Un gruppo di Boy Scouts sono stati salvati dai Marines sul fiume Colorado

Il Corpo dei Marines si è alzato in volo con i propri aerei per aiutare a salvare un gruppo di 32 ragazzi dei Boy Scouts che si erano persi dentro un fitto canneto, sul fiume Colorado. 


Un gruppo di Boy Scouts
La truppa era formata da 32 ragazzi divisi in 16 canoe che si sono trovati in mezzo ad un fitto canneto e non riuscivano a trovare la via d'uscita, in quanto le canne erano molto alte e la visibilità scarsa.

Sabato è scattato l’allarme e le ricerche, perchè il gruppo non era tornato alla base, l'ufficio dello sceriffo della contea di Yuma ha chiesto al corpo speciale dei Marines un supporto aereo, in quanto si stava facendo buio e i ricercatori del posto non avevano individuato i ragazzi pur avendoli cercati per più di tre ore.


Lo sceriffo dice che in questa zona capita spesso che qualcuno si perda e non riesca a trovare il modo di raggiungere la città, per fortuna i Boy Scouts erano in possesso di lampeggiatori che hanno permesso al corpo speciale di individuarli dall'alto e di recuperarli, erano tutti un po’ scossi, ma in buone condizioni, senza alcun ferito.

Certo un’esperienza di questo tipo, quando finisce bene, serve da lezione ai ragazzi perchè quando ci si avventura in questi posti, non lo si può fare senza guide esperte, che conoscono bene il luogo.

A vote si affronta la Natura con superficialità e un pizzico di superbia, pensando di poter trovare tutte le soluzioni e di essere in grado di sapersela sempre cavare, ma la Natura ci chiede sempre tanta umiltà e non si è mai finito di conoscerla.

Studiare un percorso a tavolino o sul posto e fare una mappatura della zona con bussole e tutto il materiale necessario non può essere abbastanza, bisogna sempre pensare al di la delle cose normali, sempre al’emergenza, infatti la Natura che ti si presenta ha sempre qualcosa di inaspettato, di nuovo che non conoscevi e non avevi previsto.

Ogni guida Boy Scouts e ogni educatore, deve far crescere i ragazzi con una mentalità altruista, facendo capire l'importanza della collaborazione e il fatto che non si è mai finito di crescere e di imparare.

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