Il presidente Barack Obama fa appello alla calma e alla comprensione nella città di Ferguson nel Missouri, dopo che il gran giurì ha deciso di non incriminare il poliziotto bianco che ha ucciso un inerme adolescente nero.
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| A Ferguson continuano gli scontri |
Tutti uomini neri disarmati che sono stati fucilati dalla polizia, senza un motivo valido, il procuratore Robert McCulloch ha puntato il dito verso i social media che hanno portato il caso alla ribalta nazionale e hanno innescato un dibattito sul tema del razzismo in America, fomentando maggiormente l'odio e l'astio, ma la grande giuria non ha tentato giustizia anzi per l'ennesima volta si è fatta paladina dell'ingiustizia e della polizia bianca che odia i neri.
A Ferguson non si è radunato un gruppo di opportunisti, ma una comunità che chiede di essere ascoltata che ha le sue vittime di una giustizia tutta da rifare, certo i manifestanti hanno sbagliato a rompere e saccheggiare, ma è altrettanto sbagliato ignorare i fatti, l'America sta ancora lottando per la tolleranza gli uni verso gli altri non le solite disciminazioni razziali che stanno davvero stancando anche il mondo intero.
Il presidente Obama, la cui elezione ha falsamente segnato iniato un periodo di "America post razziale", anzi i problemi sono aumentati e il presidente ha fatto solo dei bei proclami, ma se ne sta nel suo nido dorato.
Ora non sapremo mai cosa realmente è successo tra il polizziotto Wilson e Mike Brown, perchè per l'ennesima volta si è scelto di non fare il processo, di rinviare il tutto, di mettere a tacere.
