Roma, la città dai mille volti, da il benvenuto alla befana fin dagli antichi secoli e lo fa in modo ironico e irriverente (la stessa Roma che per secoli ha preso in giro il potere del Papa in nome del Re Pasquino).
La Befana arriva di notte e porta le caramelle ai bambini |
La Befana, arriva nel giorno dell'epifania, in greco epiphaneia (evento, apparenza), e la donna anziana da un tocco di educazione, infatti molti genitori ne approfittano per dire ai bambini capricciosi: "Attento, lo dico alla Befana!", "Non farlo o chiamo il Befana che ti porta con lei!" e spesso la Befana è stato accostata all'orco o all'uomo nero e in passato si diceva che la Befana era "la nonna di Erode".
Questa vecchia signora, dai modi molto strani e dai vestiti trasandati, gira di notte con una scopa ed entra nei camini e predilige ricotta o formaggio, un bel bicchiere di latte o vino, un mandarino o succo di arancia e tutto questo messo accanto ai calzini che si spera la mattina del 6 gennaio di trovare con tante caramelle, cioccolatini e dolci di ogni tipo.
A Roma, in Sant'Eustachio prima e poi in piazza Navona ci sono le famose bancarelle dei fiori che vendono regali e leccornie per celebrare questo giorno.
La festa della Befana ha origini antichissime, dai tempi in cui si credeva che nelle dodici notti prima del solstizio d'inverno, fantastiche figure femminili volavano sui campi appena seminati a promuovere le colture future.
Gli antichi Romani in conclusione: da un lato, donavano dolci, regali e speravano in buoni raccolti e dall'altro parlavano di ceneri, carbone e minacce ai bambini.
La domanda rimane sempre la stessa : la Befana è più fata o strega?
Per i romani, a conti fatti, è stata e sarà sempre e solo una bella vecchia che ci aiuta a fare festa.