La rivista Molecular Psychiatry ha presentato uno studio che dice che le persone che sono in sovrappeso all'età di 50 anni possono accelerare l'insorgenza del morbo di Alzheimer in età avanzata.
Alzheimer e sovrappeso |
Un confronto statistico ha dimostrato che ogni unità in più dell'indice di massa corporea BMI, (rapporto altezza-peso) a mezza età corrisponde alla prima insorgenza del morbo di Alzheimer di circa 6,5 mesi.
Un sano BMI a mezza età può ritardare l'insorgenza dell'Alzheimer, i ricercatori hanno usato il BMI con oltre 1.300 americani, monitorandoli per 14 anni e infine hanno messo per iscritto la loro ricerca con questi risultati, 142 persone di questo gruppo hanno sviluppato il morbo di Alzheimer a 83 anni.
Il disturbo debilitante è la forma più comune di demenza, che secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) colpisce quasi 50 milioni di persone in tutto il mondo e si contano circa 7,7 milioni di nuovi casi ogni anno.
L'OMS stima che nel 2014 più di 1,9 miliardi di adulti, della popolazione totale del mondo di sette miliardi, è in sovrappeso e il 13 per cento sono obesi.
Questo studio ha scoperto che nel cervello esaminato dopo morte, ogni unità di aumento dell'indice di massa corporea ha più grovigli neurofibrillari nel cervello, che sono la caratteristica patologica principale del morbo di Alzheimer.
Le persone con un BMI di 25 o superiore sono generalmente classificate in sovrappeso, mentre sopra i 30 sono considerati obesi.
Un grosso inconveniente di questo studio è stato dato dal fatto che la maggior parte dei soggetti studiati erano bianchi, altamente istruiti e sani, quindi ora bisogna allargare la ricerca.