Visualizzazione post con etichetta montagna. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta montagna. Mostra tutti i post

Il magnifico forte di Chitradurga in India

Le persone che viaggiano sulla strada per il National Highway 4 a Bangalore attraversano la città di Chitradurga nel Karnataka centrale e se prendete la tangenziale, la città è appena visibile, ma non si può perdere la vista della magnifico forte sulle montagne rocciose che costeggia la città tropicale.


Un capolavoro di ingegneria e di architettura, un forte inespugnabile
Una magnifica vista del forte di Chitradurga

Ci sono sette possibilità per accedere al forte di Chitradurga in India quelle che vi consiglio sono dal cancello, Sante Bagilu (ingresso dal mercato) o da AANE Bagilu (ingresso dell'elefante) e si paga una tassa nominale appena si entra nel parco che viene usata per la sua manutenzione.

Alcune pareti rocciose hanno sculture di divinità, fiori, animali e disegni geometrici e corridoi tra le alte mura portano l'enorme all'ingresso della terza porta, dove due piccoli portici hanno dei divani fatti con della pietra lunga.

I boschi all'ingresso offrono uno sguardo alla dimensione delle porte e solo gli elefanti potrebbero spostare queste rocce.

Il forte di Chitradurga è il secondo monumento dei Palegars (feudatari) della dinastia dei Vijayanagara, questo sublime bellezza ha resistito per secoli, nonostante le numerose aggressioni.

Il palazzo di Gaali Gopura
Si può ammirare la simmetria architettonica dove pietre, telai e archi vi investono con uno sguardo ammaliante.

Le pareti hanno una lunghezza totale di 51,5 km, con 36 artistici portoni, e 68 porticine, 102 entrate segrete e 500 bastioni, il forte è considerato una meraviglia di ingegneria, il Bhima eroico guerriero narrato nel poema epico del Mahabharata si suppone abbia corteggiato Hidimba in questa città storica fortezza e c'è il tempio di Hidimbeshawara che gli rende omaggio.

Chitradurga ha una lunga storia risalente al periodo preistorico e secondo le informazioni disponibili attraverso gli scavi e altre prove, il territorio di Chitradurga era governato dal Shatavahanas dal II secolo d.C. e Kadambas, Rastrakutas, Chalukyas, Hoysalas e dai governanti Vijayanagara, in seguito passò sotto il dominio della potente dinastia degli indù di Vijayanagar e fu governata dai loro feudatari.

Una fortificazione naturale fatta dalle rocce
La struttura del forte è ancora un'enigma con i suoi numerosi passaggi segreti e nascondigli, gli storici lo descrivono come uno dei più grandi in India ed è stato progettato per essere impenetrabile dai nemici grazie alla presenza di laghi, canali d'acqua e le formazioni rocciose naturali della montagna.

Arte, cultura, musica e danza fiorirono durante gli ultimi governanti, resti del forte e dei templi al suo interno offrono una panoramica su questa funzione.

Se siete fortunati, potrete assistere alle acrobazie di Kothi Raja (Re Scimmia), che è un giovane autodidatta che ha imparato a salire su questa montagna facendolo diventare il suo parco giochi e le sue acrobazie intrattengono i visitatori e le scimmie, che lui chiama i suoi maestri sono sempre intorno a lui e al forte.

Il forte di Chitradurga è una meta da mettere quando vi trovata a pianificare il vostro viaggio in India.
Leggi tutto...

Giornata della memoria, in ricordo dei 16 sherpa morti sull'Everest, il 18 aprile 2014

Centinaia di alpinisti si sono fermati e hanno reso omaggio ai 16 sherpa nepalesi, che sono rimasti vittime di una valanga sull'Everest, un anno fa.


Tanta commozzione, ripensando alla tragedia avvenuta solo un anno fa
Ricordo della tragedia sull'Everest
La valanga ha tolto la vita ad un gruppo di sherpa che stavano portandosi in marcia verso L'Everest, la mattina del 18 aprile 2014, senza lasciar scampo agli scalatori, un disastro senza precedenti che ha aperto parecchi problemi sulla sicurezza nelle scalate.

Il disastro è stato provocato da un blocco di neve che si è staccato dalla montagna alta 8848 metri, da quando fu conquistato la vetta per la prima volta il 29 maggio 1953 dal neozelandese Sir Edmund Hillary insieme allo sherpa Tenzing Norgay, circa 4.000 alpinisti hanno raggiunto l'Everest, mentre almeno 200 scalatori hanno pagato con la vita l'ambizione di raggiungere questa ambita montagna.

Per commemorare questa data tutte le squadre hanno deciso di non salire oggi per piangere i propri amici che hanno perso la vita l'anno scorso e questo fatto aveva creato non pochi problemi al governo nepalese che ha dovuto risolvere alla svelta dando delle garanzie concrete e dei riconoscimenti ufficiali ed economici ai propri sherpa e agli alpinisti che ogni anno accorrono numerosi.

Il progetto di scalare l'Everest può costare fino a 11.000 dollari a ciascuno scalatore, mentre uno sherpa, per la sua attività che dura dai due ai tre mesi l'anno, guadagna fra i 3.000 e i 6.000 dollari.

Tante persone hanno ricordato quel momento e hanno detto che gli batteva ancora il cuore ricordando la scena e il boato che si era sentito in tutta la valle lo scorso anno e poi vedere le famiglie e la loro disperazioni, lasciava ancora tanta tristezza.

L'alpinismo permette al paese himalayano, che ospita otto delle cime più alte del mondo, di trovare il sostegno economico necessario per portare avanti il proprio popolo.
Leggi tutto...

Un ragazzo di 13 anni muore sulla montagna vulcanica Klabat

Jeiver Takalamingan di 13 anni è morto mentre con un suo amico stava salendo sulla montagna vulcanica più alta del Minhasa Utara, il Klabat e non è la prima volta che si sente parlare di tragedie in questo luogo.


Il bambino è stato trovato morto da un abitante di Airmadidi
Un bambino trova la morte sulla montagna Klabat
Il Klabat è affascinante, ma sempre molto pericoloso e chiunque si avventura su questa montagna deve prestare grande attenzione, soprattutto in questo periodo che piove molto e il terreno risulta scivoloso.

Il ragazzo è salito a bordo della motocicletta di Jimas Jarwoto quando su di un sasso scivoloso hanno perso il controllo del veicolo e sono finiti a terra e Jeiver ha battuto la testa e purtroppo è morto sul colpo.

Subito Jimas è andato nel villaggio vicino correndo e urlando e chiamando aiuto, sperando di salvare la vita al proprio compagno Jeiver.

Un uomo è arrivato sul posto e ha potuto solo constatare la morte del ragazzo e stringerlo forte tra le braccia e accompagnarlo nella camera mortuaria dell'ospedale Maria Walanda Maramis in Airmadidi e avvisare con altre persone la famiglia della morte del loro ragazzo.

La comunità di Airmadidi si stringe intorno alla famiglia che non trova pace e continua a ripetere: "lo sapeva che non doveva andare li, come mai sono andati li?", si continua a ripetere ai ragazzi di non avventurarsi al Klabat, ma il fascino della natura selvaggia di questo posto è un richiamo troppo forte per loro e incuranti del pericolo, lo sfidano e il rischio, come in questo caso, è trovare la morte e lasciare nella disperazione tutta la famiglia.

Leggi tutto...