato creato dalla comunità dei non udenti e tutti lo conoscono.

L'istruzione e la cultura adottata dal Ministero deve confrontarsi con chi lavora attivamente tra le persone disabili, mentre il programma SLB con tante competenze per quanto riguarda l'alfabetizzazione portano i disabili ad essere confusi e non capire il linguaggio complesso e quindi poi non saper affrontare molte sfide occupazionali in quanto privi di cultura basilare. 

Le persone che sono sorde, per esempio, spesso non sono dotate di un interprete nei colloqui di lavoro perchè il governo non è in grado di formare una carenza interpreti per i sordi  e non è in grado di fare dei programmi di educazione speciale nel settore.

Spero che il governo proteggerà i diritti di tutti i disabili e cercherà di capire le nostre esigenze non trascurandoci.

Nel frattempo, Dimas Prasetyo Muharam dalla Kartunet Foundation, una comunità di persone con disabilità, ha detto che il governo aveva ratificato una Convenzione con le Nazioni Unite per quanto riguarda i diritti delle persone con disabilità, e si è impegnato a creare una legge sul lavoro per aiutare le persone con disabilità.

Secondo Dimas, diverse aziende si stanno impegnando ad assumere sul lavoro le persone con disabilità.

Ora le imprese e il governo devono cercare di sviluppare maggiori opportunità di lavoro nelle industrie e creare posti di lavoro nelle case, per far in modo che non ci siano problemi con il trasporto.

Bisogna anche insistere nella collaborazione con le aziende formando persone adeguate che possano comunicare e aiutare le persone disabili nei posti di lavoro.
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Il Ministero Manpower sta mettendo un call center per favorire occupazione e reclami

Il Ministero Manpower (dipartimento del lavoro), aprirà un call center per accogliere le denunce pubbliche sulle tematiche del lavoro, in quello che il ministero chiama un "programma di priorità".


aperto call center per i lavoratori
Il dipartimento del lavoro
Il ministro del Manpower dipartimento Muhammad Hanif Dhakiriat ha detto che le denunce di occupazione sono una delle priorità del nuovo governo, perché è una questione che dovrebbe sempre essere attentamente monitorata.

Secondo lui il meccanismo per le denunce attraverso il call center sarebbe stato creato in modo completo e integrato, perchè in questo momneto la direzione generale affidata ad ogni provincia è molto frammentaria e non sa dare risposte e a volte si nascondono tangenti.

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