Diversi studiosi e attivisti stanno partecipando al Forum Mondiale delle Culture 2016 (WCF) a Bali dove si sta cercando di formulare un piano di lavoro per far avanzare la cultura locale come parte integrante dello sviluppo sostenibile.
Balli tradizionali dal mondo |
Il direttore generale della cultura, Hilmar Farid, ha detto che questa iniziativa del governo indonesiano è sostenuta dall'UNESCO e in questo forum potranno riunirsi esperti e studiosi provenienti da tutto il mondo per accrescere le conoscenze dello sviluppo sostenibile il primo evento fu fatto nel 2013 e da allora si sono fatti grandi passi in avanti.
Il Forum di quest'anno avrà una serie di simposi che metteranno a tema varie iniziative locali tipiche dell'Indonesia e si confronteranno con gli altri paesi del mondo.
Il primo simposio ha avuto come tema: "Ravvivare la cultura per la sostenibilità rurale" e i partecipanti sono stati Aleta Baun, capo del villaggio di Molo a East Nusa Tenggara, Lee Yeon-tak che lavora presso l'Università Yeongnam della Corea del Sud e Lanying Zhang, direttore del Liang Shuming ricostruzione rurale in Cina e hanno discusso sullo sviluppo sostenibile nei villaggi.
Le esperienze locali condivise dai relatori metteranno in luce i problemi di sviluppo toccando anche il ruolo delle donne e i rapporti tra il centro e periferia al fine di garantire l'uguaglianza di benessere a livello nazionale.
Il secondo simposio, ha avuto come tema: "Acqua per la vita, conciliando socio-economico la crescita e l'Etica ambientale" e si è discusso sul ruolo dell'acqua per legare insieme la struttura sociale della vita quotidiana e la crescita economica.
I relatori sono stati, Wayan windiâ dall'Udayana University che ha presentato il sistema di irrigazione tradizionale di Bali chiamato subak come un buon esempio di come conservare l'acqua e la cultura e ha parlato delle sfide affrontate dagli agricoltori per proteggere le loro tradizioni, dentro lo sviluppo moderno e i resort; il Subak è stato riconosciuo dall'UNESCO come parte del patrimonio mondiale.
La sessione inoltre è stata caratterizzata dall'intervento degli ambientalisti Hendro Sangkoyo e Satoko Kishimoto con la loro discussione sul progetto di Giustizia e dell'acqua.
Kishimoto ha fatto una presentazione sulla bonifica delle reti idriche pubbliche, compreso il suo contributo nell'organizzazione fatta con successo ini vari luoghi in tutto il mondo di invertire la privatizzazione dell'acqua.
Kishimoto ha fatto una presentazione sulla bonifica delle reti idriche pubbliche, compreso il suo contributo nell'organizzazione fatta con successo ini vari luoghi in tutto il mondo di invertire la privatizzazione dell'acqua.
Negli ultimi 15 anni, 235 città in 37 paesi hanno portato i servizi idrici nuovamente sotto il controllo pubblico facendo beneficiare più di 100 milioni di persone, tutti hanno bisogno di acqua e quindi l'acqua non deve diventare una merce per realizzare profitti e causare inevitabilmente problemi.
I Servizi idrici devono essere gestiti dal pubblico e devono essere accessibili e fruibili da tutti.
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