35 morti e 46 feriti a Shanghai nella notte di capodanno cercando di prendere dollari lanciati da una finestra

Trentacinque persone sono morte durante il capodanno nella zona del lungomare storico a Shanghai e i funzionari della città e hanno detto che il peggior disastro che sia successo in città in questi ultimi anni.


La polizia sta indagando per capire chi ha innescato questa burla e ha fatto una strage
Strage a Shangai 35 morti e 46 feriti
Un comunicato del governo di Shanghai, ha detto che 46 persone sono state ricoverate in ospedale e 14 di loro sono state gravemente ferite, dopo il caos avvenuto circa mezz'ora prima della mezzanotte.

Alcuni testimoni hanno detto che sono stati lanciati dollari da una finestra del terzo piano e quindi la gente si è accalcata cercando di prendere questi soldi (che invece erano dei semplici coupon con l'immagine dei 100 dollari) e tutto questo trambusto ha portato a parecchi morti e feriti, diverse persone che hanno perso la vita non sono ancora state identificate e la polizia sta cercando di far chiarezza sulla dinamica e capire chi ha lanciato questi soldi e ha creato una vera e propria strage.

Una commessa ha detto di aver passato il capodanno con tre amici e aver sentito la gente gridare: "non abbiate fretta, ne abbiamo per tutti", ma c'erano davvero tante persone che non ci si poteva avvicinare, questa strage è avvenuta in Chen Yi Square, che si trova nella famosa zona di Shanghai, con diversi edifici in stile Liberty risalenti agli anni 1920 e 1930, quando Shanghai era la patria delle banche internazionali e delle case di brokeraggio.

La zona è spesso piena zeppa di spettatori per i grandi eventi.
Tra le foto che sono girate nei vari social network si vedono persone che stanno facendo delle compressioni su ragazzi a torso nudo, e altre riverse a terra prive di sensi.
Scene da film con gente che cadeva dalle scale, persone che correvano all'impazzata e gridavano, altre con il volto coperto di sangue che chiedevano aiuto.

Un vero e proprio disastro, che deve aiutarci a riflettere.

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