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Il film "Ode a mio padre" presenta il dramma di una famiglia coreana

Il film coreano, con una storia strappalacrime, ha ottenuto una proiezione speciale durante il Festival Internazionale del Cinema di Berlino e ora "Ode a mio Padre" verrà proiettato, per gli amanti del cinema indonesiano, a partire dal 16 febbbraio.


Grandi emozioni arrivano da questo film che usa anche parecchi effetti speciali che lo rendono molto gradevole
I protagonisti del film: "Ode a mio padre"
Dal suo lancio avvenuto in Corea del Sud a metà dicembre, il film è già stato visto da più di 13 milioni di persone ed è diventatoil secondo film coreano più seguito nel Paese, la regia è di Youn Je-Kyun e parla delle lotte di un uomo e dei sacrifici personali per sostenere la sua famiglia.

La storia inizia con un flashback dove Deok-Soo (Hwang Jung-Min) si trova al centro di un evento che gli cambia la vita, durante la guerra in Corea del 1950.

Dopo che il protagonista Deok-Soo perde la sua sorella minore, abbandona Hungnam in Corea del Nord per trasferirsi con la famiglia a Busan in Corea del Sud e al loro arrivo in questa città, vivono a casa della zia che possiede un piccolo negozio. e Deok-Soo deve subito darsi da fare a sostituire il ruolo di suo padre che ha dovuto restare nel Nord, lavorando dappertutto per mantenere la famiglia.

Intanto passano gli anni e ha bisogno di più soldi per pagare l'istruzione dei suoi fratelli e il suo migliore amico Dal-Goo (Oh Dal-Su) gli consiglia di andare con lui in Germania per lavorare in una miniera di carbone, che dava molti soldi, Deok-Soo parte e trova tante difficoltà nella sua nuova vita all'estero, ma sopravvive.

Deok-Soo incontra il suo primo amore, Young-Ja (Kim Yunjin) che lavora come infermiera in Germania e questo incontro lo porta a vivere momenti felici che lui e il suo collega coreano possono godere durante la pausa dal lavoro.

Gli eventi felici finiscono quando esplode la miniera di carbone, ferendo Deok-Soo e Dal-Goo che rimangono intrappolati all'interno e dopo essere stati salvati vengono trattati presso l'ospedale e Deok-Soo torna in Corea e il ritorno a casa è molto divertente e cattura l'attenzione degli spettatori con varie emozioni umane.

Non molto tempo dopo, si sposa con Young-Ja, che esce si trasferisce in Busan con lui, ma proprio mentre sta assaporando la felicità, la sfortuna gli rema contro.

Ode a mio padre, suscita parecchie emozioni e ci fa passare velocemente dentro le gioie, il dolore, il successo, i fallimenti, la celebrazione e il conflitto ci sono parecchi effetti speciali durante il film che coinvolgono ed emozionano lo spettatore in questo dramma familiare.
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Morta la grande attrice Virna Lisi, aveva 78 anni

Virna Lisi, che aveva recitato con le grandi star di Hollywood, tra cui Frank Sinatra nel 1960 e in seguito si era affermata come l'attrice più acclamata dal pubblico, è morta e aveva 78 anni.

Ha partecipato a 80 film e ha sempre ricevuto grandi riconoscimenti per ogni intrepretazione che faceva
Virna Lisi ci ha lasciati orfani

Il figlio da il triste annuncio dicendo che la mamma ha lasciato orfano il grande pubblico e si è spenta durante il sonno, senza disturbare nessuno, come ha sempre fatto anche in vita. un mese fa le avevano diagnosticato una malattia incurabile.

Virna Lisi era nata ad Ancona nel 1936, amava il cinema e il teatro ed è stata riercata dai migliori produttori di Hollywood e venne chiamata a metà degli anni 1960 nel momento in cui cercavano di trovare la nuova Marilyn Monroe.

Con Jack Lemmon ha fatto "Come uccidere vostra moglie" nel 1965 e subito dopo come protagonista accanto a Tony Curtis in "Non con mia moglie" e con Frank Sinatra in "Assalto a una regina" l'anno successivo.
Appare poi molto sexy con Jane Fonda nel film di Roger Vadim`s "Barbarella" (1968) e poi si trasferisce di nuovo in Europa dopo solo tre anni di un contratto di sette anni con studios Paramount. 

Mentre a Hollywood, era vista per il suo aspetto esteriore, nel cinema europeo, ricopre ruoli di grande importanza in "Signore & signori", che la porta al primo premio della Palma d`Oro, al festival di Cannes nel 1966.

Dopo aver preso una pausa dalla recitazione nei primi anni settanta, si è reinventata come attrice e ha ricoperto tanti personaggi nei più svariati ruoli, dimostrando di essere la regina delle attrici.
La sua interpretazione di Catherine de` Medici in "La Reine Margot" (1994) vide prendere sia il Cesar francese e il premio come miglior attrice al Festival di Cannes.
Ha anche lavorato a lungo in televisione e la sua carriera contai 80 film e l'abbiamo vista anche nel capolavoro del 2002 "Il Piu Bel Giorno Della Mia Vita".

Un'attrice carismatica, che amava lavorare in silenzio e sapeva dire a tutti la parola giusta, ogni volta che la sentivamo parlare, sapevamo che aveva qualcosa di importante da dirci.
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Donne al centro della scena al festival del cinema asiatico

L'Asian Film Festival Jogja-NETPAC (Jaff) 2014 torna per la sua nona edizione, con una particolare attenzione alle donne e al sociale.


Tanti lungometraggi e cortometraggi saranno presentati al Festival asiatico
Asian Film Festival Jogja 2014
Quasi 70 dei 75 film che verranno presentati durante l'evento, che dura una settimana, avranno a cuore le questioni femminili o avranno alla regia delle donne, ma il festival asiatico anche in passato si è mostrato attento nel presentare le donne e le loro problematiche.

Il festival, ha avuto inizio nel 2006 grazie al regista e autore Garin Nugroho e le serate si svolgono nel Parco Culturale di Yogyakarta, aprirà il festival il regista e sceneggiatore giapponese Hirokazu Kore-eda con un dramma familiare dal titolo: Like Father Like Son, mentre chiuderà l'evento il 6 dicembre il film d'azione di Boong Joon-Ho dal titolo: Snowpiercer.

Il festival offrirà parecchi lungometraggi e cortometraggi, con film conosciuti nel mondo e parecchie pellicole indonesiane, con documentari storici e moderni e la novità di quest'anno sarà la partecipazione degli studenti, provenienti da cinque università locali, che insieme alla giuria giudicheranno film proiettati al festival.

La giuria sarà composta dal direttore del festival Hanung Bramantyo, dall'attivista Olin Monteiro e il critico cinematografico Makbul Mubarak; mentre la giuria per il premio assegnato dalla Rete per la promozione del cinema asiatico (NETPAC) comprenderà il direttore Yosep Anggi Noen, il cui cortometraggio ha preso il massimo dei voti al Festival di Busan e il professore accademico David Hanan.

Oltre ai membri della giuria sopra citata ci sarà una "comunità cinematografica", composta da tre figure locali: Astu Prasidya, Bambang Kuntoro Murti, Alia Damaihati;

Questo festival è nato per incoraggiare la gente ad andare e al cinema e far sentire il cinema vicino a loro e alle problematiche che si vivono ogni giorno dentro il proprio villaggio.
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