Lo Stretto di Malacca va difeso dai pirati

Il ministro della Difesa Ryamizard Ryacudu ha sottolineato l'importanza di difendere lo Stretto di Malacca, da chi fa pesca illegale, ma anche dalla criminalità e da chi provoca danni ambientali.


Indonesia, Malesia, Singapore e Thailandia devono collaborare meglio insieme per difendere questa zona
Lo Stretto di Malacca va meglio difeso e protetto
Ryamizard Ryacudu si dice pronto per Incontrare i ministri della Difesa di Singapore, della Thailandia e della Malesia per discutere la situazione della sicurezza nello Stretto di Malacca.

Lo Stretto di Malacca è una zona marittima che confina con quattro stati: Indonesia, Malesia, Singapore e Thailandia e lo stretto collega tre grandi oceani: il Mar Cinese Meridionale a nord con l'Oceano Indiano a sud con l'Oceano Pacifico a est.

Singapore, Indonesia, Malesia e Thailandia sono coinvolti nei pattugliamenti congiunte di queste aeree lungo lo Stretto di Malacca, ma ci sono diverse questioni, relative alla Stretto, che dovrebbe essere affrontate immediatamente, come l'aumento della pirateria e le navi che perdono petrolio o lasciano andare in mare scorie radioattive.

Negli ultimi tempi le navi di passaggio hano detto di essere stati derubati e ci sono stati 129 attacchi in mare segnalati nell'anno 2014, mentre nel 2013 erano stati solo 99 e il crimine più comune è la rapina sulla nave, i criminali attaccano le imbarcazioni di piccola velocità o i pescherecci e li derubano sul posto.

La scorsa settimana, la Marina indonesiana ha arrestato sei pirati coinvolti in una rete di pirateria marittima che operano nello Stretto di Malacca e Singapore, gli autori, che erano residenti dell'isola di Terong, provincia di Riau Islands, avevano derubato tre navi e la Marina ha confiscato 0,5 chilogrammi di marijuana, 104 piccoli pacchetti di marijuana e un pacchetto di cristalli.

Lo Stretto di Malacca è il percorso preferito per i migranti clandestini e diverse persone scelgono questa rotta per raggiungere l'Australia in sicurezza.

Nessun commento:

Posta un commento