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Buona pasqua 2016: aggrapparsi al Signore risorto

La Quaresima è finita, il tempo della Settimana Santa è passato, abbiamo pianto, riflettuto, cercato di cambiare e ora è giunto il momento di celebrare la grande gioia della Pasqua.


La scia di luce della risurrezione ha aperto la strada verso la vita
La luce della risurrezione
"Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi"
(Rom 8, 11)
"E se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati"
(1 Cor 15, 17)
Alla Veglia Pasquale, abbiamo cantato l'Exultet, bellissimo inno di gioia che esalta il trionfo di Cristo sul peccato e sulla morte, la Messa l'abbiamo iniziata al buio, attendendo la luce della risurrezione.
"O veramente necessario peccato di Adamo, distrutta completamente dalla morte di Cristo! O felice colpa che ha guadagnato per noi così grande, così glorioso Redentore!"
Noi peccatori dobbiamo imparare ad aggrapparci al nostro Signore risorto, dobbiamo aggrapparci a Gesù che è vivo, dobbiamo aggrapparci alla forza della resurrezione.

Cosa devo fare per aggrapparmi a Te, o Signore?

Il modo migliore è prendere con gioia ogni cosa, imparare a vivere le situazioni di ogni giorno, non come peso, ma scacciando la rabbia, la tristezza, la sofferenza personale, il peccato e trasformarli alla luce della risurrezione.

Questa Buona Pasqua, che ci diremo, deve darci la gioia che ci manca, certo, a volte ci sarà da lottare proprio come fece Gesù nell'agonia del Giardino e sulla Via Dolorosa (la Via della Croce), ma tutte le sofferenze saranno trasformate se ci aggrappiamo a Lui con gioia e speranza.

Signore, aiutami ad aggrapparmi a Te, fammi portare le croci di ogni giorno, trasforma la mia vita in un canto di lode e di gioia.
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Fate largo alla dea della ricchezza Lakshmi

Oggi si festeggia Dhanteras, ossia il primo giorno della festa di Deepavali, scritto anche Diwali, ossia la festa della luce.


Tante feste sono organizzate in Jakarta e tante persone provenienti dall'India vi partecipano
I ballerini danno il benvenuto ai loro dei
Gli indù fanno le loro preghiere e si preparano ad accogliere la dea della ricchezza, Lakshmi, su Dhanteras, la nuvola del crepuscolo che filtra dentro, i diyas (lampade ad olio) e le candele sono accese per illuminare la strada per l'ingresso alla casa.

Tutto questo serve per dare il benvenuto alla dea che attraverso una serie di luci trova il modo di trovare le nostre case per portare in ricchezza attraverso la buona salute, la finanza e l'amore.

Due giorni dopo aver accolto la dea Lakshmi, gli indù festeggiano il Signore Ram e il ritorno di Sita, dopo 14 anni di esilio.

A Jakarta, gli indonesiani provenienti da diverse etnie celebrano Deepavali attraverso vari mela (raduni) e feste.

L'India Club di Jakarta ha festeggiato in maniera massiccia con una mela Deepavali al Pekan Raya Jakarta (PRO), con un programma di danza e cucine provenienti da diversi paesi dell'India e questo evento vede la partecipazione di soci e di ospiti che provengono da varie città dell'India, ma che attualmente vivono in Indonesia.

Nel frattempo, gli indiani provenienti da un altro gruppo etnico chiamato sindhi, raggruppati sotto il Gandhi Memorial Scuola Alumni, hanno tenuto una mela Deepavali presso il padiglione C in PRO con danze, cibo, e un sacco di giochi di intrattenuto per tutte le persone.

Con una città caotica come Jakarta, eventi come i Deepavali sono occasioni di incontro, che mescolano e riaccendeno la magia dello stare insieme in armonia.

In un mondo altamente tecnologico e ormai nelle mani dei social, le celebrazioni del Deepavali ricordano alla nostra umanità la bellezza dell'amore attraverso un tocco umano.
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